L'amore ha il tuo nome. Capitolo 75

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                                 Capitolo 75

Dalila.

Raddrizzo le spalle ed entro nell'ufficio del mio capo <<buongiornosignor Bilmar>> saluto educatamente. Il fascino del mio capo riempie lastanza e non nego di esserne investita, è quasi soffocante come l'afa d'estate.Adesso sento davvero caldo! <<Siediti Dalila>> dice indicandomi lapoltrona davanti alla scrivania. Mi accomodo mentre Matteo andandosene<<attento. Non tendergli la mano, morde>> lo avvisa e mi strizzal'occhio. Sono forte. Non cedere alle provocazioni. Sono forte. <<Cosasignifica questa Dalila?>> e sventola la mia lettera di dimissioni cheavevo consegnato ieri all'ufficio risorse umane <<la fine del nostrorapporto lavorativo signore>> <<lo so, ma vorrei capirne ilmotivo>>. Vuole davvero che glielo spieghi, ma è tondo! Vedendo cheattende pazientemente le mie spiegazioni gli dico, facendola breve <<dopogli ultimi eventi, non credo sia più opportuna la mia presenza qui>><<ti riferisci alle vicende personali?>> <<Sì,signore>> <<capisco! Facciamo così, tu mi ascolterai e dopo seriterrai ancora opportuno licenziarti io accetterò le tue dimissioni>><<credo che nulla mi possa far cambiare idea, signore>><<nemmeno la verità?>> <<Quale? La sua verità?>><<Sì, l'unica e sola. E ti consiglio di ascoltarmi di tua volontàaltrimenti mi costringerai ad usare i miei mezzi>>. Il tono autoritarionon ammette repliche e l'espressione seria mi fa capire che è disposto a tuttopersino ad imbavagliarmi e a legarmi alla poltrona per essere ascoltato. Iosono forte. Nessuno può farmi del male. Gli faccio segno con la mano<<prego. L'ascolto>>. Io sono forte. <<Noi dopo la trasformazionefacciamo fatica a trattenere i nostri istinti primordiali. Riusciamo a nutrircisenza uccidere ma non riusciamo a tenere a freno la lussuria. Questa è parte dinoi e col passare degli anni ne veniamo sopraffatti, inghiottiti finché nonarriva lei, l'unica. Allora ogni cosa cambia. Vivi per lei. L'intera tuaesistenza ruota intorno a lei tutto è lecito per la sua felicità. Io in passatoho fatto delle cose immorali per una mente umana ma di cui non mi pento perchédettate dall'amore e ti assicuro che in nome di questo le rifareiancora>> trattengo uno sbadiglio dalla noia: Vampiri immorali! Crededavvero che questa sia una rivelazione? Che stupido. Nell'immaginariocollettivo lo sanno tutti! Lui non distoglie lo sguardo da me e continua<<vuoi sapere quali cose ho fatto?>> <<Se proprio ènecessario!>> rispondo educatamente ma con una sfumatura di insolenza.Dio fallo finire presto di blaterare! <<Io mi sono approfittato di donneintoccabili finché con una non ho toccato il fondo e dopo, ti assicuro che larisalita è stata davvero lunga e carica di malvagità. Traevo piacere sessualesolo arrecando dolore fisico alle donne. Poi è arrivata lei, il mio unicoamore, e tutto è cambiato>>. Si perde con lo sguardo nel vuoto e illuccichio negli occhi probabilmente dovuto a un ricordo mi affascina e miincuriosisce. Ci sei riuscito capo. Voglio saperne di più. Dai, continua!Accavallo le gambe e mi rilasso nella poltrona pronta a sentire altro. Sbattele palpebre e rivolge l'attenzione su di me, si allenta il nodo della cravatta eassumendo anche lui una posizione più rilassata riprende a parlare <<Emilyera l'umana più bella e coraggiosa che avessi mai conosciuto. Lei aveva uncuore immenso d'amore e credimi non era difficile innamorarsene o quanto menorestarne affascinati. Purtroppo l'amore fu accompagnato anche dalla sofferenza,dal dolore e dalla morte>>. Mi porge una mano <<permettimi di mostrarti>>.L'istinto mi suggerisce di non toccarlo di non cedere a nessun genere d'invitoda un Vampiro, ma la curiosità mi logora e il suo fascino è irresistibile comeil suo tono di voce, basso e suadente. Fissandolo negli occhi stendo il braccioverso di lui e poggio la mano sulla sua. Immediatamente inizia qualcosa distrano, vedo dei ricordi non miei ma che io stessa sto rammentando: una donnabellissima che lo guarda innamorata e poi litigi, tanti litigi, e lacrime. Lasequenza cambia ed io spalanco gli occhi dal terrore: umani che si trasformanoin creature di ogni genere. Guerra, sangue, morte e mostri. Il mostro peggioreha a che fare con una donna guerriera e impavida ma il suo coraggio è anche lasua distruzione. Una lacrima mi cola lungo la guancia nel vederla morire e peril dolore che semina intorno a lei. Traggo un respiro di sollievo vedendolarisvegliarsi e scoprirsi ancora umana e sorrido vedendola in abito da sposa.