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"I need your love,
I need your time"

Capitolo eleven

L'aspetto sotto casa sua. In macchina. Sono incazzato nero.  Non ci posso credere.  Lei arriva, ma non é l'unica ad arrivare. Insieme a lei c'é una persona. Eccome se  c'é. Per giunta un ragazzo.

Mi sta tradendo?
Sta andando con un altro?

La osservo, lui le sorride e lei lo abbraccia. Abbasso un po' il finestrino per sentire ció che dicono.

Lei mormora qualcosa che non riesco a capire.

Non riesco a vedere chi é l'altro ragazzo. Ma riesco a vedere dei ricciolini e le spalle larghe, uh, un giocatore da football, oppure da basket, ed é anche un ragazzo bello alto.

"Si risolverá ogni cosa" lo sento dire. Mentre la tiene abbracciata a sè. Serro la mascella quando noto le mani di Amber che stringono il tessuto della maglietta di lui.  E poi si stacca, annuendo.

"Andrà bene, anche a te" la sento dire.

La chiamo al cellulare, ma non squilla, forse sarà spento. Volevo dirle che io sto vedendo tutto, e voglio delle dannate spiegazioni.

"Non credo" ridacchia "Dopo quello che farò domani, potrei anche essere denunciato"

Sento la suoneria di un cellulare e noto che Amber si guarda nelle tasche e glielo passa a lui. Indossa la sua cazzo di felpa? Scherziamo?

"Hey Zoe, come va?" lo sento chiedere al cellulare, mentre Amber gli prende le mano e lui fa un sorriso triste, e lei glielo ricambia con uno dolce e mima qualcosa con le sue labbra.

Ma cosa cazzo?
Tu non puoi sorridergli così.
Sei mia. Mia.
Che cazzo significa che ora conosce sto tipo?
Vuole dimenticarmi?
Oh... Non ci riuscirà mai, lei è mia. E lui non potrà averla.

La tua mente, il tuo cuore, il tuo corpo sono solo miei, tu sei la mia tela ed io il tuo pittore, la mia giornata é sempre nera ma tu sei i miei colori.

Mi sento cosí strano. E come se mi stesse tradendo, ha fatto la stessa cosa che ha fatto mia madre. Diceva di amarci, e poi si scopava un' altro uomo.

"Sono ubriaco Zoe, non sono nemmeno alla festa, non so se riesco a tornare lí in macchina."

Poi c'é solo silenzio. Il tempo scorre e osservo il viso di Amber da lontano. Il suo sguardo é perso nel vuoto. Si morde il labbro e si tortura quelle bellissime mani. Sta per piangere. Fa sempre cosí, per trattenersi, quando é  con me. Ormai ti conosco, sei la mia migliore amica Amber, quella a cui ho sempre potuto dire tutto, quella con cui ho potuto sfogare ogni istinto, quella a cui ho donato la parte di me piú profonda.

"Ah, torni a casa con Chris? State attenti"

Le labbra di lui sono serrate. Amber gli stringe la mano piú forte e lui le fa un sorriso amaro.

"Certo. Anch' io. Buona notte, amore" Il suo tono é leggermente schifato quando pronuncia quest' ultima frase. Sentiamo tutti il suono emmesso dal cellulare che esprime la disconessione di una chiamata.

"Sei stato bravo" le sorride lei.

Ancora? Gli sta sorridendo ancora?
Il tuo sorriso é mio. Tu sei mia.

"Mi ha detto: - ti amo, amore- ". Lo sento ridacchiare. "Si fa inculare dal mio migliore amico, ma mi ama"

Amber gli accarezza il braccio.

"Te l' ho detto prima" sussurra piano. "La vita ha comunque un piano di riserva per noi, bello. "

Bello? Sono passati ai nomignoli dolci?
Che stronzo di merda. Ma lui lo sa che é mia? Non potrá mai averla.

The Bad Boy' s rulesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora