Dopo aver preso la pillola per dormire a Margaret piaceva guardare una foto in particolare, perché così a volte lo sognava. Aveva 31 anni nella foto, ma sembrava molto più giovane. Era sempre stato così, fino a poco tempo prima. Adesso, quando si guardava allo specchio, non si riconosceva. Non vedeva più la bella donna della fotografia. Vedeva una donna anziana che cercava di essere bella, la pelle secca e le rughe come crede. Una mela invernale molto ben vestita. Tempo addietro, quando era giovane, più giovane perfino di quanto non fosse nella foto, aveva creduto che lì a bald slope sarebbe stata più felice che ad Asheville. Sarebbe stata lontana dalla propria famiglia e da quello che pretendeva da lei. Aveva solo 23 anni quando aveva sposato Marco, un matrimonio organizzato dal padre. Marco Cirrini aveva quasi 24 anni più di lei, ma era ricco e carismatico e non gli interessava avere figli, quindi avrebbe potuto andare molto, molto peggio. Margaret aveva ottenuto quello che voleva, una vita lontana dalla propria famiglia e senza più sorelle minore a cui badare; anche la sua famiglia aveva ottenuto quello che voleva, soldi. Margaret però non si era resa subito conto di quanto sarebbe stata sola in quel posto freddo ed estraneo, cogliona chi gotici degli edifici del centro è un'intera cultura dedicata ad attirare turisti per poter sopravvivere. Inoltre non c'era voluto molto per capire che marco il lei cercava soltanto una moglie attraente e il carisma del suo antico cognome del sud. Marco non voleva lei. A 31 anni, però, per un unico breve anno meraviglioso, Margaret non era stata sola. Era stata felice, per la prima e unica volta che potesse ricordare.
La foto era stata scattata un picnic mondano e lui non avrebbe dovuto essere presente nella fotografia. Era stato immortalato per caso così, vicino a lei. Anni addietro, quando credeva che tagliarlo fuori dalla sua vita fosse la cosa giusta da fare, Margaret aveva strappato la foto a metà. Ma nell'immagine potevo ancora vedere la sua mano, la mano di un giovane che sfiorava appena le sue. E quella mano non era di suo marito.
Margaret sentiva Josey muoversi nella propria stanza. La figlia parlava da sola ed era una novità, una novità di cui Margaret non sapeva se preoccuparsi. Quel giorno ci aveva messo decisamente troppo a ritirare l'olio di menta piperita, soprattutto dal momento che Nova Berry non l'avevo ancora neanche preparato. Joe se gli aveva fatto qualcos'altro. L'idea della figlia che si facevano cerchio di conoscenze più ampia, al di fuori di quella casa, la faceva sentire a disagio. Margaret aveva rinunciato a tutto per quella vita, per quella casa, per quei soldi. Josey avrebbe fatto lo stesso.
Senti uno strascichio, come il rumore di qualcosa che veniva trascinato sul pavimento della stanza della figlia.
"Joe sei!" Gridò emise la foto sotto il cuscino. Trascorso il minuto senza alcuna risposta. "Joe sei!" Gridò di nuovo. Presto Josey picchiettò alla porta della stanza ed entrò. Margaret sapeva di non essere una buona madre. Ma tutte le cose orribili che Josey aveva fatto da piccola, tutti i tesori che aveva rotto, tutti suoi capricci, i graffi e lividi che l'aveva lasciato, sarebbero stati più facili da perdonare se soltanto la figlia non fosse assomigliata tanto a Marco. Marco, che piombava in casa una volta la settimana per portare Josey a fare un giro in macchina, perché Margaret lo obbligava a farlo. Dov'era il resto del tempo, quando Josey strillava rompeva le porcellane di valore? Per i primi nove anni di vita di Josey , Margaret non aveva potuto fare altro che fissare la figlia, una bambina bruttina e viziata, e chiedersi se non fosse un castigo. Aveva avuto Joesey per disperazione per dispetto. Quindi forse aveva ottenuto quello che meritava.
Marco però poteva fare quello che voleva, sposato no, senza doverne affrontare le conseguenze. L'uomini erano ladri.
"C'è qualcosa che non va, Mamma? Hai bisogno di qualcosa?"
"Che cosa stai facendo nella tua stanza? Ho sentito uno strano rumore."
"Ero seduta la scrivania" rispose Josey. "Ho spinto indietro la sedia. Vado a letto adesso. Non farò altro baccano."
"Bene" disse Margaret. Josey Fece per voltarsi. "Josey?"
"Si, mamma."
"Non volevo essere cattiva. È solo che non ti sta bene."
"Si, mamma" rispose Josey.
La verità era che quel maglione, quel colore, donavano la figlia. E ogni volta che Josey lo indossava, alludeva a qualcosa che spaventava Margaret.
La figlia stava crescendo e la sua bellezza cresceva con lei.
Margaret la guardò uscire.
Un tempo lei era una donna bellissima, la più bella.
Tirò di nuovo fuori la foto.
Ma quel tempo era finito per sempre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 15, 2018 ⏰

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