A PORTE CHIUSE

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Un tonfo. Lanci uno sguardo dall'altra parte della stanza, cos'era quel rumore? Senti di nuovo un tonfo. E' solo la tua immaginazione, torna a dormire. Tonf scratch scratch.

Tenti di soffocare la tua infantile immaginazione. Calmati, non c'è nulla... Torna a dormire.

Tonf tonf scratch.

Accendi le luci, avendo cura di fare un'ispezione attenta della tua camera. Niente. È solo la tua immaginazione che ti gioca brutti scherzi. Sei estremamente stanco e sono le 3:00 del mattino. Spegni le luci e torni indietro. Ma un attimo, dimentichi un posto da controllare: il tuo armadio. Afferri la tua torcia ben nascosta sotto il letto e lo raggiungi. Un altro tonfo. Stai tremando, il tuo pollice incontrollato scivola sul bottone della torcia, a malincuore apri l'anta dell'armadio. Sono lì. Sono ogni tuo incubo uniti in uno solo, storpiato, un corpo dilaniato.

La sola vista di me è sufficiente per far impazzire la persona più sana. Ti seguo in ogni tuo sogno e controllo ogni tuo pensiero. Voglio che tu sia la mia vittima, le tue carni hanno un odore così dolce. Mi si allarga in volto un ghigno disgustosamente ampio.

Urli in preda al terrore.

Ti siedi sul letto, madido di sudore, il tuo cuore galoppa. Era solo un sogno! Tuttavia, non puoi fare a meno di provare paranoia per questo sogno. Pensi di aver sentito un rumore che proviene dall'esterno della tua camera. Ti alzi e chiudi a chiave la porta velocemente, giusto per stare al sicuro... Niente di grave. Lì, nessuno può più prenderti ora... Sei sopravvissuto ed ora la tua porta è sigillata. Torni a letto.

Quello che non sai è che io sono qui...

E ciò che hai appena fatto è stato bloccarti da solo in questa stanza con me.

Buona fortuna.

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