Capitolo 9

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Il letto su cui mi trovavo era rigido, le lenzuola ruvide e sapeva fin troppo di pulito. Sicuramente non mi trovavo in camera mia, ma non riuscivo proprio a capire dove fossi. Non ricordavo come potessi essere arrivata in quel luogo o di chi potesse avermici portata. La luce irrompeva dalla finestra, segno che era pieno giorno, così decisi di aprire gli occhi. La prima cosa che vidi fu una luce accecante, poi sbattei un paio di volte le palpebre per abituarmici e guardai fuori dalla finestra: il cielo era limpido e non riuscivo a scorgere il terreno, quindi mi resi conto di essere in uno dei piani più alti del castello. Mi guardai in giro e solo allora mi accorsi di trovarmi in infermeria, mi schiaffeggiai mentalmente per non essermene accorta prima e poi una domanda fece capolino nella mia testa: cosa diamine ci facevo lì? Cercai di mettermi seduta, ma appena mi mossi, un dolore lancinante mi attraversò la gamba sinistra, impedendomi di muovermi di un altro millimetro. Ecco trovata la risposta alla mia precedente domanda. Mi lasciai cadere sul cuscino e sbuffai, frustrata. Ogni centimetro del mio corpo, in effetti, gridava dolore, ma la gamba faceva un male tremendo, come se almeno un centinaio di coltelli fossero conficcati al suo interno. Non riuscivo, però, a ricordarmi come ero finita lì. Era evidente che non stavo bene, ma come mi ero procurata tutte quelle ferite, proprio non lo sapevo. In quel momento sentii un grugnito provenire dal letto di fronte al mio e mi stupii di non essermi accorta del fatto che ci fosse un' altra persona con me. Quando quest' ultima aprì gli occhi, due iridi color ghiaccio si scontrarono con le mie e il mio cuore perse un battito. Scorpius Malfoy era in infermeria con me e pareva non essere in condizioni ottimali. Mille domande affollarono la mia testa e non riuscivo a decidere quale porgli prima. Alla fine lui mi anticipò e mi disse: - Ah, Weasley, vedo che finalmente ti sei svegliata. Come stai?- Scossi la testa incredula e poi gli risposi: - Sono stata meglio. Piuttosto, come mai siamo qui e sembriamo appena usciti da una casa stracolma di Dissennatori?- Lui sorrise alla mia affermazione e poi disse: - Davvero non ricordi nulla? Wow, che memoria ferrea!- esclamò, ma alla mia espressione dura continuò: - Be', durante la partita, un giocatore della mia squadra ha lanciato un bolide in tua direzione e Hugo non è riuscito a fermarlo in tempo... abbiamo cercato in tutti i modi di avvertirti, ma non c' è stato verso di fermarlo. Quando il bolide ti ha colpita, hai perso l' equilibrio e sei precipitata. Io, Hugo e Al abbiamo cominciato ad inseguirti, ma acquisivi sempre più velocità, così ho fatto uno scatto e sono riuscito a mettermi sulla tua traiettoria. Al momento dell' impatto, però, ti ho afferrata e, a causa della forza dello scontro, siamo precipitati per circa 3 metri e mezzo. La McGonagall ha sospeso l' incontro che, ammesso che riusciamo a metterci in sesto, continuerà la settimana prossima. Ecco come siamo finiti qui.- Lo guardai sbigottita, ma non feci in tempo a ribattere che riprese:- Hanno già chiamato i nostri genitori che sono venuti a trovarci, ma tu dormivi profondamente, sembravi in coma, così i tuoi hanno deciso di tornare quando ti saresti svegliata. Anche Al e le tue amiche sono venuti a vedere come stessi. Che tu ci creda o no persino Zabini e Nott, quando sono venuti a farmi visita, hanno chiesto tue notizie. Ah, inoltre, tutta la tua numerosa famiglia più i gemelli Scamander sono venuti qui per te. C' era un tale chiasso... Albus era furioso e mi ha confessato di aver picchiato a sangue il nostro battitore, per averti colpita, guadagnandosi 2 settimane di punizione. Gli ho detto che, sinceramente, avrei fatto la stessa cosa...- Non riuscivo a proferire parola; ero sconvolta e allo stesso tempo furente e inoltre quell' ultima affermazione mi aveva sorpreso. Non avrei mai pensato che Malfoy potesse picchiare una persona per me, ma in ogni caso mi fece piacere. - Grazie...- mormorai. Lui mi guardò confuso, così continuai: - Grazie per avermi salvata, davvero.- Arrossii fino alle orecchie d abbassai lo sguardo. - Ehi, Weasley!- mi richiamò - E' stato un piacere.- Io gli sorrisi, grata che non mi avesse schernita, e lui mi sorrise di rimando.

Improvvisamente la porta dell' infermeria si aprì, interrompendo quel momento, e tutta, ma proprio tutta la mia famiglia irruppe nella stanza, raggiungendomi in poche falcate e circondandomi. Fui inondata da domande, ma non risposi neanche ad una e poi a turno tutti i miei parenti mi coinvolsero in abbraccio- spacca- costole. Poi pian piano cominciarono ad andarsene e alla fine rimasero solo i miei genitori, le mie amiche ed Albus. I miei mi coccolarono per un po' e quando ripetei per la milionesima volta a mia mamma che stavo bene, se ne andarono anche loro. Albus, quindi, cominciò a parlare a raffica, ma cercai di fermarlo subito:- Al, Scorpius mi ha già raccontato tutto, tranquillo, so che hai fatto capire a quel battitore chi comanda e che ti sei preso ben due settimane di punizione, e so anche del salvataggio di Scorpius.- conclusi lanciando uno sguardo al diretto interessato, che alzò le spalle e chiuse gli occhi, assumendo un' espressione sofferente, probabilmente provava più dolore di quando volesse dimostrarne. Albus mi osservò con la bocca aperta, poi sorrise, mi scoccò un bacio sulla fronte e si diresse verso il letto del suo amico, dove poi presero a parlare di qualcosa che pareva interessante, dato che erano entrambi molto presi da ciò che si stavano raccontando. Lily, Lydia e Dominique mi sorrisero e poi Lydia affermò:- Oh, che bello rivederti sveglia dopo tutto questo tempo!- Io la osservai senza capire:- Tutto questo tempo? Perché quanto sono stata in "coma"?- domandai, non del tutto sicura del voler sentire la risposta. -3 giorni- rispose Lily, osservandomi con sguardo triste. - Temevamo che rimanessi in coma...- continuò Dominique, mentre le lacrime attraversavano il volto di tutte noi. Cercai di assimilare la notizia, pensando a come si dovessero sentite, ma poi mi feci forza, asciugai le lacrime che mi scorrevano sulle guance e poi sorrisi -Ragazze, ora sono sveglia e pronta a tornare la Rose di sempre!-Loro sorrisero in risposta e poi Dominique aggiunse: - Bene, allora in piedi, ragazza. 'Sta sera c' è il ballo di Halloween!- Spalancai la bocca, rendendomi conto di essermi completamente dimenticata del ballo. Non ero un tipo molto da festa, ma avevo promesso alle mie amiche che le avrei accompagnate, anche se ora non ne avevo più molta voglia, dato che tutte e tre avevano un accompagnatore( prerogativa fondamentale per il ballo), mentre io ci sarei andata da sola, e per giunta con le stampelle, perché la mia gamba stava ancora guarendo e non era in grado di sostenere il mio peso. Proprio come se mi avesse letto nel pensiero, Malfoy mi chiese:- Ehi Weasley, ti andrebbe di venire al ballo con me? Visto che siamo entrambi messi maluccio e inoltre non abbiamo nessuno che ci accompagni... Potrei anche tenerti d' occhio in modo che tu non ti faccia ancora più male.- Lo fissai con occhi sgranati, insomma Scorpius Malfoy che chiede a Rose Weasley di andare al ballo con lui...era una cosa inaudita! Stavo per rispondere e declinare l' invito, pronta a dare sfoggio delle mie innumerevoli motivazioni, quando Lydia mi precedette:- Certo che le va! Passala a prendere alle nove.- Poi si rivolse a me, mi sorrise e mi disse:- Su, Rosie, dobbiamo prepararci e non abbiamo tempo da perdere!- Roteai gli occhi e poi, con molta fatica, mi alzai dal letto e afferrai le stampelle già precedentemente appoggiate con cura al muro.

So bad , So good - Scorose Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora