break - broke - broken

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Mi alzai una mattina d'estate. I raggi del sole avvolgevano la mia stanza e il profumo dei toast, che mio padre faceva sempre quando ero in vacanza, arrivava dalla cucina e mi incitava a scendere dal letto e andare a fare colazione. Misi le ciabatte e andai verso la grande vetrata che si trovava accanto alla scrivania, scostai le tende e rimasi a fissare il sole che era già alto nel cielo completamente azzurro. Quando mi voltai per andare verso la porta però notai che, sparsi per la mia stanza c'erano calzini, maglie, mutande e il mio reggiseno. Solitamente non sono una tipa disordinata e non mi ricordavo proprio come fossero finiti li...
<Charlotte> urlò mio padre che si stava avvicinando alla mia stanza;

<Si papà?> risposi mentre mi tuffai nei vestiti a terra e cercavo di nasconderli sotto al letto;

<Sei sveglia? Io e mamma abbiamo una cosa urgente da dirti...>;

<Si papà, arrivo> risposi sollevata al pensiero che mio padre non avrebbe visto il disastro che avevo in camera. Andai allo specchio e mi feci uno chignon tanto per essere presentabile. Osservai che avevo delle profonde occhiaie e ero pallidissima.

Cinque minuti dopo ero in cucina con una tazza di succo in mano e un piatto con sopra due toast nell'altra e mi stavo dirigendo verso la sala da pranzo. Mio padre arrivò di corsa e per un pelo non scivolò, seguito da mia mamma che era più nervosa del solito (si molte volte lo era).

Mi salutarono con poca felicità, quasi come se fossero stati obbligati a farlo.

Mio padre si sedette davanti a me e mi disse <Charlotte, premetto che questa cosa che ti dirò non è bella e che io e tua madre abbiamo deciso di prendere dei provvedimenti> ...silenzio... questa volta fu mia mamma a prendere parola <Hai combinato una cosa molto grave, della quale ce ne vergogniamo molto> <Ditemela, non tenetemi sulle spine....io proprio non mi ricordo niente>. In quel momento mi vennero in mente i vestiti che avevo trovato in camera mia e un brivido mi percorse la schiena.

<Ieri sera, se ti ricordi, eravamo andati ad una cena con i nostri amici e tu ci avevi detto che saresti andata a casa di Costanza e avresti dormito da lei.> <Si è esattamente quello che è successo!> risposi confusa. <No> disse papà <Tu ieri non sei mai stata a casa di Costanza!> <Ma si papà, me lo ricordo>. I miei genitori si guardarono quasi come per cercare di capire se stavo dicendo la verità oppure no. <Charlotte, ora ti spiego cosa abbiamo trovato qua a casa ieri sera...> disse mamma.<Quando eravamo con la macchina all'ingresso del cancello, dato che eravamo convinti di non trovarti in casa, appena abbiamo visto delle luci che provenivano da diverse stanze, abbiamo subito pensatosi trattasse di ladri e quindi abbiamo chiamato la polizia>. Ero imbarazzata e allo stesso tempo avrei voluto chiedere più spiegazioni dato che non ricordavo niente di quella che pare essere stata una serata movimentata. <Fatto sta che la polizia arrivò e si lanciò subito in casa... ma quando gli agenti riuscirono a scassinare la porta, rimasero attoniti davanti alla scena a cui assistettero: c'erano ragazze e ragazzi che giravano mezzi nudi, con bicchieri di alcolici in mano e c'era musica a palla...sono usciti subito e ci hanno detto che forse era meglio se davamo un'occhiatina noi. Così facemmo. Io entrai per prima e fu veramente scandaloso...immediatamente iniziai a cercarti mentre tuo padre ordinò a tutti di uscire subito dalla casa. Al primo piano non ti trovai, così salii al secondo e....voglio lasciartelo scoprire da sola che cosa hai combinato...> <Mamma, per favore dimmelo...io non mi ricordo niente...> <Ti credo Charlotte,avrai bevuto novanta bicchieri di vodka> rispose papà. <Ma cosa dici... io sono sicura che ieri sera ero a casa di Costanza><Vallo a chiedere a lei, vediamo cosa ti risponderà>......

Baby don't touch meWhere stories live. Discover now