C'è qualcosa di sbagliato nella notte che si stiracchia nel cielo buio.
Tesse sogni che dovrebbero essere abortiti, alimenta speranze che dovrebbero essere domate.
C'è qualcosa di sbagliato negli sguardi di quei due individui che parlano senza dirsi nulla. La voce muore, seppellita nelle caverne delle loro gole.
Non c'è niente di giusto nella fine che sta per avere inizio. È un paradosso, è un paradosso.
Lo sanno entrambi, ma non osano pronunciarlo ad alta voce. Come se poi, come se poi la notte avesse il potere di dare consistenza a una paura.
Ma di notte i timori sono sempre più veri, sempre più grandi. Di notte i dubbi non si fugano.
C'è qualcosa di sbagliato nelle loro mani intrecciate, i loro corpi nudi. Fare l'amore prima di perdere è un classico di molte battaglie. Un cliché della morte.
Fare l'amore sapendo di stare per perdere ogni cosa.
C'è qualcosa di sbagliato in quei respiri pesanti che si tuffano tra le loro bocche unite da lingue affamate e denti bramosi. Due corpi così uguali e due essenze così diverse non dovrebbero essere compatibili. Non si dovrebbero unire.
È come se il bene facesse l'amore con il male. Ma non è sempre un po' così?
L'amore è un arcano così complesso che non gli si può dare spiegazione alcuna. Allora il bene può appartenere al male, il giorno alla notte e l'inizio alla fine.
Un ragazzo può appartenere ad un altro ragazzo, a chi vuole. Pur sapendo di perderlo.
La carne si tocca bramosa, un brivido parte dal petto e accarezza il ventre prima di gettarsi in quel punto perfetto che fa scemare la razionalità, lì, quel punto da cui nasce il piacere.
I loro corpi si incastrano come esagoni, come le celle costruite dalle api, e c'è qualcosa di sbagliato pure in questo.
Pure in questo.
C'è qualcosa di sbagliato in un «ti amo» che non dovrebbe esistere. Perché senza quella guerra sarebbe rimasto nascosto ancora per molto; forse nemmeno sarebbe mai venuto a galla.
Ma «ti amo» se lo dicono, e solo Dio ha il potere per dire che questo è sbagliato.
È sbagliato?
L'amore non lo è mai. L'amore è giusto, anche quando fa male.
Gli uomini sono un po' sadici, a loro piace il dolore perché gli ricorda quanto vivi siano, e l'amore che fa male li fa sentire uomini e non bestie. Li fa sentire svegli e non addormentati. Non sono macchine, hanno un cuore che batte. A volte va forte, il cuore batte come un tamburo impazzito, altre volte fa male. Come quando una spada ti fende un arto. Fa male come quando perdi qualcuno.
L'amore non è semplice, ma è giusto.
Non c'è niente di sbagliato, allora, in quel ragazzo e nel suo nemico che si uniscono, si prendono. Le bocche che si dissetano l'una della consistenza dell'altra, sono giuste. Le loro spinte profonde, le urla che nascondono preghiere al tempo (fermati tempo, fermati, fermati!) sono giuste.
C'è qualcosa di sbagliato, invece, nella loro tristezza. C'è qualcosa di ingiusto in quell'alba che arriva come falce mortale a mietere le loro speranze, le emozioni che riempiono le loro essenze. Anche se è stato solo per una notte.
Morte, c'è qualcosa di sbagliato in te che arrivi ed estirpi l'amore. C'è qualcosa di sbagliato in te che dividi e mai unisci.
Morte, in questa guerra senza fine c'è qualcosa di sbagliato. Non è l'amore, non è l'amore.
I due ninja nemici che si amano, Morte, non hanno niente che non vada. Morte, prenderai anche loro nel giorno che verrà, li strapperai con rabbia l'uno dalle braccia dell'altro.
C'è qualcosa di sbagliato in quella camicia strana dimenticata sulla terra rossa, ai piedi di un morente falò, che lascia dietro sé solo cenere. Fumo e cenere.
C'è qualcosa di sbagliato in quegli occhi blu che pregano per non dover lasciare quelli così scuri, così belli, dell'altro.
Morte, li stai per prendere con te. Sei felice?
Morte, ti chiedo se sei felice. Tu dividi destini, falci vite, mieti anime. Fai paura al cuore e rechi odio alla mente.
Qualcuno sta ascoltando le preghiere dei due amanti? Si stanno separando, si stanno separando.
Morte, li stai ascoltando?
C'è qualcosa di sbagliato in quella lacrima di uomo che solca un viso sfregiato dal dolore.
«Non te ne andare.»
C'è qualcosa di sbagliato nella fine. Lascia sempre troppe cose in sospeso e buchi nella trama.
Morte, la fine non è giusta; non è come l'amore.
Ci si spegne, si dice addio. La fine è ingiusta. La fine non è bella.
C'è qualcosa di sbagliato nella risposta del traditore, un «no» che fa accapponare la pelle.
Morte, come puoi chiamarli a te? Come puoi dividere due essenze forgiate per stare insieme?
Morte, ti chiedo di nuovo, puoi sentirli? Ti stanno pregando anche dopo aver perso tutta la loro fede.
«Datemi la forza.»
C'è qualcosa di sbagliato in quel ragazzo che si allontana.C'è qualcosa di sbagliato in quel ragazzo che quasi muore per imprigionare un male a cui, si sa, non si riesce mai a tarpare le ali. Non veramente.
Morte, morte. L'amore ha ucciso.
Hanno amato troppo, Morte?
Morte, morte.
C'è qualcosa di sbagliato in quei desideri che volteggiano intorno a quei due corpi, irrealizzati, spezzati, disintegrati.
Morte, c'è qualcosa di sbagliato nella vita, perché la assoggetti con il tuo unico volere. Morte, c'è qualcosa di sbagliato, qui. Chi potrà mai sperare in una fine che non porti via tutte le cose giuste?
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Qualcosa di sbagliato
Fanfiction[ Naruto || Da qualche parte durante la Quarta Grande Guerra Ninja || Shonen-ai, angst. SasuNaru: Sasuke x Naruto. ]