Spazio autrice: Ho deciso di cambiare l'età dei bambini di Armie per garantire uno sviluppo maggiore nella storia (essendo che la figlia ha 3 anni e il figlio 1) . Perciò diciamo che la figlia ha 8 anni e il fratello tra poco compierà 6 anni. Spero che il capitolo vi possa piacere.
Non avevo ricevuto nessun messaggio o chiamata da Timmy ma in fondo cosa mi dovevo aspettare: " Hey Armie, non c'è problema se mi hai lasciato qui da solo a Londra. Ah e grazie per avermi detto di esserti pentito di avermi baciato, nonostante tutto avevi detto di volerti buttare in questa relazione". in fondo, nonostante il fatto che tutto questo silenzio mi stesse uccidendo, era stato meglio cosi. Probabilmente avevo rovinato la nostra amicizia, pensai. Dovevo smettere di pensarci perchè ora ero qui, con la mia famiglia e non con lui e in fin dei conti il senso di colpa sarebbe sparito prima o poi. Scesi al piano di sotto e andai a salutare i miei angioletti.
E: Armie, mi faresti il favore di accompagnarli a scuola? Verrò io a prenderli al ritorno.
A: Si, certamente.
Mi avvicinai a lei e avvolsi le mie braccia attorno ai suoi fianchi.
A: mmh.. che buon odorino, cosa stai preparando?
E: visto che oggi staró tutto il giorno fuori ho deciso di preparare la cena: Patatine fritte e cotoletta.
A: gnam, mi viene l'acquolina solo a pensarci e sono sicura che verrà apprezzata.
Mi girai verso i miei due bambini.
A: dico bene?
Guardai l'orologio e capii che era ora di andare.
A:Dai Andiamo ragazzi, prendete la merenda .H: Ok papà.
Dopo pochi minuti eravamo già arrivati. Scendemmo dalla macchina.
A: Fate i bravi e cercate di divertirvi senza creare casini, parlo soprattutto con te Ford.
F: va bene..
h: ciao papi ti vogliamo bene.
Si avvicinarono e mi abbracciarono. Cavolo quanto mi era mancata la normalità.Appena mi voltai per andare verso l'auto venni fermato da una persona che conoscevo molto bene: Saorsie, l'amica di Timmy.
S: Armie!!
A: Saorsie!! Che ci fai qui?
Temevo che sapesse di me e Timmy.
S: Niente di che ero venuta solo per vedere i bambini divertirsi, mi mettono così tanta gioia! E tu? I tuoi bambini frequentano questa scuola? Perchè non so se lo sapevi ma da piccola venivo anche io qui.
A: Non lo sapevo. Comunque si li ho appena accompagnati.
S: Sono già entrati?
A: Si ma sono sicuro che se ti avessero vista sarebbero corsi a salutarti.
S: Mi fa piacere. Che ne dici di andare a prenderci un Caffè? Insisto a pagare io.
A: Oh grazie.. e pensare che Timmy mi diceva sempre che pagava sempre lui.
Si mise a ridere. Prese il mio braccio e disse:
S: Andiamo dai.
Ci fermammo nella prima caffetteria che incontrammo.
S: Cosa prendi?
A: Un cappuccino, grazie e tu?
S: Un caffè macchiato. Ora vai e prendi posto.
Appenà arrivò con i nostri ordini iniziammo a parlare.
S: Sai qualcosa di Timmy? Non lo sento da giorni.
Iniziai a preoccuparmi. Erano già passati due giorni e non aveva neanche parlato con la sua migliore con cui condivideva tutti i suoi segreti.
S: Perchè sei tornato prima?Non dovevi tornare stasera?
A: E' che ho preferito ritornare dalla mia famiglia.
S: E hai deciso di mollarlo li?! Ma sei fuori?!
Il suo volume della voce iniziò ad aumentare.
A: Ehm..io..non
S: Tu cosa?! Pensavo ti importasse di lui e invece l'hai mollato li. Un ragazzino come lui lasciato in una città grande come Londra. Ma cosa ti salta in testa?
A: Certo che mi importa.
S: Allora dimostralo.
Lasciò i soldi sul tavolo per il conto e uscì dal bar. Avevo deluso un'altra persona. Ero pentito. Non avrei dovuto lasciarlo li. Quando uscii iniziai a correre alla ricerca di un telefono pubblico. Non l'avrei mai detto ma ai giorni nostri era difficile trovarne una e solo dopo dieci minuti di camminata mi imbattei in una cabina telefonica. Digitai il più veloce possibile il numero di Tim e quando premetti sul via ,la cornetta iniziò a squillare. Era da tanto che non ne usavo una. Sorpreso mi rispose una voce a me sconosciuta.
X: Pronto?!
x: Chi è?
Senza pensarci buttai subito giù. Era una voce molto profonda, di un uomo sui 35 anni, ma che ci faceva lui con il mio Tim? Aveva fatto presto a dimenticarmi, pensai. Dovevo essere felice per lui che era riuscito a passarci sopra in fretta ma nel profondo del mio cuore sapevo che ero geloso di quella persona così fortunata. Accidenti a me e ai miei sentimenti.
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La verità è che mi piaci troppo
RomanceCosa succederebbe se Timothèe Chalamet provasse dei sentimenti per il suo collega sposato Armie Hammer?