With me!
Prima di iniziare a leggere volevo farvi le mie scuse. Ho notato che ho ambientato la storia nel mese di agosto, mentre, se non ricordo male, nei capitoli precedenti avevo trascritto che stavamo già a settembre. CORREGGETEMI SE SBAGLIO PLEASE.
Questo è successo perché ho aggiornato dopo tipo due mesi, e quindi ho avuto dei vuoti di memoria. Sistemerò il capitolo precedente, non preoccupatevi.
Godetevi questo, spero soddisfi le vostre aspettative.
A presto! Xx.
Ero stesa sull'enorme e morbido letto di Niall. Leggevo uno dei miei libri preferiti, che guarda caso trovai tra la sua collezione.
Eravamo appena tornati a casa, erano circa le tre di notte.
Mentre aspettavo che lui mi raggiungesse, lasciavo scorrere il tempo così.
'Ti aspettavo'. Uno dei libri più belli che io abbia mai letto. Amavo come i due protagonisti si appagavano tra loro, mi piaceva tantissimo il fatto che, nonostante lei fosse così turbata, così piena di problemi e così chiusa, lui le stesse sempre accanto, cercando di aiutarla in tutti i modi che conosceva.
Avevo letto circa sei volte quel libro, ma non m'importava, ogni volta me ne innamoravo sempre più.
Di sottecchi vidi un'ombra alla porta. Alzai lo sguardo, realizzando che era Niall, come avevo già pensato.
Blu jeans gli cadevano fino alla caviglia, mostrando l'elastico dei suoi boxer. Uh, così attillati.
Era affascinante, poggiato su un gomito alla porta, i capelli biondo scuro che gli cadevano in viso e degli immensi occhi blu mare, sempre fermi su un punto, sui miei, lì a fissarmi.
"Ehi." La sua voce rimbombò per tutta la stanza, silenziosa come la notte.
"Ciao." Sorrisi, scuotendo leggermente il capo.
"Allora, cosa fai ancora sveglia?"
"Ti aspettavo."
"Ed io non vedevo l'ora di venire."
"Non voglio dormire da sola."
"Oh piccola, nemmeno io voglio che tu lo faccia."
Sorrise, poi avanzò verso me, togliendomi accuratamente il libro dalle mani e poggiandolo sul comodino.
Fece un mezzo giro e raggiunse l'altra estremità del letto. Vi si sdraiò, girando poi la testa verso di me per guardarmi. Portò gli occhi in giù, sulle nostre mani, toccando con i polpastrelli delle dita le mie nocche. Qualche secondo dopo portò la mia mano alla bocca, baciando una per una le mie dita.
Poi si fermò. Portò il suo sguardo su di me e sorrise.
"Come stai?" Mi chiese dolcemente.
"Bene, tu?" Ricambiai il sorriso.
"Benissimo." Intrecciò le nostre mani, mettendosi sopra di me.
Un dolce bacio coronò quel momento, mentre assaporavo una per una quelle sensazioni. La sua lingua premeva contro la mia, mentre portò sopra la mia testa le nostre mani, ancora intrecciate.
Baciava la punta del mio naso, giocherellandoci col suo e sorridendo.
"Niall io..."
"Cosa c'è?"
"Io voglio essere tua."
"Sei già mia, piccola."
"No io...voglio essere completamente...tua." Mi preoccupai di scandire per bene le ultime parole, in modo che capisse.