1 Dicembre, 2015
JemyNon avevo controllato l'orologio, ma ero sicuro che fosse l'una. Come al solito non riuscivo a dormire, per questo me ne stavo seduto in cucina, con davanti quello che speravo fosse un buon panino. Ero annoiato e mangiare era l'unica cosa che mi occupava un po' il tempo, o almeno mi dava l'impressione che passasse più velocemente. Quella sera non avevo neanche cenato molto, zio Frank era rimasto in ufficio fino a tardi e Jin mi aveva lasciato un messaggio avvisandomi che sarebbe rimasto in ospedale fino a quanto avrebbe potuto.
Infatti, ancora non era tornato. O almeno è quello che credo fino a quando non sento la porta di casa sbattere. Poco dopo, infatti, sta entrando in cucina.
Ha il viso così pallido che sembra un fantasma, ed è così stanco che sembra più grande di almeno cinque anni. La notizia del padre di Seo deve averlo davvero segnato. D'altronde aveva fatto effetto anche su di me. Per quanto non sopportassi Seo e avessi un conto in sospeso con T-Boy, John era sempre stato gentile con me anche se non avevamo mai avuto molto modo di parlare.
Jin mi fa un cenno con la testa, poi si dirige al frigo e lo apre cominciando a rovistarci dentro. Non so quante speranze abbia di trovarci qualcosa di decente da mettere sotto i denti, quella settimana la signora che si occupava della casa, ancora non aveva fatto la spesa.-Prendi questo- visto tutto quello che stava vivendo in quel momento, mi sembrava il minimo offrirgli il mio panino. Nonostante tutto mi dispiace davvero per quella situazione, soprattutto perché sapevo quanto Jin fosse legato a John.
-Mi vuoi avvelenare?- Jin guarda sospetto il mio panino, ma sembra che quel mio gesto lo abbia fatto rilassare.
-Lo so, non ha un bell'aspetto ma almeno è qualcosa di commestibile- lancio uno sguardo al frigo ancora aperto, alle sue spalle, esattamente su un vecchio cartone del latte, fermo nella stessa posizione da due settimane.
-Va bene, allora rischierò- Jin mi sorride, un sorriso stanco ma sincero, e poi prende il piatto con il panino -Grazie- aggiunge, infine.
-Mi dispiace per John- Jin dà un morso al panino e poi sospira -Anche a me, tantissimo- mi confessa sconsolato -Il dottore dice che ci sono speranze, ma non so se crederci- anche io facevo difficoltà a crederci, soltanto perché era difficile pensare che una persona in quelle condizioni potesse davvero ritornare alla vita di tutti i giorni. È la prima volta che mi trovo d'accordo con lui, che mi sento vicino a lui nei sentimenti. Anche io, nella sua stessa situazione, avrei pensato sempre al peggio.
Comunque non aggiungo nient'altro, non c'è nulla da dire davanti cose del genere. Per questo rimaniamo in silenzio per qualche minuto. Jin mangia il suo panino ed io penso a tante cose.
-Oggi T-Boy si è sentito male, in ospedale- poi Jin spezza quel silenzio, non so perché mi stia dando questa informazione, di quel ragazzo meno sapevo meglio stavo. Infatti non rispondo, mi limito ad ascoltare soltanto.
-Erano tre giorni che stava lì, non puoi capire in che condizioni era- T-Boy doveva essere messo proprio male per scaturire quell'espressione sconvolta nel viso di mio cugino -Ci è svenuto davanti agli occhi, sono stato costretto a portarlo a casa sua, aveva la febbre a trentotto- Jin scuote la testa -Quel tipo ha qualche problema- commenta mentre io lo guardo poco interessato all'argomento, ma apprezzo quel suo modo di rapportarsi a me, quel suo modo di volermi informare o rendere partecipe della sua vita
-Comunque c'era anche Key con me-Ecco, succedeva ogni santa volta. Non appena sentivo il suo nome era come un pugno nello stomaco.
-Key?- cerco di far finta di nulla. Jin annuisce mentre ingoia l'ultimo boccone -Sì, alla fine è rimasta a casa di T-Boy- sgrano gli occhi, sconvolto -Come?!-
-Hai capito bene, ma non ha voluto sentire ragioni- non sembra che mi stia provacando, ma ogni volta che mi parlava di Key sembrava quasi che volesse suscitare qualcosa in me. Come se così facendo potesse capire quali fossero i miei reali sentimenti.
Comunque non posso crederci. T-Boy aveva solo causato problemi eppure lei era rimasta a fare l'infermiera al suo capezzale. Volevo vomitare.
-Forse ha dimenticato qualcosa- rispondo decisamente irritato.
-Beh, stava davvero male... lasciarlo da solo in quelle condizioni sarebbe stato poco sensibile-
-Poco sensibile un corno, lei deve sempre fare così, deve sempre fare la paladina della giustizia- sbotto, perché non posso accettare quella spiegazione.
-Sicuro che non sei soltanto geloso?- Jin mi guarda con decisione, vuole sapere davvero cosa penso. Io non capisco cosa c'entri quella domanda, perché dovrei essere geloso di lei dopo tutto quel tempo che eravamo stati lontani.
-No- non lo ero, per nulla, non più e non aveva senso. O almeno non lo avrei mai ammesso.
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救い出すよ必ず// I'll Save u
FanfictionBOY IN LUV SERIES // Second Act Sono passati tre anni dagli ultimi avvenimenti, Key ormai è all'università: viaggia tra la città in cui vive da sempre alla città in cui cerca di crearsi un futuro. La sua vita è molto diversa da quando frequentava i...