Capitolo 12 - E il bambino?

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Ho gli occhi lucidi, ho appena smesso di piangere. Lo sguardo è vuoto e la mente piena, piena di pensieri confusi. Sono in uno dei recinti delle stalle, da sola, e tutto ciò che vorrei in questo esatto momento è che Kyle arrivi e mi abbracci. Mi abbracci forte per rimettermi a posto. Per aggiustarmi. Perchè io lo so di essere sbagliata, e so che il mio cuore si è spezzato dopo ciò che mio padre mi ha raccontato. Anche Alexander ha avuto la mia stessa reazione, ma ha continuato a dire di non crederci. Che mio padre sta mentendo. E infondo forse in realtà lo spero.

QUALCHE ORA PRIMA.

"Voglio che mi racconti tutto, padre. E soprattutto voglio sapere cosa c'entra con Alexander" dico con un filo di voce. Mio padre alza lo sguardo su di me, lo passa velocemente su Alexander e sembra quasi chiedergli il permesso.

"Tua madre ha sempre amato un altro uomo, Finn Hawking, il padre del principe Alexander" dice sospirando, guardando ancora il principe, che invece ha lo sguardo basso.

"La loro era una storia d'amore abbastanza complicata. Tua madre rimase incinta, ma i suoi genitori la vollero comunque allontanare da Finn. Dicevano che l'aveva disonorata.
Io ero il promesso sposo di tua madre, fin dall'età di nove anni. Ci siamo incontrati spesso, ma sapevo che non mi amava. Io invece sì.
Quando appunto lei rimase incinta i suoi genitori la portarono qui, dissero che dovevo sposarla subito, non mi dissero del bambino. Ma lei invece me lo disse. E dato che io l'amavo non dissi nulla, neanche i miei genitori lo sapevano. A me non importava, mi importava che lei stesse bene" dice con un sorriso sforzato. Mi viene quasi voglia di prenderlo a schiaffi.

"In breve?" Dico infastidita. Lui deglutisce e poi finalmente continua.

"Glielo avevo detto che non avrebbe potuto vederlo più. E lei me lo aveva promesso. Ormai era sposata con me, e Finn anche si era sposato" dice.

"E il bambino?" Chiedo confusa.

"Non è questo il punto. Quando dovevamo decidere con chi ti saresti sposata tua madre propose subito Alexander. Io ovviamente non volevo. Da quel momento abbiamo iniziato a litigare, ma alla fine dovetti farla contenta. La famiglia Hawking venne qui per una settimana. Appena vidi Finn capii subito che lui era venuto per cercare suo figlio. E credeva fossi tu" dice guardandomi negli occhi.

"Una notte li vidi parlare, lei indossava di nuovo l'anello che Finn le regalò tempo prima e io  non ci vidi più dalla rabbia. Cominciammo a litigare, lui mi accusava di tenerlo lontano da sua figlia, non credeva nemmeno a tua madre. Lei cercava di dividerci, ma quando ci riuscii fu troppo tardi. Io spinsi Finn giù dalla finestra, ma non so come riuscì a salvarsi. Tua madre da quel giorno non mi rivolse più la parola e di Finn non c'era più nessuna traccia. Isabelle voleva andarsene, lo vedevo dal suo sguardo, fu per questo che la chiusi nella torre. Ma non so come è riuscita a scappare. Ci ha abbandonati.
Quando i miei uomini andarono a cercarla la videro con lui, Finn. Gli dissi di lasciarla in pace.
Da lí il mio odio per lei è aumentato giorno per giorno e nel tempo si è riversato su di te. Sei identica a lei e quando ho sperto di Kyle io-

"Kyle?" Chiedo confusa.

"Lo so che hai una relazione con lui" dice quasi disgustato.

"Sei identica a tua madre e per questo ti ho odiata. Ma spero tu non faccia i suoi stessi errori" dice sospirando.

"Infondo so di volerti bene, Clarisse. Ed è per questo che non ti ho mai parlato troppo di lei e non ti ho mai permesso di cercarla. Non lo merita, e noi non meritiamo più di soffrire per lei. Ed è per questo che non ti ho impedito di stare con Kyle. Infondo speravo che tu ritornassi in te e capissi di star sbagliando " conclude con gli occhi lucidi, sorridendo in modo strano.

Guardo Alexander e lo vedo serrare i pugni. Cerco di avvicinarmi, ma lui invece si scosta.

"Non gli credo" dice con sguardo spento.

"Perchè dovrei mentire?" Chiede mio padre ridendo in modo nervoso.

"Io non ti credo" ripete ancora più a sè stesso.

"Tuo padre ti ha lasciato per mia moglie. Accettalo" dice ancora mio padre, stavolta serio e quasi dispiaciuto.

"MENTI!" Grida catapultandosi praticamente su mio padre. Comincia a riempirlo di pugni e io resto immobile, non so che fare. Mio padre non reagisce e forse è questo che mi porta a credere che abbia detto la verità.

Una lacrima cade dai miei occhi e subito esco dalle segrete, correndo.

ORA.

Vorrei alzarmi e andare a cercare Alexander, vorrei andare da mio padre e chiedergli del bambino, chiedergli se sono io, vorrei fare tante cose ma non so da dove iniziare. Ma so per certo che se voglio sapere la verità devo trovare mia madre.

"Clarisse, allora sei qui" dice Kyle, entrando nel recinto. Mi passo una mano sul viso, per assicurarmi che non si accorga che ho pianto, e poi accenno un sorriso.

"Sì, volevo stare un po' da sola" dico sorridendo.

"E il principe Alexander?" Chiede quasi infastidito.

"Non lo so" dico distendendomi in mezzo alla paglia.

"Hai deciso se sposarlo?" Chiede tutto d'un tratto, dopo un paio di minuti di silenzio.

"Abbracciami" dico soltanto. Lui si acciglia, poi mi affianca e mi stringe da dietro. Mi attira stretta al suo petto e io finalmente mi sento al sicuro, protetta.

Restiamo in silenzio per non so quanto tempo, ore forse. Lui continua ad accarezzarmi la schiena e io invece ho gli occhi chiusi, rilassati sotto al suo tocco.

"Ti amo" sussurra fra i miei capelli.

"Non è vero Kyle" rispondo a voce bassa.
"Se mi amassi davvero ameresti anche il peggio di me, o almeno lo accetteresti. Non puoi avere soltanto la parte migliore, Kyle" dico in un filo di voce.

Per una volta mi sono resa conto di aver detto la verità. Non mi ama e io lo so.

Lo sento deglutire e poi stringermi più forte.

È inutile ingannarci l'un l'altra.

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