Era una giornata di pioggia: le gocce cadevano veloci sulla città di Parigi, quella stessa Parigi fino a ieri oppressa e senza protezione, oggi aveva avuto una scintilla di speranza grazie al ritorno di Ladybug.
Ma il ritorno della coccinella non era l'unica scintilla nella mia vita😏, adesso anche un gatto amante del formaggio ne era entrato a far parte;
Chat noir è stato un cambiamento miracoloso per me, la possibilità di fuga dalle soffocanti mura che mio padre mi aveva costruito intorno;
a volte mi chiedo se avesse cambiato qualcosa la presenza della mamma..... ma adesso non ci dovevo pensare.Se non rientravo a casa subito mio padre si sarebbe preoccupato, o meglio avrebbe detto a Nathalie di preoccuparsene...
Sospirai aprendo l'ombrello che tenevo in mano, avviandomi verso il cancello per uscire dalla scuola.Mentre ero intento a scendere i gradini i miei occhi incrociarono quelli di lei: Marinette, la ragazza che oggi mi aveva guardato con tanto disprezzo dopo che mi ero preso la colpa per un danno arrecato da Chloè, la mia unica amica, con cui probabilmente non doveva andare molto d'accordo.
Appena mi vide distolse lo sguardo, voltandosi dall'altra parte con l'intento di evitarmi; non era giusto che mi odiasse tanto per una cosa che non avevo commesso e non potevo certo farmi già dei nemici il primo giorno di scuola.
Andai da lei, aveva dei capelli neri raccolti in due codini e gli occhi di un profondo blu mare:
"Ciao" dissi un po' impacciato con l'intento di sciogliere il ghiaccio, cosa che non funzionò in quanto si girò ancora di più dalla parte opposta alla mia.
Capii che non c'era ragione di mentire e con un po' di' imbarazzo mi avvicinai a lei per poi iniziare a spiegarle la situazione:
"Volevo che sapessi che l'altra volta tentavo solo di togliere la gomma dalla tua sedia, te lo giuro" feci una pausa " non sono mai andato a scuola, non ho mai avuto degli amici: tutto questo è una novità".
Mi girai per vedere la sua reazione notando un po' di ammirazione nei suoi occhi che mi diede conforto; senza pensarci due volte le offrii l'ombrello.
Lei si convinse a prenderlo solo dopo aver sentito un tuono, continuammo a guardarci intensamente e in quel momento sentii che non c'era più la pioggia: c'eravamo solo io, lei e un'esplosione di colori intorno a noi che era quello che stavo provando dentro di me, mille sfumature che si diffondevano nel cielo e che partivano dagli occhi che avevo dinnanzi.
Parigi si stendeva davanti a noi, probabilmente qualcuno avrebbe preferito quel panorama ma in quell' attimo a me interessava solo lei.
Era tutto come un fermo immagine, e non come uno qualunque, in 3D messi a caso alla fine di un cartone.... no, quello era il nostro fermo immagine.
Almeno tutto questo fin quando l'ombrello non le si chiuse addosso ed entrambi non scoppiammo a ridere; quello fu il primo momento in cui vidi Marinette come una persona molto impacciata, ma col tempo avrei scoperto che non era solo questo: era intelligente e credeva nelle sue idee, una ragazza fantastica.
" A domattina" le dissi prima di avviarmi nuovamente verso casa sotto la pioggia, e lei rispose dopo pochi secondi con le medesime parole.
"È il tuo primo giorno di scuola è hai già fatto conquiste!" disse Plagg uscendo dalla mia giacca.
"Che dici! È solo un' amica" mi fermai a ragionare su quello che avevo appena detto: "Un' amica...." ripetei a me stesso mentre un sorriso spuntava sulle mia labbra.
Ma nonostante questa "friend zone", i due sarebbero diventati molto più di questo sia come Marinette e Adrien, sia come Ladybug e Chatnoir.
Infatti queste anime gemelle, anche se hanno i prosciutti sugli occhi, un giorno si innamoreranno anche senza il bisogno di riconoscersi.
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I colori delle parole
FantasiIn ogni capitolo c'è un mio disegno ed insieme a questo anche una storia per interpretarlo meglio. È tutto di fantasia e le storie non sono legate tra loro, spero vi piaccia❣️ "Ruba tutti i colori del mondo e disegna la tela della tua vita eliminand...