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Erano le due e trentasette della notte quando il telefono di Doyoung iniziò a squillare svegliandolo di soprassalto. Rotolandosi nel letto Doyoung allungò una mano e afferrò il telefono per poi rispondere.

"Pronto?" Gracchiò con la voce roca a causa del sonno.

"Doyoung hyung, ho bisogno del tuo aiuto." Doyoung sentendo la voce di Donghyuk dall'altro capo del telefono aprì gli occhi di scatto e si mise seduto.

"Hyuk, che è successo?" Chiese con tono apprensivo.

"Potresti passare nel mio dormitorio, prendere il mio tesserino e quello di Lucas e venire alla stazione di polizia del campus?" Donghyuk tentò in tutti i modi di rendere la sua voce più carina possibile ma ciò non bastò per evitare una sgridata da Doyoung.

"Donghyuk perché cavolo siete nella stazione di polizia?!" Esclamò nel microfono del telefono mentre si alzava in piedi alla ricerca di un pantalone da poter indossare.

"Beh è una luunga storia che forse è meglio raccontarti di persona. Per favore sbrigati." Disse Donghyuk prima di attaccare la telefonata. Doyoung, dopo essersi vestito, uscì come una furia fuori dall'appartamento ignorando Jaehyun il quale si era svegliato a causa del rumore fatto dal ragazzo. Sceso nel parcheggio del loro dormitorio Doyoung salì in macchina e guidò verso il dormitorio di Donghyuk. Una volta arrivato lasciò la macchina in fermata davanti al portone e si precipitò dentro. Saliti i due piani di scale si avvicinò alla stanza 122A e usando la chiave di emergenza - che si era fatto dare da Lucas qualche mese prima - entrò nell'appartamento. Davanti, al posto di un appartamento di due ragazzi si trovò un qualcosa più simile ad un accampamento. Sospirò passandosi una mano sul volto e poi, stando attento a non inciampare nella moltitudine di scarpe sparpagliate a terra, si diresse verso il mobiletto nel corridoio dove sapeva che i ragazzi tenevano le cose importanti. Aperto il cassetto trovò i due tesserini sotto delle scartoffie di pagamento e un pacchetto di caramelle. Doyoung li afferrò e uscì dall'appartamento dirigendosi verso la sua macchina. Dopo neanche dieci minuti di viaggio parcheggiò davanti la stazione di vigilanza del campus e scese dalla macchina. Suonò il campanello della porta rinforzata la quale venne subito aperta. Entrò dentro e venne accolto da uno degli agenti.

"Lei è Kim Doyoung?"

"Sì."

"Mi segua." L'agente lo condusse dentro un ufficio dove seduti su una panca, in disparte, c'erano Lucas e Donghyuk il quale lo salutò scuotendo appena una mano. Doyoung si limitò a trafiggerli con lo sguardo e Lucas tremò appena spaventato dal futuro che li attendeva. L'agente - sulla targhetta Doyoung potè leggere il suo nome, Donghae - si accomodò alla scrivania e fece cenno a Doyoung di sedersi davanti a lui.

"I nostri splendidi ragazzi qui presenti-" Incominciò Donghae indicandoli. "hanno deciso di rendermi la nottata movimentata come se io non avessi di meglio fare che andare a ripescare ragazzini in giro. Normalmente li avrei anche lasciati andare trattandosi di una semplice infrazione ma oltre ad aver violato la proprietà privata del dormitorio Park hanno anche avuto la brillante idea di vandalizzarlo e non portare i tesserini del campus con loro, quindi mi sono trovato costretto a portarli in centrale." Doyoung annuì guardando l'agente e poi pescò dalla tasca i tesserini dei due ragazzi.

"Ecco i tesserini, agente."

"Grazie mille." Donghae prese le due carte e si alzò dalla scrivania per andare nella porta accanto a compilare chissà quale scartoffia. Nell'istante in cui i tre ragazzi si trovarono da soli nella stanza Doyoung si voltò verso Donghyuk e Lucas.

"Ma cosa diamine vi è saltato in mente?! Siete usciti fuori di zucca?"

"Hyung è colpa di Lucas, non prendertela con me."

