Respiro.
L'aria della salsedine che arriva dal mare.
Il mix di fumo ed euforia che proviene dal sottoscala.
L'odore di vecchio e di muffa che mi fa sentire a casa.
Perché per me non è né vecchio, né abbandonato.
È dei miei muretti.
Quei muretti su cui passo le mie giornate.
Quei muretti che hanno visto il mio primo amore, il mio primo bacio, la mia prima canna e la prima sbronza.Questo muretto è dove passo la mia vita.
A guardare gli amici andare sullo skate, ascoltare musica con le ragazze. Certe volte anche a cantare quelle canzoni, che ti viene voglia di urlare al cielo per l'euforia che ti fanno sentire dentro.Le giornate passate su quei muretti, tra i giardinetti troppo vecchi e troppo poco curati per essere definiti belli.
Le scale che ti portano all'ambulatorio pieno di murales e che puzzano di piscio.
Quell'odore che ti si attacca alla gola e non ti molla più.
Quell'odore che fa schifo, e ti viene da rimettere ma tu ormai ci sei abituata.
Perché quella è casa mia.
Questo posto è la mia camera, il mio soggiorno e tutta la mia vita in generale.
Quell'ambulatorio, che è quasi sempre deserto, è il mio riparo dalla pioggia.
Il piazzale pieno di graffiti e brutta gente, è il mio divano personale.
I muri sono la mia camera.
Piene di scritte che so a memoria e pregno dell'odore che ho addosso.È tutto ciò che ho di più familiare al mondo.
Il rumore delle rotelle che passano l'asfalto.
Le risate degli amici e le birre calde bevute in mezzo al cemento.
Le sfuriate, le litigate, gli amori nati e poi infranti.
Tutto ha avuto luogo qua.
Questa è la mia vita, la mia quotidianità.
Quello che adoro fare e che nessuno può permettersi di annullare.
Le giornate spese al sole sedute sul cornicione.I secondi lenti passati a fumare, sedute su quei muretti mentre la musica usciva dagli altoparlanti di un cellulare.
Quella musica che ti culla mentre ascolti te stesso nelle parole di un'altro.
Questa è la vita che ho scelto. Senza condanne né espulsioni.
Io, solo con ciò che amo fare e i miei amici.
Tra musica e parole.
È tutto ciò che mi serviva.
Tutto ciò che mi bastava.Poi un paio di occhi verdi si sono scontrati con i miei.
Fusi a tal punto da fondere anche me.
Ed è in quel momento.
In quel preciso istante che mi sono resa conto che tutto ciò che avevo avuto nella vita non poteva essere minimamente paragonabile a ciò che potevo avere.
Ma io non lo volevo avere.
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Nera come l'inchiostro
Romance[PROSSIMAMENTE] Quell'istante esatto che basta per portare la tua vita al limite. Quella vita che al limite in realtà era già. Ma che d'ora in avanti diventa un pò di più. Perché l'amore ti cambia anche se non vuoi. Diventa voglia e insensatezza. ...