Presentazioni imbarazzanti e yogurt disgustosi

11 0 0
                                    

"Hey ma sei sempre così silenziosa?" mi svegliò Luke dal mio stato comatoso, mentre prendevo dal bagagliaio un'altra bombola d'ossigeno.

"E tu fissi sempre le persone?" risposi girandomi ed incontrando i suoi occhi color ghiaccio.

"Beh, no" si grattò la nuca evidentemente imbarazzato.

"E allora?" chiesi con tono acido.

"Beh, sai, di solito non fisso tutte le persone che mi si presentano davanti, ma tu sei bellissima, non potevo non notarti".

Disse ridendo, facendo così spuntare delle meravigliose fossette ai lati della bocca.

"Oh...okay" biascicai in totale imbarazzo.

"Come ti chiami?" si avvicinò.

"Elizabeth"-"No, intendo il tuo nome completo"-"Elizabeth Taylor Flamings"-"Piacere, io sono Luke Robert Hemmings, come avrai già capito" mi porse la mano ed io gliela strinsi debolmente.

Dopo quella breve ma intessa chiacchierata, decisi di farmi un giro in macchina. Mi fermai di fronte a Jersey, la yogurteria in Maple Street. Rimasi in macchina per un po', guardando la gente entrare ed uscire con le loro coppette strapiene di smarties, marshmallows e le peggio schifezze. Presi la mia amata edizione di Une saison en enfer dal cruscotto e cominciai a leggere.

"Innumerevoli sono le allucinazioni. E' proprio quel che ho sempre avuto: niente più fede nella storia, l'oblio dei princìpi. Me ne starò zitto: poeti e visionari sarebbero gelosi. Sono mille volte il più ricco di tutti; voglio essere avaro come il mare. Toh! Proprio adesso l'orologio della vita si è fermato. Non sono più al mondo. - La teologia è seria, l'inferno è certamente in basso - e il cielo in alto. - Estasi, incubo, sonno dentro un nido di fiamme"

Rimbaud riusciva esattamente a sintetizzare il mio stato d'animo. Vivevo in un nido di fiamme, fiamme che mi avvolgevano e mi consumavano giorno dopo giorno, riducendo a brandelli gli attimi di vita vissuti. Ero in una trappola creata da me stessa.

I miei pensieri macabri vennero interrotti dalla chiamata di mia madre.

"Beth dove sei? É tardi e tra poco ceniamo" notai il tono irritato e preoccupato.

"Arrivo, ero andata a prendermi uno yogurt".

Riposi il libro nel cruscotto, presi il mio cardigan giallo canarino e me lo infilai.

Prima di partire notai la luce del mio cellulare.

"All'orizzonte, il cielo è di un rosso infernale."- Rimbaud.

Buona serata Elizabeth Taylor Flamings

Luke xx

Sorrisi e mi avviai a casa.

Une saison  en enferDove le storie prendono vita. Scoprilo ora