「• 12 •」

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Jimin mantenne la sua promessa, restando sempre fuori dalle classi di Jungkook aspettandolo per accompagnarlo a quelle seguenti. Adesso si stavano avviando verso la caffetteria, per incontrarsi con il resto del gruppo. Jimin stava parlando del niente e del tutto, cercando di riempire il silenzio.

Raggiunsero la caffetteria, mettendosi in fila per prendere loro cibo prima di cercare il resto del gruppo. Una volta trovati, si avviarono verso il tavolo, Jimin sedendosi accanto a Yoongi e Jungkook sedendosi accanto a lui.

Tutti sapevano che Jungkook fosse muto, essendo stati avvisati da Jimin. Comunque inclusero Jungkook nella conversazione, cercando di farlo ridere con battute penose e facendogli domande a cui poteva semplicemente rispondere annuendo o scuotendo la testa. Jungkook si sentì a suo agio nel gruppo, sentendosi finalmente accettato.

Dopo pranzo, Jimin andò dal suo insegnante per parlare del suo compito in ritardo quindi chiese ad Hoseok se potesse accompagnare Jungkook in classe, il quale accettò all'istante.
Jimin diede al minore un abbraccio e un bacetto sulla guancia, causando il rossore sulle guance di Jungkook, prima di andare.

Hoseok parlò per tutto il percorso verso la classe.
Era come Jimin in un modo.
Parlava del tutto, cercando di riempire il silenzio per non renderlo imbarazzante. Ma non aveva lo stesso effetto confortante come Jimin, visto che Jungkook era leggermente teso per la camminata, non abituato a stare con chiunque altro tranne il ragazzo più basso.

Jungkook salutò Hoseok prima di entrare in classe. Odiava Inglese, non essendo bravo a formulare i suoi pensieri in parole, anche peggio in una lingua straniera.
A metà classe, l'insegnante chiese al ragazzo di andare a prendere il proiettore dalla stanza computer.

All'insegnante non piaceva Jungkook visto che si "rifiutava" di parlare, mandando lui al posto degli altri, così avrebbero potuto mostrare i loro progetti.
A Jungkook non importava, volendo solo uscire dalla classe per almeno cinque minuti.

Camminò lentamente nei corridoi, andando verso la sala computer. I corridoi erano vuoti, nessuno era in giro.
Pareva abbastanza inquietante a Jungkook, mentre un brivido freddo gli scorreva in corpo. Accelerò il passo, volendo raggiungere velocemente la sua destinazione, quando fu tirato rudemente nel bagno dei maschi.

La persona che lo aveva preso era lo stesso ragazzo che lo aveva picchiato l'altra volta; Jiwoo. La paura si impossessò del suo corpo, cercando di scappare ma senza riuscirci mentre fu scaraventato a terra.

"il tuo ragazzo non è qui a salvarti adesso, principessa? Sei tutto solo, proprio come dovresti essere."

Enfatizzò l'ultimo insulto con un forte calcio contro le costole di Jungkook, prima di tirarlo dai capelli e sbatterlo contro il muro. Jungkook mugolò all'improvviso dolore lungo la sua spina dorsale, cercando di strofinare il punto dolorante per alleviarlo.

Jiwoo tenne Jungkook contro il muro tenendolo dal collo, privando l'aria al minore.
Cercò di spostare la mano, il panico riempiendosi nei suoi occhi mentre boccheggiava per aria, ma i suoi sforzi erano vani poichè Jiwoo strinse la presa.

Lo colpì più volte allo stomaco, volendogli lasciare un livido.
L'anello che stava indossando strappò la maglia di Jungkook, formando piccoli graffi sul suo corpo con ogni pugno che dava.

"Che succede, principessa? È difficile respirare? Piccolo kookie, l'inutile frocio."

L'utilizzo del nomignolo di Jimin fece incavolare Jungkook. Era utilizzato di solito per confortare, pieno di amore e affetto, non come adesso, che sgocciolava di veleno, macchiandolo orribilmente.

"Andrai a piangere dal tuo fidanzato? Scommetto che non ti vuole neanche, gli fai solo pena."

Con una forza che non sapeva neanche di avere, spinse Jiwoo, cogliendolo di sprovvista, facendolo cadere a terra.

Silent voice ·| Jikook Fic |·Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora