CAPITOLO 1
12 mesi,12 mesi,12 mesi e me ne sarei andata...
Respirai molto lentamente e parve funzionare,mentre man mano ritrovavo la calma;sgrullai le mani bagnate e impregnate di sapone,aprii il rubinetto e le sciacquai per poi asciugarle sul grembiule che poi tolsi e gettai vicino al lavello,tolsi il tappo del lavandino e restai a guardare l'acqua formare un vortice e pian piano andar via assieme al sapone.
Mi ero sempre chiesta perchè?Perchè i miei genitori mi avevano lasciata qui?Mi avevano sempre detto che di mio padre non si sapeva niente e che mia madre ero morta,che non avevo nessun altro parete prossimo che potesse prendersi cura di me,di conseguenza sono stata rinchiusa in un lurido e schifoso orfanotrofio,questo lurido e schifoso orfanotrofio,con tutti quelli che c'erano a Londra...
Ogni singola cosa in questo edificio fa maledettamente schifo,a partire dal cibo a finire dal modo delle educatrici di trattarci.
-"America,ma quanto ci a lavare questi piatti?E' un'ora che sei lì!"-gridò una voce stridula,sospirai-"Ho finito"-risposi sconsolata-"Bene,allora puoi andare ad aiutare Lisa!"-gridò ancora la voce che io conoscevo molto bene e che odiavo con tutta me stessa;sospirai:ormai mi sono abituata ad obbidire,lo faccio da sempre e non vale neanche la pena provare a contestare.
Spostai una sedia e mi ci misi a sedere,mi concessi un minuti di relax,ma per ben poco....-"America!"-"Arrivo"-mi costrinsi a trovare la forza di alzarmi e andare nell'immenso salotto-biblioteca,dove trovai la signora Marasha su una soffice poltrona di pelle color marroncino mentre leggeva un libro porbabilmente preso da uno degli immensi scaffali dell'enormi librerie che si trovavno nella stanza,l'esile signora mi sbirciò da sotto gli occhiali alla Harry Potter,mentre mi dirigevo verso il caminetto dove la piccola Lisa era in piedi su una sedia intenta a spolverare i numerosi oggetti presenti sulla mensola;recuperai uno straccio dalla sedia e inizia anch'io a spolverare,difianco a me la piccolina iniziò a canticchiare una canzoncina che trasmettevano sempre alla radio,io la seguì infondendo nell'aria un pizzico di allegria.
-"SILENZIO!"-tuonò la signora Marasha.
Era una signora di mezza età dolce all'apparenza,ma crudele in realtà.I suoi capelli grigio-bianco erano sempre raccolti in un perfetto chignon,nessun capello era mai fuori posto,ogni signola cosa in lei era al posto giusto e questo la rendeva acnora più inquetante.Il suo flebile corpo era sempre coperto da dei lunghi vestiti dai colori opachi e tristi,i suoi occhi grigi erano sempre coperti dagli occhiali dietro i quali lanciavano occhiate fulminee e cattive,la sua bocca era sempre una linea dritta e sottile,nei miei 17 anni non l'ho mai vista curvarsi in un sorriso,essa si apriva solo per dare ordini e urlare,gliel'avrei tappata con la colla!
Smettemmo di cantare e continuammo a sploverare in silenzio il camino.
-"Inizio a spolverare le librerie"-sussurrai a Lisa,lei si limitò ad annuire e io m'indirizzai verso le imponenti librerie e inziai pian piano a spostare i numerosi libri.
Con un gran rumore la signora Marasha chiuse il libro che era intenta a leggere dichiarando con la sua possente voce -"Continuate fino a che non avrete finito di pulire tutto"- e detto ciò si alzò dalla poltrona si diresse a passo militare verso la porta.
-"Ti aiuto"-disse Lucy con la sua dolce voce,saltando giù dalla seggiolina.
Era così fragile,aveva sei anni eppure il suo corpo era talmente esile da mostrarne quattro,il suo sorrisino emanava serenità,ma dietro alle sue esili spalle c'era un passato tormentato e privo di amore,ma la sua innocenza di bambina le nasconde tutto.
-"Non ti preoccupare,sei stanca,va a riposare"-le risposi accarezzandole la testa
-"Sicura?"-
-"Si"-annuì con un lieve sorriso in segno di acconsenso.
Dopo la mia conferma la piccola Lucy s'incamminò verso la sua stanza ed io continuai a spostare i libri.
Sospirai felice,vedendo che era rimasto un solo scaffalen da ripulire,posai lo strofinaccio e inizia a prendere i pesanti volumi tra le braccia
-"Ahia!"- urlai quando un libro mni cadde sul piede
-"Maledizione,che male!"- imprecai posando nuovamanete i libri che avevo in mano sulla libreria.
Mi piegai a raccogliere il libro caduto,era voluminoso,la copertina era di un marrone sbiadito;doveva essere rimasto molto tempo lì:sopra la vopertina era presente un lieve strato di polvere che corpiva una scritta color oro "registrazioni 1995-1996";una mano titubante aprì le pagine che lo componevano ed i miei occhi involontariamente lessero le lettere scritte sulla carta,nomi,erano dei nomi,i nome di tutti i bambini che passarono per l'orfanotrofia in quei due anni,dovevano essere stati molti.
Lo richiusi senza perdere tempo e senza farmi vedere corsi in camera;Lisa occupava uno dei due letti attaccati alla parete,solo un armadio e due comodini ornavano la stanza bianca,poteva benissimo essere scambiata per una stanza di ospedale:pochi mobili,solo lo stretto necessario;i letti non erano molto comodi,anzi direi che i materassi si potevano scambiare per pietra da quanto erano duri,ma dopo diciasette anni bè, ci si fa l'abitudine.
Mi sedetti sul letto,cercando di non fare rumore,non avrei voluto svegliare Lisa,sembrava un angioletto ed era così stanca,prima;mi maledissi mentalmente quando poggiai un ginocchio sul letto e la rete cigolò,sentì la piccola mugugnare,ma continuare a dormire,dopo un paio di cigolii riuscì a sedermi a gambe incrociate sul quella specie di coso che i comuni esseri umani chiamano ''letto'';poggiai di fronte a me il pesante volume e lo studiai:la copertina non era ben rilegata,la scritta oro aveva perso gran parte del suo colore,si poteva benissimo scambiare per un'enciclopedia,peccato che non lo fosse,sollevai la copertina,il tempo aveva lasciato delle piccole macchiette giallastre che ora ricorpono un po' del bianco della pagina,una al centro attirò la mia attenzione,la iniziai a fissare con insistenza,fino a che i suoi bordi indefiniti si trasformarono nel profilo di una donna,dai capelli ondulati,come i miei e poi in quella di un uomo,nel quale però non riconobbi caratteristiche particolari,ma la donna,aveva qualcosa di famigliare,un non so che...distolsi immediatamente lo sguardo e come se la mano fosse collegata agli occhi chiudo improvvisamente il libro e lo ripongo nel primo cassetto del comodino,come se fosse un'arma pericolosa,ma infondo forse lo era,almeno per me...
HEY!
E' la mia prima fanfiction qui e scpero con tutto il cuore che vi piaccia!
Ma passiamo al capitolo,come avete potuto intuire la protagonista vive in un orfanotrofio dove non la trattano molto bene ed ha 17,l'età delle sfide,delle ribellioni.Che cosa ne pensate di questo primo capitolo?Vi piace o lo devo già e liminare?
Baci
Lara
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Seeker
FanfictionLei vuole solo scoprire le proprie origini avvolte nel mistero,ma la confusione la travolge quando incontra Niall Horan,egocentrico e strafottente ed ancora una volta il mistero si presenta agli occhi di America.