"Hyuk ti ricordo che è tuo dovere da amico di aiutarmi nel momento del bisogno. "

"Beh diciamo che non ho avuto scelta visto che essendo la testa di rapa impulsiva quale sei mi hai trascin-" Donghyuk si interruppe quando Donghae rientrò nell'ufficio.

"Visto che il portinaio del dormitorio ha comunicato ufficialmente la vostra infrazione e i vostri atti di vandalismo mi vedo costretto a assegnarvi delle ore obbligatorie di servizio civile qui al campus." Disse Donghae mentre compilava i moduli.

"A Wong Yukhei spettano trenta ore, a Lee Donghyuk quarantacinque."

"Eh? Perché io ne devo fare di più?" Esclamò Donghyuk incredulo.

"Perché sei ancora minorenne e il regolamento dice così." Spiegò stanco Donghae. Donghyuk sbuffò e guardò male Lucas; appena tornati a casa lo avrebbe picchiato. "Venite qui, dovete mettere una firma sui moduli." I due ragazzi si avvicinarono alla scrivania e una volta firmate tutte le copie necessarie presero i loro tesserini e una copia del documento. "Per vedere le attività disponibili per completare le ore domani dovete passare nell'ufficio amministrazione del quartiere nord del campus. Ora andatevene e non fatevi più vedere."

I tre ragazzi salutarono l'agente, uscirono dalla stazione e in silenzio si diressero verso la macchina di Doyoung.

"Ma quanto siete stupidi." Borbottò con rabbia Doyoung dando una botta in testa a tutti e due i ragazzi i quali conoscendo bene il ragazzo più grande non dissero nulla. "Come diavolo vi è saltato in mente di fare una cosa del genere? E poi di tanti posti proprio nel dormitorio dei figli di papà viziati dovevate andare."

"Scusa." Borbottò Lucas dispiaciuto. I ragazzi salirono nella macchina di Doyoung e il ragazzo continuò con la sua sfuriata.

"Poi vandalismo. Ma che cavolo vi è preso?"

"Posso spiegarti hyung." Disse Lucas annuendo e Doyoung lo guardò dallo specchietto retrovisore, invitandolo a parlare. "Ti ricordi di Park Nayoung?"

"La tipa con cui esci?"

"Uscivo." Lo corresse con tono amareggiato Lucas. "Ho scoperto che mi tradiva con quel coso brutto e storto figlio del proprietario della multinazionale Shin."

"Oh, mi dispiace." Disse Doyoung e Lucas si strinse nelle spalle.

"Nah non dispiacerti, siamo andati a vendicarci."

"Vorrei sottolineare che non è vendicarci ma vendicarti. Mi hai trascinato contro la mia volontà e poi sono pure quello che ci ha rimesso di più." Si lamentò Donghyuk fissando tristemente il suo modulo di ore obbligatorie.

"In tutto questo posso sapere cosa avete fatto?"

"Oh certo." Esclamò Donghyuk eccitato. "Abbiamo attaccato un lenzuolo sugli alberi davanti la finestra di Nayoung e sopra ci abbiamo scritto 'buonanotte traditrice' e poi-."

"Okay okay basta non ditemi più nulla che sennò vi lascio qui per strada." sospirò Doyoung evitando così di sapere ulteriori dettagli.

"Io sono dell'opinione che era meglio farlo sul muro."

"Lucas ne abbiamo già parlato, se l'avessimo fatto sul muro sarebbe stato tragico perché ci avrebbe denunciato la scuola stessa e altro che ore obbligatorie quelli ci facevano pagare una multa e ci sbattevano fuori. Invece il lenzuolo bianco è molto più scenico e meno rischioso da questo punto di vista."

"State davvero discutendo in mia presenza di queste cose?" Chiese incredulo Doyoung, la stanchezza che lo stava sopraffando. I due ragazzi rimasero in silenzio e raggiunto il loro dormitorio scesero dalla macchina.

"Grazie mille Hyung."

"Filate a dormire e cercate di non combinare altri casini."

"Va bene hyung, buonanotte."

Doyoung aspettò che i due ragazzi entrassero nell'edificio prima di tornare verso il suo appartamento.

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