Capitolo 10.

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Jamie's pov

Io e Dakota abbiamo deciso di rimanere qualche giorno in più qui in Irlanda dopo il matrimonio e soprattutto in vista del mio incontro di lavoro. Mi hanno chiamato per un nuovo progetto intitolato "Death and Nightingales". Si tratta di una serie tv drammatica sull'amore, il tradimento, l'inganno e la vendetta dove sarò riunito al creatore di The Fall, Allan Cubbitt, che adatterà la serie in tre parti e fungerà anche da regista. La seria sarà ambientata nella campagna di Fermanagh nel 1885 in un periodo di 24 ore, in cui i vicini si osservano e informano. Skelly interpreterà Beth Winters, che festeggia il suo venticinquesimo compleanno e ha deciso di unirsi a Liam Ward, Il mio personaggio, e di scappare dalla sua vita limitata e dal rapporto difficile e complesso con il patrigno protestante del proprietario terriero Billy. Non vedo l'ora di iniziare!". Sono entusiasta di essere riunito con Allan e le sue brillanti sceneggiature per interpretare un personaggio così intrigante come Liam Ward e per tornare in Irlanda del Nord dalla BBC Two! Così potrò stare anche con mio padre. Sono molto convinto ed emozionato per quanto riguarda questo progetto, e anche Dakota lo è per me.. ma al tempo stesso quando stavo per firmare ho avuto un'idea e adesso voglio assolutamente parlarne con lei. Mi prenderà per pazzo, ma non m'importa. Ho appena sentito Amelia, le bambine stanno bene e non vedono l'ora di rivedermi.. e anche io. Mi mancano tanto quelle piccole pesti. Quando rientro in casa, sento le voci di mio padre e Samina e la risatina di Dakota in sottofondo. Che meraviglia. Chiudo la porta d'ingresso e cerco di non farmi sentire mentre mi avvicino alla cucina. Loro tre stanno preparando la cena e stanno chiacchierando più del più e del meno. Non riesco a capire di cosa stiano parlando, ma voglio semplicemente abbracciare la mia Dakota.

"Ehilà... che avete da ridere?" Chiedo, entrando in cucina e sorridendo. Dakota mi sorride a sua volta e continua ad apparecchiare insieme a Samina, mentre mio padre è all'opera ai fornelli.

"Hey, figliolo!" Mi saluta mio padre, lo saluto a mia volta e saluto Samina. Vado dritto da Dakota e l'abbraccio da dietro, unendo le mani sulla sua pancia. Lei sorride e continua ad apparecchiare.

"Ciao." Sussurro a voce bassa al suo orecchio, in modo che possa sentirmi solo lei.

"Com'è andato l'incontro?" Mi chiede, premurosa.

"Bene, bene..." Le bacio la spalla nuda. "Devo solo dare la mia conferma ufficiale entro domani mattina. E, a proposito, vorrei parlarti di una cosa al riguardo." Le dico. Lei si gira subito verso di me.

"Va tutto bene?" Chiede, aggrottando la fronte.

"Si, si... voglio solo parlarti di una cosa che mi è venuta in mente." Le dico, tendendole la mano. Lei annuisce e me la stringe. "Scusateci un secondo."

"Figliolo, va tutto bene? Il progetto forse non é come te lo aspettavi?" Chiede mio padre, preoccupato.

"No, no... va tutto bene. Voglio solo parlare un attimo di una cosa con Dakota, ma per il progetto va tutto bene." Gli spiego. "Tranquillo, papà, potrai vederlo senza imbarazzo." Aggiungo, sorridendo.

"Oh, per fortuna!" Replica lui, ridendo come un matto. "Sai, non sarò mai in grado di guardare quei film che avete fatto insieme. Ci sono immagini che un padre non ha bisogno di avere in testa, soprattutto sapendo che voi due siete davvero una coppia... e che c'è poca finzione lì in mezzo."

