1 Dicembre, 2015
JinCredo fosse stata una fortuna che quel giorno fossi ancora in casa, quando Seo aveva bussato alla mia porta alle otto di sera inoltrate. Stavo preparandomi per uscire con dei vecchi compagni di scuola, era una rimpatriata quella a cui stavo andando quel martedì sera, ma quando mi ero ritrovato Seo davanti la porta, con lo zaino in spalle e il viso pallido e smunto, avevo dato buca. Non mi aveva ancora spiegato i motivi per cui fosse venuto da me, aveva solo detto di aver bisogno di una doccia. Lo avevo fatto entrare senza batter ciglio, da quando John era finito in coma non avevo più nessun tipo di rancore per Seo. Anzi, erano diversi mesi che mi frullava in testa l'idea di voler capire cosa fosse successo ed infatti già ad halloween avevo cercato invano di trovare una spiegazione.
Jemy mi aveva detto che non sarebbe tornato quella sera, sarebbe rimasto a dormire da un suo vecchio amico. Questo significava che io e Seo avevamo tutta la tranquillità per poter parlare. È quello che sto pensando mentre preparo qualcosa da mangiare per entrambi, per fortuna la signora che si occupava della casa aveva portato delle lasagne, non dovevo fare altro che riscaldarle. Sto aspettando che il microonde faccia il suo dovere, quando Seo entra in cucina e si siede al bancone ringraziandomi.-Erano quattro giorni che usavo quel bagno nella stanza di mio padre- sbarra gli occhi come se quella fosse stata la più brutta delle sue esperienze.
-Immagino anche che queste non le vendevano al distributore- gli passo il piatto con le lasagne ed i suoi occhi si illuminano ed il viso si rilassa in un sorriso. Ho una stretta allo stomaco perché Seo sembra essere ritornato quel ragazzino di quattordici anni che passava i pomeriggi con me in bicicletta. Sembrava di nuovo il mio migliore amico.
-Oggi mia madre è venuta in ospedale- Seo ha preso a giocare con l'ultimo pezzo della lasagna, mentre mi confessa quella cosa -Come al solito si è dimostrata la solita stronza- sembra piuttosto deluso, ma parla come se fosse abituato. In effetti sua madre non aveva fatto altro che deluderlo ma forse quella era la prima volta che se ne rendeva davvero conto -Sai, credo di aver capito finalmente una cosa oggi- Seo alza lo sguardo verso di me, convinto di quello che sta per dirmi, io lo lascio parlare -Credo di essere sempre stato dalla parte sbagliata, insomma, ho dato per anni la colpa a mio padre di come avesse distrutto la nostra famiglia quando invece non ho fatto altro che ostacolarlo... in fin dei conti, sebbene fosse nato Tim, papà ha sempre cercato di aggiustare le cose tanto che alla fine chi ci è andato peggio è proprio mio fratello- quasi mi viene un colpo quando sento Seo apostrofare Tim in quel modo. Mai, in tutti quegli anni che ci conoscevamo, Seo aveva ammesso che Tim fosse suo fratello.
-Seo- lo richiamo, perché sono ancora sbalordito di quello che ho appena sentito -Da quando?- non so se capirà la mia domanda, ma non trovo altro modo di chiedergli quando fosse successo tutto questo.
-Da quando l'ho visto seduto su una sedia di un ospedale senza muoversi, con la speranza vana di vedere mio padre svegliarsi... è in quel momento che ho capito che Tim è stato la sola vittima di tutto quello che ha fatto la mia famiglia- Seo fa una pausa ed io sono visibilmente colpito dalla sua maturità -Non voglio più essere il carnefice, Jin- conclude.
-Non credo tu lo sia mai stato- tuttavia mi permetto di controbattere, ma Seo mi lancia uno sguardo ambiguo, non credo sia d'accordo con me -Sì, sono stato parte di questa stupida congiura e...- abbassa lo sguardo, sembra che voglia dirmi qualcosa ma è imbarazzato -... e voglio chiederti scusa, Jin- mi guarda di nuovo negli occhi, sincermente dispiaciuto.
-Non importa Seo, è acqua passata-
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救い出すよ必ず// I'll Save u
FanfictionBOY IN LUV SERIES // Second Act Sono passati tre anni dagli ultimi avvenimenti, Key ormai è all'università: viaggia tra la città in cui vive da sempre alla città in cui cerca di crearsi un futuro. La sua vita è molto diversa da quando frequentava i...