Questa verifica mi sta facendo impazzire.
Tutti questi numeri, segni, parentesi di qualsiasi genere e tutte queste formule, non fanno altro che mandare il mio cervello in tilt.
Non so proprio da quale esercizio iniziare per prima, io e la matematica non siamo mai andati d'accordo e né inizieremo a farlo.
Porto le mani tra i capelli e poggio i gomiti sul banco, fissando i fogli da sotto il mio viso mentre sbuffo.
È l'unica materia in cui ho avuto sempre problemi.
-Annabelle!- sussurro, senza farmi sentire dal professore.- Ne capisci qualcosa di questo compito?- chiedo.
Quando si tratta di matematica è sempre lei ad aiutarmi, e spero di riuscire a copiare senza problemi per questo dannato compito.
All'istante lei, si sposta leggermente dal banco, e mi avvicina leggermente un foglio, dandomi modo di copiare quello che ha appena iniziato a scrivere.
Il rumore della sedia in cui era seduto il professore, mi fa alzare la testa dal foglio, vedendolo che si avvicina come una furia verso la mia direzione, e mi risiedo composta.
Si ferma davanti il mio banco e deglutisco rumorosamente, quando lo vedo prendere la mia verifica.
-Signorina Vitali, le ho già spiegato che non si copia. Fa finta di dimenticarlo perché è nuova o non è preparata per il compito di oggi?- dannazione, mi ha visto mentre stavo copiando.
Considero l'idea di non rispondere e sto zitta.
-Non completerà la verifica, signorina.- attento alle sue parole e scuoto la testa con energia.
-Professore, la prego, mi verrà difficile recuperare poi... Prometto di non copiare questa volta.- mi scruta attento da sotto gli occhiali e con la testa fa di no.
-Ho già preso la mia decisione, non sarà classificata per questo compito. La prossima volta ci pensi due volte prima di copiare dalla sua compagna!- resto muta alle sue parole e con la matita, che è rimasta tra le mie mani, inizio a fare dei cerchi sul banco.
Questo compito che è appena andato in fumo mi darà dei problemi.
*
Esco dalla classe per recarmi in bagno, o meglio per distrarmi un attimo mentre tutti gli altri eseguono il compito, e delle voci attirano la mia attenzione.
Una classe fa il suo ingresso dentro la scuola e capisco che alcuni alunni sono ritornati dalla palestra, dalla loro faccia frustata oltre all'abbigliamento sportivo.
Distinguo un ciuffo biondo tra tutte le teste e capisco che è il ciuffo di Federico.
Cerco di fargli segno con la mano per farmi notare ma niente, e troppo concentrato a parlare con i suoi compagni di classe.
Vedo che stanno per cambiare direzione, per raggiungere la loro classe, così decido di correre verso di lui.
Non posso lasciarlo andare così.
Alcuni dei suoi compagni, compreso lui, si voltano verso di me, sentendo i miei passi, e una volta poco distante da lui mi butto tra le sue braccia che si erano aperte qualche istante prima.
Federico mi alza da terra facendomi incrociare le gambe alla sua vita e incastro la testa tra l'angolo del suo collo e la sua spalla.
-Ciao, amore!- non so se essere più imbarazzata per il nomignolo con cui mi ha chiamato o per la situazione creatasi.
Scendo dalla sua vita e rimango vicina al mio ragazzo, mentre lui si avvicina ancora di più a me e prendendo il mio viso tra le sue mani mi lascia un casto bacio sulle labbra.
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Accanto A Te- Federico Rossi|| Benji E Fede
FanfictionChantal, dopo la morte della nonna, è costretta a raggiungere i genitori in Italia e a dover lasciare gli Stati Uniti. Un volo da New York fino in Italia, ed è proprio lì che la protagonista della storia conosce Federico, un giovane estraneo dai cap...