Prologo

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L'aria leggera di fine estate fa ondeggiare i miei capelli da una parte all'altra del mio viso facendo venir fuori migliaia di nodi che sarò costretta a slegare quando sarò tornata a casa.
La mia permanenza qui a Palm Springs è giunta ormai al termine e il mio ritorno nell'affollatissima New York si fa sempre più vicino.

Credo di non essere ancora pronta per tornare lì. Lì dove la mia infanzia è stata completamente rovinata, schiacciata e gettata in un cassonetto. Il posto in cui la mia dignità era solo una stupidissima parola e non una cosa seria. Il posto in cui ogni cosa che facevi veniva raccontata a mezza città.

Per tutta la mia infanzia ho vissuto a Brooklyn. Brooklyn era un normale quartiere come tanti, ma essendo solo un piccolo pezzo di New York, la tranquillità non era di certo all'ordine del giorno. Le persone che vivevano in questo quartiere erano persone abbastanza calme e tranquille. Insomma, si facevano i fatti propri.

C'erano e ci sono due persone però che hanno completamente rovinato la mia vita e schiacciato la mia dignità, facendo diventare in un secondo, il luogo e le persone che avevo sempre amato, in quelle che ho odiato e odierò per sempre.

Era una bellissima giornata soleggiata, quella del 12 agosto del 2015 ed io avevo solo 13 anni. Ero una stupida ragazzina delle medie che come problema aveva solamente il mettersi l'eyeliner perfettamente oppure apparire carina davanti ai ragazzi più popolari della scuola.

Non sapevo ancora, veramente, cosa fosse il bullismo o la violenza, forse perché non mi era mai capitato di subire tutto ciò. Menomale.
Quel giorno però, la mia vita cambiò drasticamente, facendomi diventare una persona che mai e poi mai avrei sognato di diventare.

Mai mi sarei immaginata che il mio migliore amico, la persona di cui mi fidavo, forse anche più dei miei genitori, mi avesse tradita. Mai avrei pensato che sarebbe stato lui la causa del mio cambiamento e mai e poi mai avrei pensato che lui mi avrebbe rovinata così tanto.

Poi c'è lui, mio padre. L'uomo che dovrebbe amarti quasi più di se stesso e che mi ha rovinata in tutti i modi possibili. Ha schiacciato la dignità di mia madre, quella dei miei fratelli e sopratutto la mia dignità. Ci ha distrutto per poi abbandonarci come un animale anziano e senza forze.

Ho migliaia di domande ancora per la mia testa. Migliaia di domande senza risposta che mi turbano da quel giorno. Mi sento così vuota, così sola e così persa nonostante abbia tante persone attorno a me.
Non riesco a capire il perché. Non mi capacito di tutto questo. Non credo di riuscirci.

Ho bisogno di ricominciare e sono consapevole che non sarà facile, per niente, ma ne ho bisogno. Sta per iniziare un nuovo anno e sta per iniziare una nuova vita per me. Una vita diversa o forse uguale alla solita, ma una nuova vita.

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