Walid era un ragazzo semplice, altruista e vivace che mangiava solo carne Halal. Era appena finita la scuola e lui stava tornando a casa come tutti i giorni. Era distratto dal panorama del suo istituto A. Manzoni. Le nutrie lo ispiravano sessualmente ma mai quanto i pali. Aveva questa ossessione per loro; li accarezzava, parlava con loro, diceva che sarebbe andato tutto bene e che nessuno li avrebbe mai più molestati. La gente lo evitava ma lui sapeva che stava facendo la cosa giusta. Amava tutti i pali ma il palo in via Toti suscitava in lui un selvaggio desiderio di concedersi a esso. Non era un palo come tutti gli altri, era nero proprio come Walid. Lo faceva sentire a suo agio perché di solito i pali che vedeva erano grigi, proprio come le sue giornate.