L'incontro che cambiò il destino

191 13 0
                                    

Tsuki's povs

Sono una giovane ragazza di 17 anni e sono bionda e ho gli occhi azzurri sono alta 1: 59 e peso 49 kg ma non lo dimostrò purtroppo ho delle forme posteriori e anteriori molto grosse e per questo molti ragazzi cercano di avvicinarsi per scopi secondari, non ho mai amato nessuno e sono ancora Vergine ma questo non ha importanza. Mi altri dal letto e iniziai a prepararmi per andare a scuola ma quel giorno mi affliggeva un brutto presentimento.Ragiungi la mia scuola come ogni mattina e andai a sedermi al mio solito posto lontano dagli altri, non possedevo amicizie di nessun genere perché nessuno osava avvicinarsi a me perché ero una ragazza di vasta sensibilità e debolezza ma a scuola riuscivo a sopportare la mia solitudine e l'essere presa di mira dai più forti e grandi da le cose più banali a quelle più pesanti e mi tenevo tutta la mia frustrazione e depressione dentro non mi importava molto della mia persona ma la notte piangevo da sola come sempre sono stata. A distogliere dai miei pensieri fu qualcuno che entrò nella classe, era uno strano ragazzo possedeva dei capelli marroni e degli occhi di un particolare verde-azzuro era affascinante e metteva per la prima volta qualcuno riuscì a farmi alzare la testa da quel rozzo banco in legno rovinato dai bulli, le mie guance diventarono rosse quando incontrai i suoi occhi ma distolsi immediatamente lo sguardo guardando nuovamente quel banco dove c'erano varie scritte che mi auguravano la morte, il mio sguardo tornò spento e evitai di guardate ancora il ragazzo, nei seguenti dieci minuti si presentò alla classe il suo nome era Lucifer, ogni tanto alzavo lo sguardo verso di lui e notai per una frazione di tempo dei canini aguzzi mentre sorrideva,ricordai che i miei genitori prima di partire per il loro lungo viaggio di ormai, 10 anni mi avevano raccontato che in questo mondo esistevano entità sovrannaturali come i vampiri e i lupi mannari ma mi sembravano storie per spaventare i bambini così decisi di non pensarci troppo e chiesi alla prof di uscire dandomi il permesso, il notai Lucifer ghignare e chiese di uscire anche lui ricevette il permesso della professoressa,cominciai a camminare velocemente verso il bagno femminile facendo in modo di non dargli troppo nell occhio.Appena raggiunsi il bagno chiusi a chiave ma non ero ancora consapevole del errore che avevo commesso. Nel bagno trovai Lucifer di spalle e con cautela indietreggia finendo con le spalle al muro chiedendo spiegazioni e perché si trovava nel bagno delle donne, improvvisamente si girò verso di me aveva il ciuffo sull'occhio le braccia spalancate con un ghigno compiaciuto sul volto si avvicinò con un rapido movimento a me lo osservai in silenzio, ed egli bloccò i miei polsi la sua presa non era violenta ma era salda non sembrava volesse farmi del male ma era come curioso e sembrava interessato a qualcosa, non sapevo cosa volesse da me ma percepito una strana sensazione,ero tesa e ansiosa ma non volevo muovermi non mi sarebbe importato cosa mi sarebbe successo ma sarebbe stato meglio di prendere una corda per impiccarsi, chiusi gli occhi aspettando il peggio ma fui afferata per i fianchi finendo nella famosa posizione finale del tango un Casquè, ben riuscito probabilmente ero spaventata ma allo stesso tempo creava in me un sentimento che non avevo piú provato da quando avevo 4 anni ero eccitata ma non come pensavo io mi piaceva il brivido di paura che stavo provando e volevo vedere come sarebbe finita,sentì la lingua del ragazzo sul mio collo chiusi gli occhi istintivamente arrossendo e sussurri un fermati,ma a Lucifer non importava sembrava in uno stato particolare non capivo cosa volesse ma sussurrai nuovamente un altro fermati agrappandomi alla sua camicia e stringendola tra le dita, in seguito sentì le sue labbra sul mio collo e mi sfuggí un leggero gemito e lo pregai di fermarsi ma non funzionava e in fine sentì i suoi cani che ormai erano ben vividi penetrarmi la pelle sgranai gli occhi e mi sfuggí un urletto,inizialmente faceva male ma con il tempo diventava piacevole,tanto da farmi gemere leggermente,la mia bocca fu coperta dalla sua mano evitando di far sentire la mia voce al di fuori del bagno.Non capivo piú molto ma un brivido mi scorse lungo la schiena quando senti la sua voce sussurarmi all'orecchio,aveva una voce roca ma rilassante e attraente, le sue parole furono che la bellezza di una bambola come me doveva apartenerli e che sentiva dal mio profumo che ero pura e casta, e avrebbe fatto di tutto pur di avermi unicamente sua sia come compagnia scelta da un vampiro sia come preda, e mi promise che nessun'altro mi avrebbe toccato o cercato di ferirmi, Rimasi sconvolta dalle sue parole dopo tanto tempo vidi una salvezza anche se essa poteva essere meno dettagliata e così piena di emozioni, non sapevo che cosa pensavo di lui,non mi ero acorta di aver pianto ma non sapevo neanche se io lo odiassi per aver violato il mio spazio personale, o se fossi arrabbiata con lui per il disagio, l'imbarazzo e i segni viola causati sul mio collo, ero timorosa nei suoi riguardi, e per questo accettai il suo pensiero malato, ma c'era qualcosa in me che non avrebbe ammesso di voler seguire quel percorso.

Ecco qua una nuova storia spero mi supporterette e consigliere te spero che il capitolo vi piaccia
Saby💜

𝐈𝐥 𝐃𝐞𝐦𝐨𝐧𝐞 𝐄 𝐋'𝐮𝐦𝐚𝐧𝐚 (𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora