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Eren sembrava distrutto, come se una valanga composta, al posto di neve, di emozioni gli fosse venuta addosso sbattendolo contro un muro impenetrabile. Dormí fino la mattina seguente fra le mie braccia non accennando a svegliarsi nemmeno una volta. Soltanto verso mezzogiorno, forse spinto dalla fame, aprì i suoi grandi occhi ora di un verde spento.

<Buongiorno Eren> dissi cercando di essere più dolce possibile, sapevo che Eren era piuttosto sensibile.

La risposta del ragazzo fu soltanto un debole cenno con il capo.

Forse fu troppo per lui, scoprire tutto ciò in una sola volta fu davvero un brutto colpo per il suo animo sensibile. Sapere che i suoi genitori, anche se odiosi, non erano veramente i suoi genitori fu doloroso quanto un pugno allo stomaco.

Io, purtroppo, non riuscì a capirlo a pieno non avendo mai provato dei sentimenti verso i miei genitori come quelli che provava Eren. Cercai in qualche modo però di essergli vicino, di fargli capire che io ci sarei sempre stato come se fossi la sua ombra.

Forse mi stavo innamorando... "Ma va , cosa dici Levi? Stia un po' zitto, non è vero. È soltanto perché in questo momento lo vedi indifeso di sicuro." Mi dissi nella mia mente sapendo, però, che in verità la mi stava mentendo mettendosi in contrapposizione con il cuore creando un vortice dove si mischiavano generando confusione in me, come se due correnti di aria, una calda ed una fredda, si stessero incontrando in me generando un vortice che distruggeva tutto.

Dissi sussurrando ad Eren che andavo a preparare il pranzo. Sfilai da sotto la sua testa il mio braccio ormai intorpidito avendo dovuto sopportare per una notte intera il peso della testa del più piccolo. Andai prima in bagno per rinfrescarmi il viso con dell'acqua congelata e poi andai verso la cucina.

Decisi di fare il suo piatto preferito: gli spaghetti di riso con verdure e gamberetti ( non è questo il piatto preferito di Eren ma shhh è il mio e dovevo dirlo in qualche modo al mondo 😂😂). Non potei mai capire cosa ci trovasse di buono in questi spaghetti dal sapore piuttosto salato grazie all'aggiunta di salsa di soia perché altrimenti sarebbero soltanto stati insipidi ed appiccicosi.

Lo preparai con calma, intanto sapevo che ad Eren sarebbe voluto un bel po' di tempo per trovare la forza di alzarsi dal letto.

Preparai la tavola e impiatai la pietanza calda per poi appoggiare i due piatti ed andare da Eren per sollevarlo di peso dal letto e trasportarlo a fatica sulla sedia.

Si sedette svogliatamente ma appena vide ciò che avevo preparato fece un leggero sorriso appena accennato ma che io riuscì a percepire. Avevo fatto bene a preparare quei spaghetti.

Li mangiò piuttosto lentamente però almeno a fine pranzo il suo piatto era completamente vuoto. Di sicuro stava male però l'appetito non gli mancava.

Lo presi per mano e lo portai fino al divano per poi sedermi con poca eleganza trasportando anche lui facendolo sedere sulle mie gambe.

Si prometteva una giornata poco attiva ma meglio così, o almeno meglio per Eren. Non potevo aspettarmi che, dopo la notizia di ieri, si sarebbe subito rimesso in piedi pronto a cercare i suoi genitori. Aveva bisogno di tempo e io glielo lasciai tranquillamente.

Lui si rannicchiò contro di me cercando calore ed affetto. Io lo accontentai iniziando a coccolarlo. Sembrava un gattino indifeso che faceva le fusa ogni volta che veniva toccato.

Mi sporsi leggermente per prendere il cellulare e chiamare Ciel. Da ieri non li avevo più visti e volevo sapere se stavano ancora nel mio appartamento.

Lì chiamai più volte ma non risposero probabilmente perché erano impegnati. Sapevo che Ciel aveva sempre impegni perciò smisi di chiamarlo anche per non sembrare estremamente insistente.

La giornata passò così, con Eren fra le mie braccia mentre ci facevamo cullare dalle dolci parole di "First Love" di Suga ( BTS ), la prima canzone che mi apparve.
Quella canzone era tremendamente rilassante, quelle parole mi facevano provare brividi ogni volta che venivano pronunciate dalle dolci labbra di Suga. Forse era bella perché mi ricordava qualcosa, qualcosa che cercavo di ricordare ma che, come sempre, non riuscivo a ricollegare a nulla.

Arrivò sera e io ed Eren non c'eravamo neanche spostati dalla nostra posizione iniziale. Eravamo rimasti lì, del tutto ignari di ciò che stava succedendo là fuori, nel mondo reale, rimasti rinchiusi nella nostra bolla fatta di note musicali e sospiri.


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Ok, io seriamente non so cosa mi sia successo oggi ma approfittatene perché questo momenti in cui scriverei per tutta la notte sono piuttosto rari.

Buonanotte ( questa volta veramente 😂)

赤血球愛- EreriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora