Capitolo I

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Efrem pov's

È un caldo pomeriggio di Maggio e sono nel mio ufficio a controllare documenti e a firmare scartoffie.
D'altronde è molto difficile accertarsi del benessere di tutti quando sei a capo del più grande branco mai esistito cioè di 10.000 lupi.
Scusate non mi sono presentato io sono Demon Efrem Mchell ma qui per tutti sono solo Efrem ho 20 anni e sono l'alfa del più grande branco mai esistito.
Sono un ragazzo particolarmente alto 1.98 per l'esattezza, ho i capelli neri e gli occhi grigio spento, ho due piercing ai lati delle labbra sono un ricordo del mio passsato ma non starò qui ad annoiarvi con degli inutili sproloqui; tornando a noi sono molto pallido come carnagione e i miei fratellini mi chiamano affettuosamente Casper.

~Hey deficente a me non presenti

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~Hey deficente a me non presenti.~
Delicato come il tuo solito Nirvana.
~Non mi ignorare ~
Come avrete intuito miss delicatezza Il signor Nirvana è il mio lupo interiore.
Il mio opposto di oggi: sfacciato, irrispettoso, e molto geloso e iperprotettivo diciamo che Nirvana è una versione di me più adolescente.
Tralasciando la mia giovane età penso di essere un buon alfa e cerco di farmi in quattro per il mio branco.
Ma non sono solo in questo compito sono affiancato dal mio esampio cioè mio padre Lee Mchell ex alfa del branco .
A brucia pelo può sembrare burbero e sospettoso ma se riesci ad entrare nelle sue grazie diventa come un secondo padre.
Oltre a lui a sostenermi c'è tutta la mia famiglia mia madre Dakota e i miei sostenitori numero uno i miei fratellini Charlotte e Derek.
Mentre penso a quanto sia stato fortunato ad avere una famiglia così splendida il mio beta Scott entra sbattendo la porta urlando :"Efrem l'ammazzalfa è entrato nei nostri territori cosa dobbiamo fare? ".
Io al solo pronunciar di quel nome scatto in piedi rilasciando un leggero ringhio e urlando : " Schiera i nostri migliori lupi dobbiamo proteggere il branco e soprattutto le nuove cucciolate "; non potevano attaccarci in momento peggiore cioè durante il periodo delle nascite.
L'ammazzalfa da quanto si dice in giro è l'alfa più cattivo e forte esistente secondo a nessuno.
Si sa poco e niente su di lui e le spie inviate per scoprire chi sia non sono mai tornare indietro.
L'unica cosa che si sa per certo è che il soprannome l'ammazzalfa gli sia stato attribuito a causa della sua mania di uccidere gli alfa dei branchi e prenderne il controllo.
Appena finisco di fare questo pensiero un pungente ma meraviglioso profumo di tè verde e fiori di loto mi investe; cazzo non ci voleva sono più che sicuro che sia la mia mate ma sarà un casino cercarla se dovrò proteggere il branco.
Esco dal mio ufficio correndo attraversando un lungo corridoio bordeaux percorrendo tutte le scale di marmo di corsa e uscendo dalla casa branco.
Davanti a me una distesa di 2.000 lupi mannari  pronti a difendere le proprie famiglie e che aspettano soltanto i miei ordini aspettando scalpitanti.
Con un gesto del mio capo si trasformano e partono seguiti a ruota da me.
Correndo assumiamo una posizione a freccia con me come punta; più ci avviciniamo al luogo dell'avvistamento più quel profumo diventa più intenso e mi porta all estasi.
Ormai siamo arrivati e davanti a noi non c'è niente siamo nel cuore della foresta fino a quando veniamo attorniati da una marea di lupi.
Ci girano intorno costringendoci ad ammassarci in un punto.
A guidare il branco c'è un enorme lupo nero molto simile al mio ma con la sola differenza che il suo manto era molto rovinato e pieno di cicatrici.
~Non paragonarmi a quello schifo. ~
Sta zitto Nirvana.
Ormai siamo tutti ammassati e il turbinio di lupi si ferma.
Il profumo della mia compagna è sempre più intenso ma mi devo trattenere dal andarla a cercare.
Davanti a me si ferma il grande lupo nero.
Ora che cel'ho davanti noto che è ancora più mal ridotto.
Ha un grosso taglio sul orecchio destro e il tartufo (il naso ) è solcato da tre grandi e profonde cicatrici.
Sul'occhio sinistro in più ha una profonda ferita aperta .
Ha gli occhi viola; di un viola molto penetrante ma che nascondono molto dolore.
Incominciamo a ringniarci a vicenda e dopo poco i nostri branchi partono all'attacco insieme ai loro alfa.
È un avversario molto arduo da battere; sa come muoversi, non cerca mai lo scontro diretto cerca di prendermi alla sprovvista.
Tutto il suo branco combatte in questo modo.
Però la cosa che mi stupisce di più è che cercano di mietere meno vittime possibile.
La lotta prosegue fra noi due.
Sono veramente in difficoltà sono sotto di lui con una sua zampa con gli artigli spiegati che preme sulla trachea.
Stava per piantarmi i suoi artigli nella trachea quando la sua attenzione viene richiamata dall' ululato di un cucciolo impaurito.
Si stacca da me e parte alla ricerca del cucciolo.
Io senza indugio lo seguo.
Il lupo salta qualsiasi lupo del mio branco che lo voglia attacate.
Ma uno fra i miei migliori lupi nonché mio fratello di adozione Jonathan riesce con un balzo ad azzannare una zampa al nostro nemico.
Il lupo cade rovinosamente a terra rotolando nella polvere.
Anche se ferito il lupo si rialza e zoppicante riprende la sua corsa per soccorrere il cucciolo.
Cosa ci sarà di così speciale in quel lupacchiotto ?
Sta perdendo molto sangue e mi sta facilitando il compito di seguirlo.
Il lupo rallenta e incomincia a camminare senza poggiare la zampa.
Siamo arrivati in una piccola radura il lupo ferito zoppica verso il cucciolo che si è ritrasformato si posizionata sopra di lui e incomincia a ringhiarmi contro .
Il lupo sta proteggendo un piccolo omega ritrasformatosi in bambino.
Ma prima che io possa agire un proiettile in argento con al interno dello strozzalupo lo colpisce in pieno petto.
Il bambino si butta sul lupo piangendo e in meno di un minuto due ragazzi raccolgono il lupo con le convulsioni e lo portano via .
In quel momento sentii un gran freddo la mia mate deve stare davvero male a questo mi portava grande sconforto.
Il bambino tremante e con ancora le guance rigate dal pianto mi guarda e mi butta le braccia al collo ed io in quel momento mi ritrasformai.
Il bambino piange a dirotto nel incavo del mio collo e con la voce più dolce che riesco a fare gli chiedo :" Senti chi era quel lupo che ti proteggeva? ".
E lui rispose dicendo : " vuoi dire lupa era l'ammazzalfa Aster ".
È impossibile si dice che l' ammazzalfa sia un essere crudele e spietato senza scrupoli di uccidere donne e bambini, invece è corso a proteggere un cucciolo in difficoltà.
Io allora riprendo la conversazione dicendo:" Quindi la tua mamma..." lui guardandomi confuso mi risponde "No, lei non è la mia mamma ma il mio alfa ".
Rimango allibito dalla scoperta quello che credevo fosse un lupo adesso era in realtà una lupa però la cosa che mi aveva ancora più scioccato era la forza della ragazza e al solo pronunciare del suo nome dalle mie labbra uscì  la parola :"MIA ".
Chiesi gentilmente al bambino di condurmi dalla ragazza e lui con felicità mi ci porto .
Eravamo in una radura molto ampia con un fiume che la attraversava insieme ad una cascata.
Dietro la cascata c'era una  grotta.
E lì la vidi era bellissima Indossava degli stivali da combattimento col tacco dei jean neri e un crop top nero ed una collana con metà luna.

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Era una ragazza pallidissima con occhi grigio scuro e coi capelli castano molto scuro e intenso

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Era una ragazza pallidissima con occhi grigio scuro e coi capelli castano molto scuro e intenso.
Però lo scenario che vedevo vicino allo sterno era raccapricciante.
Aveva un proiettile d' argento piantato fra le costole e continuava a contorcersi  fino a quando con si fermò.
Con immensa fatica si rialzò e si avvicinò a un borsello.
Al quale interno vi erano dei pallettoni.
Ne estrasse uno e coi denti strappò il fondo per poi metterlo su un tavolo e con un accendino dargli fuoco.
Una volta spenta la fiamma prese ciò che ne rimaneva e si tolse la maglia ma la sciena non mi fu consentito vederla perché i due ragazzi che la avevano portata via si misero davanti a lei.
Incominciammo a ringniare ma prima che potessimo fare qualcosa Aster svenne io mi lanciai subito per prenderla ma un ragazzo si trasformò in lupo e mi tense indietro mentre l'altro la prese al volo.
Il ragazzo che la prese al volo la appoggiò al tavolo per fesciargli il busto lasciando in bella vista la pancia.
Sul fianco aveva un tatuaggio che rappresentava un ramo di un ciliegio però deturpato da tre grandi cicatrici
Vi sembrerà la cosa più stupida mai detta ma mi sono innamorato di quella pancia al solo pensare che fra un po di tempo li ci sarebbe potuto essere nostro figlio mi vengono i brividi.
Il ragazzo trasformato in lupo notando il mio sguardo imbanbolato mi attacò atterrandomi.
Io per istinto lo afferai e lo lanciai contro la parete lasciandolo steso immobile .
La mia compagna che nel frattempo si era un attimo ripresa aveva visto tutta la scena.
Con un balzo si scagliò contro di me mettendomi le mani al collo e urlando :" Bastardo non toccare la mia famiglia !".
Appena finito di dire ciò la vidi ritirarsi e incominciare a tossire.
Si copri la bocca .
Pochi secondi dopo dalla sua mano gocciolò una goccia di sangue.
Lei si alzò barcollando era pallidissima ho paura per lei.
Le sue gambe stavano incominciando a tremare in meno di un minuto la vidi volare in terra.
Senza dar peso alle mie azioni scattai e la presi al volo.
Lei si accoccolo appoggiando la testa sulla mia spalla e poi svenì.
La riappogiai al tavolo ed il ragazzo che la stava bendando la riprese a curare.
Lui esordì dicendo:"Io sono Jackson e tu dovresti essere il compagno di Aster non è vero? ".
Io annuii e lui continuò dicendo :" Bella sfida ragazzo mio; preparati a tirar fuori gli artigli stare affianco ad Aster è una bella sfida; ma non spetta a me parlarti di lei ".
Ok la cosa mi angoscia un pochino ma non sarà impossibile.
Ma non finii di pensarlo che Jackson intervenii dicendo :"Non pensare che sarà facile; con certe persone come ad esampio Aster si gioca col fuoco".

Skip time
~8 ore dopo~

Sono rimasto tutto questo tempo tenerle la mano ed i nostri branchi erano fuori dalla grotta ad aspettarci.
Anche se qualche volta dei righi e  degli ulutati disperati si alzavano.
Sento la mano di Aster muoversi; mi giro di scatto e vedo che mi sta guardando .
Ho paura che non mi accetti e che mi privi dalla possibilità di amarla.
Allora esordisco e dico:" Ciao io sono Efrem "
A:" Aster ".
Io continuai: " Allora.... ehm..... tu....".

Spero che vi sia piaciuto.
Un saluto e un Grell affettuoso a tutti

Lev

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 08, 2019 ⏰

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