Mi Criticano spesso dicendo che vivo come una reclusa, che la mia unica attività consiste nel leggere e al massimo mi limito ad osservare cose, persone, circostanze, dialoghi. Spesso tengo lo sguardo fisso su una persona per troppo tempo e lei si gira e mi guarda con un punto di domanda sul viso (nel migliore dei casi), o in modo torvo, ed io non riesco a capire perché le persone facciano di tutto per essere guardate e poi quando qualcuno le guarda si sentono in soggezione ed iniziano a sentirsi a disagio.
Mi piace osservarle perché imparo moltissime cose da questo.
Ho letto da qualche parte che i bambini da 0 a 3 anni imparano di più che nel resto della loro vita solo osservando la loro madre, o chi per essa. In tante conversazioni si comprende molto della natura umana. Una cosa molto semplice che ho notato è che le persone quando parlano e cercano di essere apprezzate da chi le ascolta, sia "la ragazza su cui far colpo", sia il propio capo di lavoro, o una platea di gente, tendono ad immedesimarsi nella persona che vorrebbero essere ma non sono. Nessuno si immedesima mai in sé stesso, perché è evidente che a nessuno piace essere sé stesso forse perché si reputa poco interessante o forse perché poco interessante lo è per davvero.
Ora stiamo cercando di interpretare un personaggio e riesce piuttosto male, forse prima si trattava di sognare, sognare un futuro migliore per sé, per i proprio figli,.
Ed ora che quel futuro si pretende, si chiede a gran voce al governo, allo stato, agli illuminati, alla chiesa, quel futuro non arriva e restiamo qua, cercando di farcela con le nostre forze. Intorno a noi l'unico mezzo per vedere il lucido palcoscenico della ricchezza alla quale la maggior parte delle persone anche inconsciamente ambisce è la rete. L'unico mezzo per auto glorificarsi e sentirsi tutti uguali, tutti ricchi, tutti belli. Internet taglia la distanza tra te e Beyoncè, entrambe potete farvi selfie e postarli su Instagram, entrambe avete Snapchat, e la gara ai followers diventa quasi un obbligo per ricevere ancora più approvazione.
Bisogna ricordarsi che l'umanità rimane sempre la stessa. Riflessa nel proprio tempo e nelle nuove scoperte. Non c'è da stupirsi se sul web accadono cose "terribili", insulti sulle madri, minacce di morte.. Non è quello che accade anche nella realtà? Non è quello che da secoli accade?
Adesso ci sono computer e ancora più computer e presto tutti ne avranno uno, i bambini di tre anni avranno computer e sapranno tutto di tutti gli altri molto prima di incontrarli e così non vorranno più incontrarli. Nessuno vorrà incontrare più nessun altro mai più e saranno tutti dei reclusi, come me adesso.
Attendo solo che tutti diventino dei reclusi così smetteranno di dire che l'unica reclusa sono io.
STAI LEGGENDO
Poetricamente - Poesie, Citazioni, Riflessioni
PoetryRaccolta di poesie e riflessioni dei trascorsi anni di prima giovinezza, dal crudo realismo di Bukowski e Kerouac, per esprimere ciò che è rimasto alla nostra generazione di giovani bruciati dai led degli schermi.