》Chαpter 4

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Welcome to the room of people
who have rooms to people
that i love one day,
docked away.
Just because we check
the guns at the door
doesnt' mean our brains
will change from hand grenades.

🖕

EMMA'S POV

Come mi è saltato in mente di fare quella scenetta ieri con Ostuni?
Avrebbero potuto beccarmi, e Dio solo sa cosa sarebbe successo. Senza contare che magari lui è nel gruppetto degli snob, e avrebbe potuto fare la spia ai miei.

Che cazzo mi suggeriva il cervello?

*Forse è stato solo un momento in cui hai notato quanto era carino oggi, con quel broncio annoiato e gli occhi scuri che ti scansionavano da dietro le lenti*

Mi mordo il labbro imbarazzata a quel pensiero.

Ok, forse oggi, per qualche strano gioco di luce, era più carino del solito, ma...

*Lascia perdere, cazzo tene? Ormai l'hai fatto e ti è andata anche bene, baciati il culo e smettila di pensarci*

Annuisco tra me e me per la decisione appena presa per poi riportare la mia attenzione sulla conversazione.

"Sì, anche Emma qualche anno fa era un po' irrequieta, poi grazie al Signore ha capito qual era il suo posto e il suo ruolo" mia madre mi sorride gelida e io ricambio, anche se dentro in realtà sto ribollendo dalla voglia di sputarle in un occhio.

"Sono certa che Emma e Lorenzo si troveranno molto bene insieme" la frase detta dal padre di lui mi riscuote dall'immagine di me versione lama che sputo in un occhio alla mia cara mammina.

Lancio un'occhiata ad Ostuni confusa. Che il Malfoy moro ne sappia qualcosa?
La sua espressione vacua mi fa intendere che la risposta è no.

"Scusi, in che senso?" gli domanda suo figlio.

"Lorenzo, come ben saprai la nostra famiglia è estremamente ricca e nobile, e la vostra non è certo da meno" rivolge un cenno del capo ai miei che sorridono con finta modestia.

"Ed è esattamente per questo che io e il signor Ostuni abbiamo deciso che, per convenzione, tu ed Emma, quando sarà il momento, vi sposerete, in modo da garantire la nostra degna successione" conclude mio padre con tono lieto e magnanimo, con una faccia tipo "Tranquilli, non ringraziatemi"

Un peso di piombo mi precipita improvvisamente nello stomaco, mentre mi sento come se qualcuno avesse prelevato tutto l'ossigeno dalla stanza.
Al mio fianco sento i pugni di Lorenzo scrocchiare. Gli lancio un'occhiata di sottecchi, e quel che vedo mi sorprende.
La mascella contratta, le nocche bianche da quanto sta stringendo, gli occhi scuri ridotti a due fessure.
Sintomi chiari: è incazzato nero.

"State scherzando spero" dice in un ringhio sordo.

Se gli sguardi potessero uccidere con lo sguardo, sarebbe morto sul colpo. Indiziati principali i suoi genitori. Quanto a me, sono paralizzata dalla sorpresa.

"Perché mai?" chiede suo padre apparentemente calmo, ma con una voce che fa venire i brividi.

"Dove siamo, nel Medioevo? Matrimoni combinati a diciassette anni? Ma mi prendete per il..."

"Lorenzo" dice sua madre gelida "Basta."

Suo figlio apre di nuovo la bocca, e la mia mano scatta ancora prima che io me ne renda conto. Raggiunge il suo polso sotto al tavolo. Non faccio niente, non accarezzo né stringo.
Mi guarda negli occhi con un'espressione furibonda.
Scuoto piano la testa.
"Non ne vale la pena" cerco di dirgli con gli occhi.
Lui per un attimo stringe i pugni, tanto che sento i muscoli del tuo braccio vibrare sotto ai miei polpastrelli. Infine annuisce, e io gli mollo il braccio.

WHO ARE YOU? || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora