════════°∘❉∘°════════Successe che, da quel momento, mi era divenuto chiaro il significato della parola solitudine.
Era "mancanza di te".
Mancanza dei tuoi abbracci.
Mancanza dei tuoi tocchi.
Mancanza dei tuoi sorrisi.
Mancanza della tua sola presenza.Dio, Jeno, come potevi non accorgertene?
Ogni mio sguardo era rivolto a te; ogni mio pensiero, sorriso, notti insonni. Tutto a te.
E in cambio venivo ripagato con parole fugaci e scuse strazianti. Ma a me non serviva questo, a me servivi tu.
Volevo poterti stringere come avevo fatto a Capodanno, tenerti fra le mie braccia come ogni giorno prima che arrivasse Renjun.
Volevo farti arrossire con la mia sola voce, vederti entrare nel panico quando accarezzavo ogni dettaglio del tuo viso, ascoltarti suonare la chitarra e dedicarmi le più belle canzoni. Volevo te, solo e soltanto te.Secondo Donghyuck avrei dovuto dirtelo, ma io non volevo.
Fino a quel momento non era mai stato necessario parlare tra di noi: raramente i nostri incontri venivano colmati dalla presenza di parole, e le nostre labbra difficilmente venivano aperte per lasciar scappare frasi che ㅡ come spesso accadeva ㅡ avrebbero potuto essere anche fraintese.
A noi due bastava uno sguardo, un unico sguardo ed era tutto chiaro. Quindi perché avrei dovuto parlare? Perché avrei dovuto dire qualcosa che sarebbe potuta essere interpretata nel modo scorretto?Anche se, pensandoci adesso, poteva essere così facile dire quel "Voglio te", e magari averti davvero e non arrivare fino a non poterti vedere per quasi un anno, fino ad arrivare a questo punto.
Ricordo quel giorno, il giorno che ha segnato ㅡ secondo me ㅡ la rottura definitiva.
Ricordo di aver visto te e Renjun ridere insieme.
Di avervi visti abbracciati.
Di avervi visti..baciarvi.Poi ricordo solo un forte dolore.
Una palla mi aveva colpito violentemente alla schiena e, ad un tratto, l'immagine di voi due venne sostituita da quella sfuocata del campo da Basket.
Eppure, nonostante tutti fossero accorsi a soccorrermi ㅡ visto che, a quanto pare, il colpo era stato davvero forte ㅡ io non sentivo nulla.
Quel dolore forte di cui ti parlavo era stato causato da qualcos'altro: sai di cosa sto parlando, vero?Sta di fatto che, quando mi presero per caricarmi dell'ambulanza, tu non c'eri più.
Non puoi sapere quanto
mi hai fatto male, Jeno.
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