<<Questa si potrebbe dire la parte migliore della storia. Adesso viene ilpeggio>> mi avverte, ma con tono rassicurante e senza distogliere losguardo dal mio. Nemmeno il tempo di prendere un respiro che arrivano altriricordi: c'è un albero di Natale tutti sembrano allegri, poi il terrore, ancorasangue e morte e poi la fine. Vedo delusione, dolore e tutto precipita sinoalla separazione. Ancora dolore, smarrimento e morte. Poi ritorna lei con la panciagonfia: oddio, è incinta. E un mostro, il marito, l'uomo che l'amava con tuttose stesso l'attacca e la viola nel corpo e nell'anima. Le scene cruenti di queimomenti mi danno il voltastomaco e il cuore mi batte forte ma con coraggio nondistolgo lo sguardo e continuo a guardare: Alex la toglie dalle grinfie delmarito e insieme a Carl la soccorrono. Ancora Alex che se ne prende cura fino aviverci insieme e lei è felice standogli vicino. Lo cerca, trae benessere alsuo contatto tanto che le risulta difficile stargli lontano. Poi arriva ancorala morte e il dolore, ma Alex ritorna da lei e con loro Matteo, il mio grilloparlante. Il trio vive felice finché lei non rischia di perdere il bambino.Ritorna dal marito e dopo un po' partorisce. Alex resta con loro come personaleguardia del corpo di lei, ma in più quando è necessario si prende cura anchedei bambini, ma tra lui e lei c'è complicità, affetto e anche qualcosa di piùprofondo. Il capo mi stringe di più la mano e un'immagine mi spiazza: Alex, suopadre e la moglie sono in una stanza. Lei è nuda e bendata e padre e figlio laposseggono a turno mentre l'altro guarda poi lo fanno insieme. Basta! Questo ètroppo. Nauseata cerco di tirare la mano dalla sua, ma lui mi trattiene con unapresa ferrea e vedo l'immagine più sconvolgente: Alex e lei mentre godonoguardandosi negli occhi. Disgustata, con uno strattone mi libero la mano ebalzo dalla poltrona <<basta>> urlo isterica e boccheggiando miavvio verso la porta, ma mi ritrovo lui davanti <<Dalila ti ho mostratotutto questo perché tu capissi>> <<e cosa c'è da capire che nonsapessi già>> gli dico coprendomi la bocca con la mano per soffocare isinghiozzi. Lui mi abbraccia, cerco di liberarmi dimenandomi, ma le sue bracciasono possenti e si serrano di più intorno a me <<calmati perché non ècome pensi. Quella notte l'ho voluta io>> <<e questo dovrebbe farmicalmare?>> singhiozzo sul suo petto. <<Sì! Perché c'èdell'altro>> mi dice tenendomi la testa premuta sul suo torace muscoloso.Sono in trappola tra le sue braccia, non posso più muovermi. <<Fui io adobbligare Alex a quel rapporto a tre per assecondare un desiderio di miamoglie. Scelsi lui perché sapevo che l'amava e che non le avrebbe fatto delmale. Alex ed Emily si amavano>> <<e tu come hai fatto asopportarlo e ad essere un cornuto felice>>. Il suo petto si scuote e iltono rivela che sta trattenendo una risata mentre mi dice <<non lametterei in questi termini perché quello era un gioco di ruolo nulla dipiù>> <<non è vero. La donna dietro l'albero era tua moglie e lorodue si amano ancora. Li ho sentiti con le mie orecchie>> <<e saràsempre così in eterno. Il loro amore è condizionato. Mio figlio ama Emilyperché è il mio sangue a trasmettergli questo sentimento ma non ènaturale>> <<per me non è naturale tutta questa storia>><<lo so, ma se tu fossi Vampira ti sarebbe più facilecomprendere>>. Allenta la presa sul mio corpo e tenendo ancora la manodietro alla mia testa, mi guida il capo finché non sono costretta a guardarlo<<sai, anch'io provo amore per te perché il sangue di mio figlio Alexscorre nelle tue vene e m'impone a rispettarti. Se non fosse così, credimi, nonl'avresti passata liscia chiamandomi cornuto>> e ride. La sua risata ècontagiosa e mi ritrovo a sorridere. <<Ti senti meglio, rassicurata daquello che ti ho detto?>> mi domanda. Scuoto la testa <<no, perchéavrebbe dovuto parlarmene prima o quando meno spiegarmi dei vostri stranilegami>> <<uh! Adesso ti mostro io una delle nostrestranezze>> si avvicina con il suo viso al mio <<non timuovere>> mi dice piegando la testa verso di me, a un millimetro dallemie labbra <<non ti muovere>> mi ripete e mi bacia. Resto basita!Eric, il mio capo, il padre Vampiro di Alex mi sta baciando! Il buon senso midice di esserne disgustata, di ribellarmi, ma le sue labbra sono morbide epremono delicatamente sulle mie senza pretese. Questo bacio non ha nulla disensuale, non eccita ma calma i nervi e mi rassicura trasmettendomi serenità.Lui si sposta dalle mie labbra e guardandomi con quei straordinari occhigrigio-azzurro mi dice <<Emily ha fatto questo baciando Alex. L'hacalmato e ti assicuro che quello che lui prova per te è molto più potentedell'amore dettato dal sangue. Adesso farò un'ultima cosa per te. Tirestituisco un ricordo e te ne mostrerò uno mio>>. Frastornata estranamente rilassata annuisco e vedo il giorno in cui ho messo piede per laprima volta in questo ufficio. Alex mi fissa, sbatte le palpebre e poi balzaverso di me. Eric vola nella sua direzione e lo afferra un attimo prima che luimi squarciasse la gola e lo blocca con la forza. Poi appare Rose e mi rimuoveil ricordo. Poi Alex che invoca il padre mentre si contorce dal dolore. Eancora Alex incatenato pervaso dalla sofferenza e che supplica. Eric spezza laconnessione dicendomi <<il primo a riconoscerti come l'unica è stato ilVampiro, ma io non ho voluto che ti legasse a lui in quel modo. Doveva farloprima da umano e dopo che tu l'hai sedotto è stato in quel momento che haimparato a rispettarti rinunciando al tuo sangue. Sapessi che risate mi sonofatto a vederlo in quello stato, ma non dirglielo>> e ride poggiando lelabbra sulla mia fronte.        

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