"Questo mi rassicura molto, Jim. Grazie." Gli dice Dakota, ridendo. Lui alza una mano e battono il cinque, come se fossero amici da una vita. Hanno davvero una bella intesa. E non potrei esserne più veloce. Prendo Dakota per mano e la porto in giardino, dicendo loro che torneremo tra qualche minuto. "Allora, di che si tratta?" Mi domanda, tenendomi la mano e cominciando a passeggiare con me per il giardino. Fa un po' freddino qui stasera.

"Beh.. ti risparmio i dettagli su tutta la trama e il mio personaggio perché già sai tutto, quindi parlerò subito della location." Sospiro, e lei incrocia le braccia. "Sai già che si tratta di una miniserie, e che quindi mi prenderà del tempo, giusto?" Chiedo, lei annuisce. "Okey.. la serie sarà girata nell'Irlanda del nord.. per parecchie settimane." Aggiungo.

"Si, ne avevamo già parlato, ricordi? E tu hai detto che sicuramente non la girerai prima di settembre perché hai già un altro progetto per quest'estate." Mi dice. "Dov'è il problema?" Aggrotta la fronte.

"In realtà è più un'idea che un problema." Sospiro. "Okay, non prendermi per pazzo, ma questa storia mi ha fatto venire in mente un'idea... pensavo che potremmo prendere una casa anche qui in Irlanda." Dico, e lei rimane sorpresa. "Lo so che abbiamo già due case tutte nostre, ma pensavo che potremmo prenderne una anche qui.. in modo da venire anche più spesso e portare anche le bambine, e soprattutto così non dovremmo più stare nella mia vecchia stanza e disturbare papà. Che ne pensi?" Chiedo.

"Penso che sia una bellissima idea." Mi sorride e mi prende il viso tra le mani, appoggiando la fronte contro la mia. "Mi piace tantissimo questa idea, davvero... perché avevi così paura a chiedermelo?"

"Beh... perché so che qui non è esattamente il tuo posto preferito al mondo, quindi pensavo che non saresti stata d'accordo. Quindi, prima di accettare, ho preferito dirti questa piccola cosa." La informo.

"Il mio posto è dove sei tu." Mi avvolge i fianchi con le braccia e io le stringo le spalle, attirandola più vicina a me. "Non importa in che stato siamo, l'importante è stare insieme.. ed essere felici. Insieme. Capito?" Strofina il naso contro il mio.

"Insieme." Confermo, sorridendo. Ti amo tanto.

"E poi, diciamoci la verità, nemmeno per te Los Angeles era la città migliore del mondo.. ma hai deciso di adattarti a vivere lì per stare con me, no?" Mi chiede. Io annuisco. Le prendo il viso tra le mani e la bacio. "Perciò... firma quel contratto o comincerò a perseguitarti per tutta la vita, capito?"

"Certo." Scoppio a ridere, divertito per il modo in cui mi ha appena minacciato. "In realtà sono molto contento per questo progetto, volevo solo che tu fossi d'accordo con questa mia idea." Scrollo le spalle e le bacio la punta del naso. "Perciò.. domani mattina firmerò quel contratto e adesso chiamo subito un agente immobiliare per iniziare a cercare un posto per noi due." Dico. "Allora, che ne pensi?" Chiedo.

"Sono totalmente d'accordo, Dornan. E sono tanto orgogliosa di te." Mi dice, accarezzandomi il viso con tutto l'amore di questo mondo. "Tuo padre salterà di gioia. Hai intenzione di dirglielo?" Mi chiede.

"Non ora. Preferisco dirglielo più in là, a contratto firmato... sai come sono al riguardo: sono un po' scaramantico, preferisco aspettare un po'." Dico.

"Okay." Mi sorride e si alza sulle punte per baciarmi ancora una volta. "Ti amo tanto, non puoi nemmeno immaginare quanto. E sono tanto orgogliosa di te."

"Tu.." Le prendo il viso tra le mani e scuoto la testa. "Tu non hai nemmeno idea di quanto ti amo io."

L'amo al di là dell'amore.

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Damie • The love affair IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora