11~❦Erєท's ραsτ❦

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•Levi•
Eren si mise seduto con la schiena contro la testata del letto portandosi le ginocchia al petto e avvolgendole con le braccia.
Io ero seduto a gambe incrociate davanti a lui.
Mi guardò negli occhi per qualche secondo per poi prendere un bel respiro.

-Persi i miei genitori in tenera età, mia madre Carla era una donna meravigliosa sia dentro che fuori, un fiore raro e delicato...tanto bella quanto fragile- i suoi occhi si fecero lucidi e nascose la testa fra le gambe -poco dopo la mia nascita mi fu portata via da una malattia rara- fece una risatina ironica -che colpisce un lupo su mille...strano vero? Come è sottile la vita, pronta a rompersi per il minimo alito di vento...ricordo perfettamente il suo corpo esanime nello studio del guaritore e le poche parole del dottore impresse su un misero pezzo di carta: decesso per malattia, stato terminale-

Mi sporsi verso di lui per prendergli la mano e iniziai a disegnarci invisibili cerchi concentrici, beandomi dei brividi che mi procurava quel tocco.
Lui riprese a parlare.

-Mio padre Grisha, capo del nostro clan, amava così tanto mia madre...già, l'amava alla follia. Dalla sua morte cominciò a evitare i contatti con le persone, rimaneva sempre chiuso nella sua stanza. Io lo vedevo di rado e quando lo facevo mi cacciava in malo modo.
Poi...successe...- ritirò di scatto la mano riportandola attorno alle ginocchia dove affondò la testa.

Sembra un cofanetto, un bellissimo portagioie.

-Pochi anni dopo, in una notte senza Luna mi svegliai nel buio totale con fuori una tempesta assordante di tuoni e fulmini.
Ero piccolo e mi spaventai tantissimo, corsi a cercare mio padre e lo trovai nella sua stanza...con un coltello in mano e un ritratto della mamma nell'altro.
Lui sentendomi arrivare si voltò e con un macabro sorriso si perforò il petto, all'altezza del cuore. Ricordo il suo sangue sul pavimento, sul viso sorridente della donna del ritratto, sulle mie mani mentre cercavo disperatamente di tamponargli la ferita- calde lacrime cominciarono a rigargli le guance e io mi affrettai ad asciugargliele con i pollici.

-Mio padre si suicidò davanti a me, senza rammarico per aver abbandonato un bambino piccolo, suo figlio!- questa volta nella sua voce c'era un pizzico di rabbia mischiata a un'enorme delusione.
-Quello stronzo mi rese orfano quasi subito...fui affidato ad un amico di famiglia, Erwin Smith-
Rabbrividii a quel nome.

-Erwin fu sempre gentile con me, severo si...ma gentile. Mi insegnò a cacciare e a farmi degli amici, mi insegnò ad occuparmi di una casa e del clan che ricevetti in eredità.
Gli sono molto grato ma...è un uomo a cui piace tenere sotto controllo ogni aspetto della sua vita e di quella degli altri, sospetto che non gli dispiacerebbe prendere il mio posto- disse asciugandosi le lacrime con la manica della felpa.
-Moccioso...-
-Tranquillo, non glielo permetterò!- mi sorrise falsamente con ancora gli occhi contornati dalle lacrime.

Mi fiondai su di lui stringendomelo al petto, volevo supportarlo, fargli capire che non è solo, trasmettergli tutto il mio amore.

Non pensavo che sarei mai riuscito a dire una frase del genere nella mia vita.

Sorrisi a quel pensiero sentendo poi il moccioso singhiozzare fra le mie braccia.
-I-io gli volevo bene, p-perché l'ha fatto? Perché l'ha fatto Levi?! Perché mi ha lasciato solo?!- continuava a urlare triste, arrabbiato, deluso...la sua voce era un mix di emozioni indescrivibile.
-Oi, l'hai mai detto a qualcuno?- chiesi accarezzandogli i capelli.
-Solo a-ad Armin ed E-Erwin- singhiozzò.

Povero il mio moccioso, che brutta infanzia...se solo suo padre non fosse morto gli spaccherei volentieri la faccia con il mio preziosissimo spolverino laccato in oro modello Delux!

A riscuotermi dai miei pensieri furono due grandi iridi smeraldine che mi fissavano intensamente.
-Levi-
-Mh?-
-Tu ci sarai sempre per me...vero?- chiese insicuro.

Ma è stupido allora!

-Tsk- dissi solo.
Lui mi guardò sorpreso e poi preoccupato.
Sospirai.
-Moccioso, ti amo e lo sai benissimo, perciò smettila di fare domande stupide o ti tirerò dietro l'intera collezione di detersivi-
Lui rabbrividì al ricordo della parete attrezzata contenente più di 150 flaconi di quel liquido meraviglioso capace di fare piazza pulita dei germi e io sogghignai.

-Ti amo anch'io, Levi- mi sorrise dandomi un piccolo bacio a stampo.
Quel breve e intenso contatto accese in me la passione e ben preso la lussuria prese possesso del mio corpo.
Senza esitare lo presi per le spalle e lo baciai.
Quello che per il castano doveva evidentemente essere un bacio casto divenne focoso e passionale.
Lo adagiai sulle coperte verdine e senza smettere di baciarlo mi misi a cavalcioni sul suo corpo.
Ci staccammo per mancanza d'ossigeno e ci guardammo negli occhi.
Eren aveva gli occhi lucidi, le guance arrossate, il respiro irregolare e le labbra socchiuse.

È così fottutamente eccitante!

Io non dovevo essere da meno perché il castano arrossì di botto portandosi le mani davanti al viso.
Presto i boxer divennero stretti a entrambi.
Sorrisi trionfante e ripresi a baciarlo con foga chiedendo l'accesso con la lingua che ottenni subito.
Misi una mano sotto la sua maglietta cominciando poi a baciargli il collo lasciandoci un segno violaceo ben visibile.

Lui mi guardò imbarazzato e io non potei fare a meno che contemplare il lavoro appena svolto.
Lui però fece qualcosa che mi stupì non poco, mi baciò dolcemente per avvicinarmi a se e allacciò le braccia attorno al mio collo.
Mi guardò negli occhi per un tempo che a me parve infinito per poi sussurrare:

-Voglio che la mia prima volta sia con te, Levi-

•~•~•~•~•
Ed eccoci qui con un accenno di...beh😏, di amore puro e genuino!
Mentre cercavo di essere triste per scrivere la storia di Eren c'erano mia madre e mia sorella che se la ridevano guardando Fairy Tail...😢
A voi piace Fairy Tail? A me sì!
Detto questo vi lascio con una fotina carina🤗:

😢A voi piace Fairy Tail? A me sì!Detto questo vi lascio con una fotina carina🤗:

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Ciaooo

Fiamma

The war we started - {RIREN}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora