capitolo 14
Mi alzai alle 9:00 del mattino e mi diressi verso il bagno per farmi una doccia fredda. Appena uscii corsi verso la camera e inizia a saltare sul letto urlando:
T: Armie prova qualcosa per me! O mio dio ci siamo baciati!!
Non mi poteva interessare di meno se qualcuno mi avesse sentito, ero troppo felice per sentirmi in imbarazzo e nessuno avrebbe rovinato quel momento, anche se sembrava un sogno. Mi misi una maglia e un paio di pantaloni. Tirai fuori un libro dalla borsa e iniziai a leggere per passare un po' di tempo. Passò un oretta, quando decisi di rompere questo silenzio. Cercai il telefono per provare a chiamarlo, ma non lo trovai. Cercai ovunque: nelle tasche, sul divano, sul letto, in bagno...ma niente, sembrava fosse sparito. Poi ripensai all'ultima volta che l'avevo visto e realizzai che probabilmente l'avevo dimenticato sul sedile del taxi. Accidenti a me e alla mia mente che in quel momento era concentrata a guardare i tratti del viso di Armie. Anche se avevo perso l'unico modo di comunicare con il mondo esterno, e tutti i numeri di telefono delle mie persone più care, non ero arrabbiato perchè riuscivo solo a pensare a quel momento intimo tra me e lui. Cosi, perchè non riuscivo a starci lontano, uscii dalla stanza e mi diressi verso la sua, che si trovava nel corridoio opposto alla mia. Bussai qualche volta, ma nessuno rispose, cosi pensai che probabilmente era andato a fare colazione , in fin dei conti Armie era un dormiglione. Scesi e mi diressi verso la mensa, ma con mio stupore non trovai nessuno e iniziai a preoccuparmi. Si era già pentito? Ma com'era possibile, nonostante tutto avessi aperto il mio cuore a lui non l'avevo costretto a baciarmi o a far finta di provare qualcosa per me. Avevo troppa fiducia in lui e nei suoi ideali, non mi avrebbe mai piantato senza dirmi di persona tutto, non era una cosa da Armie. Cosi pensai che probabilmente era andato in città e mi aveva lasciato un messaggio sul telefono per avvertirmi, ma visto che l'avevo perso, non avevo avuto l'occasione di leggerlo. Ma la mia fiducia mal riposta scompari quando capi che non l'avrei rivisto per tutta la giornata o se non di più. Erano le 22:00 e non c'era stata traccia di lui. Purtroppo non avrei potuto chiamare ne lui ne Luca, perchè non ricordavo i loro numeri e in più, Luca era già partito. Cosi, come unica soluzione, scesi nella haul per chiedere al portinaio se avesse avuto tracce di Armie.
T: Scusi, posso chiederle una cosa?
P: si certamente, riguarda un servizio che non ha apprezzato?
T: oh no.. tutt'altro, l'hotel è fantastico e anche le persone che ci lavorano ma sono qui per chiedere informazione riguardante un mio amico, il ragazzo con cui sono venuto, quello che alloggia nella stanza 24.
P:oh si, il signor Hammer giusto?
T: si propio lui, sa non lo vedo da tutto il giorno perciò volevo chiederle se l'aveva visto uscire questa mattina perchè sono abbastanza preoccupato.
P: Oh non gliel' ha detto? Ha lasciato la stanza questa mattina, verso le 5:30, parlava di tornare dalla sua famiglia credo, sa non ricordo tutte le informazioni che ci lasciano i clienti, ma spero di esserle stato utile.
T: oh..si..grazie.
Non potevo crederci, mi aveva abbandonato li, in una città grande come Londra per ritornare da sua moglie. Dio e io che credevo che ci fossero dei sentimenti veri tra noi due, niente più bugie, solo io, lui e i nostri sentimenti. Che ingenuo, sapevo che la mia felicità sarebbe durata poco. Ma da Armie non me lo sarei aspettato, era scappato dei problemi, da noi, per ricadere nella sua vita falsa dove recitava la parte del marito perfetto innamorato di sua moglie.
Ma in fondo,chi ero io per lui? Un gioco, un esperimento, nulla da prendere sul serio.
Salutai il portinaio e mi diressi in camera.
Sbattei forte la porta e mi buttai sul divano.
E urlai a squarciatola:
T: Armie, come hai potuto Spezzarmi un'altra volta il cuore? Io ci credevo!! Ci credevo cazzo!! Ti odio, ti odio,ti odio!
Iniziai a piangere, ma non mi importava. Iniziai a calciare i cuscini e qualunque cosa incontrassi.
T: Sono solo un coglione, un illuso! Come posso competere con lei!
Ma non riuscivo a capacitarmi di come lui avesse potuto lasciarmi .Sarei dovuto restare lì per altri due giorni, perché gli aerei non sarebbero passati a causa di uno sciopero.
Non me ne andava una giusta.
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La verità è che mi piaci troppo
RomanceCosa succederebbe se Timothèe Chalamet provasse dei sentimenti per il suo collega sposato Armie Hammer?