2~❦ƒirsτ iмρrєssiσท❦

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•Levi•
Guardavo il moccioso dormire da più di un'ora.
Era disteso supino sul letto matrimoniale della camera degli ospiti, la pesante giacca contornata di pelliccia era macchiata in più punti di sangue così come la maglietta verdina.
Aveva gli occhi chiusi, le labbra semi aperte e il respiro regolare.

È così tenero con quelle orecchie soffici e la coda pelosa!

...

Ma che diavolo vado a pensare?!
SEMBRO UN PERVERTITO!

Non mi spiegavo veramente il perché lo avessi portato con me, non appena le sue iridi smeraldine si fusero con i miei occhi metallici sentii il bisogno di avere quel ragazzo sempre con me.
Sapevo perfettamente che questo avrebbe generato rancore verso la mia figura, ma ero pronto a farmelo scivolare addosso pur di sentire la presenza del moccioso al mio fianco.

Cavoli, sono più fuori della Quattrocchi!

-Mmh...- un mugolio lieve interruppe i miei pensieri.

Cazzo, il moccioso si sta svegliando! E ora cosa gli dico? Come mi giustifico?

-D-dove sono?- chiese aprendo un occhio e stropicciandosi l'altro.
Si mise a sedere e si guardò intorno visibilmente confuso.
Dopo pochi secondi sembrò ricordare l'accaduto e prese a fissarmi furioso.
-Tu, Levi! Cosa hai fatto? Dove sono adesso?-
-Ti ho solo "gentilmente" accompagnato nella mia villa- dissi con una punta di divertimento nella voce.
-Me ne infischio della tua "gentilezza"!- disse mimando delle virgolette con le mani -Ora io ritorno a casa MIA- fece per alzarsi dal letto ma cadde rovinosamente sul duro parquet.
-Non ti conviene muoverti, hai perso molto sangue- dissi atono.
-Certo, come se non sapessi quello che hai fatto- sussurrò.
Lui si rimise seduto sul letto con una mano sulla tempia e mi guardò truce.
-Tu non hai la minima idea delle conseguenze di quello che hai fatto! Ora il mio branco mi starà cercando e potrebbero arrivare anche ad un attacco diretto se non torno subito indietro!- disse deciso.

A quel punto salii sul morbido materasso e lentamente mi avvicinai a lui.
Il moccioso indietreggiò fino a toccare con le spalle la testata del letto.
-So perfettamente quello a cui vado incontro e non mi interessa-
-Ma stiamo scherzando?! Sei un pazzo Ackerman, vuoi causare una guerra!?- disse con voce insicura.
-... -
-Voglio parlare con il vostro capo-
-Non puoi moccioso-
-Smettila di chiamarmi moccioso, ho già 5 secoli io!- la sua voce tremava per l'agitazione.
-Tsk, non puoi incontrare il capo clan-
-E-e si può s-sapere perché?- era visibilmente imbarazzato e il balbettio ne era la conferma.

Ormai i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza, potevo sentire il suo respiro irregolare su di me e il forte rossore generatosi sulle sue guance lo rendeva molto eccitante.
I suoi occhi verde smeraldo si unirono ai miei per un tempo infinito dando origine a un bellissimo verde metallizzato che ci risucchiò entrambi.
Mi morsi il labbro inferiore per scacciare i pensieri poco casti che dominavano la mia mente.

-Perché- iniziai -siamo senza una guida dalla guerra civile-
All'improvviso i dolorosi ricordi che con fatica avevo cercato di sopprimere mi schiacciarono come un treno e l'eccitazione lasciò il posto al rimorso e alla tristezza.

Il mio viso si adombrò.
Il castano sembrò accorgersene perché deglutì e regolarizzò il respiro.
Era ancora rosso come un peperone ma aveva smesso di tremare.
Velocemente mi rimisi in piedi e mi diressi verso la porta.
-Adesso tu vivi qui, non cercare di scappare perché posso riacciuffarti in qualsiasi momento e le conseguenze non saranno piacevoli, credimi- sputai acido.
Mi fermai con la mano sulla maniglia d'argento per poi guardarmi intorno: la stanza non era molto grande, c'erano un letto matrimoniale dalle lenzuola verde speranza accompagnato da un comodino e un'armadio in legno scuro, in un angolo c'era una vecchia scrivania inutilizzata con sopra tutto l'occorrente per scrivere o disegnare, il pavimento era un parquet marrone e tende verde salvia incorniciavano le due finestre che davano sul giardino.

-A dopo moccioso- la mia voce risultava fredda e priva di emozioni ma ci volle molta fatica per non lasciar trasparire la tristezza di quei ricordi che avrei dovuto cancellare già molto tempo prima.

•~•~•~•~•
Ciaooo gente!
Vi piace il capitolo?
Questo è più corto del precedente ma penso di farli sempre così: corti e ricchi di contenuto.

A presto😊

Fiamma

The war we started - {RIREN}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora