Scesi in cucina e presi una padella, mi avviai verso il salotto e vidi mio padre ubriaco fradicio
- hahhaha bella di papino cosa ci fai con quella padella in mano, pensavi fossi un ladro hahahha no cara ti sbagli a tanto che ci sei ho fame fammi qualcosa-
- m-m-ma è tar-di s-sono l-le tre d- di notte-
- smettila di balbettare e muoviti altrimenti sai quello che succede-
- si vado-
Andai in cucina e preparai la "cena" a mio padre e apparecchiai. Mentre uscivo dalla cucina mio padre mi fermó
- bella di papà vedi che i piatti non si lavano da soli-
-ma io sono stanca ho sonno faccio domani mattina-
Mi mollò uno schiaffo talmente forte che non riuscì a sentire più la guancia. Sentii gli occhi pizzicarmi tanto da farmi uscire una lacrima
- e non fare la bambina che piangi sempre mi sembri tua madre hahhah-
E no questo non doveva dirlo lui non deve nominare mia madre è colpa sua se è morta tutta colpa sua
- TU LURIDO VERME SCHIFOSO NON DEVI NOMINARE MIA MADRE CAPITO? L 'HAI UCCISA TU , LO SAPPIAMO ENTRAMBI È INUTILE CHE CONTINUI A MENTIRE CON ME. VERME!! ITI ODIOOO!! - non so dove trovai il coraggio di dirgli tutte queste cose ma ho paura una paura tremenda
-COME TI PERMETTI DI URLARMI TU EH? mi diede uno schiaffo e poi un altro mi tiró i capelli e mi fece sbattere al muro
-Ora sistema mi è passata la fame-
Andó nella sua camera ed io con quelle poche forze che avevo mi alzai e sistemai tutto finito mi diressi in bagno presi la lametta e la passai sui polsi. Dopo mezz'ora avevo i polsi pieni di sangue, li disinfettai insieme alle ferite causate prima da mio padre, fasciai i polsi e andai a dormire sperando che domani sia un giorno migliore.
La luce del sole filtrava dalle finestre costringendomi ad aprire gli occhi,stavo così bene dentro il mio adorato lettuccio ma dopo un paio di minuti mio padre fece irruzione in camera
-muoviti preparami la colazione e poi vattene da tua nonna,non ti sopporto più-
-arrivo mi vesto e scendo-
-muoviti-
Mi lavai mi vestii e scesi sotto insieme alle mie valige e preparai la colazione a mio padre
- te ne puoi andare e non farti vedere mai più non ti sopporto ma sopratutto non venire a chiedere soldi -
-mi puoi dire dove sta la nonna non lo so-
- a Milano credo,in un piccolo paese si chiama buccinasco, la via è via guido rossa numero 30 sta in un appartamento. Questo è i biglietto per l'aereo tieni e non farti vedere più -
-addio papà, sappi che nonostante tutto ti voglio bene -
-si ok, io no ora vattene -
Presi l'autobus che mi accompagno all'aeroporto, feci il check-in e salii sull' aereo
Ci volle un po' di tempo prima di trovare il mio posto,che sorprendentemente si trovava accanto ad un ragazzo dalla bellezza sopranaturale
-ciao- disse lui
-c-ciao dissi io abbassando la testa per non far notare il rossore sul mio viso
-piacere.....-