tutto iniziò così

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Forse per scherzo o per curiosità un gruppo di amici sfido la sorte addentrandosi li vicino a quella casa racconta il passato di quel paese di una maledizione che  colpì quel piccolo villaggio ma i ragazzi ormai ubriachi impavidi allo stesso tempo temerari non ascoltarono quel passato maledetto ignorando qquell'avvertimento vi entrarono la notte era fonda ormai il vento muoveva leggermente le piante li vicino e i pipistrelli si muovevano in stormi anche loro sentivano qualche cosa di inaudito li diffronte irrequieti svolazzavano a destra e sinistra senza un punto preciso le ragazze impaurite iniziavano ad avere brividi di freddo accompagnato dal gelo della paura le fidanzate ancora sobrie cercando di dissuadere loro da quel gesto incosciente

Ma non riuscirono nel loro intento così iniziarono a fare i cretini per spaventare quelle fanciulle ormai già terrorizzate ed infreddolite le urla e gli schiamazzi noturni tra spavento e risate beffarde sfidando qualche cosa di oscuro ormai seppellito nel passato ma ancora presente nell'attesa dal suo principio entrarono davanti loro una porta cigolante e una finestra rotta in alto sopra la loro testa sbatuta più volte da quel lieve vento diffronte ma nonostante questo non si spaventarono affatto qualcuno ubriaco ma ancora vigile e cosciente anch'esso cerco di dissuadere il gruppo convincendo a fermare tornare indietro ma non ascoltarono ma lui prese iniziativa ascolto la sua paura e usci da quell'abitazione esortato dalla fidanzata

Non smettevano continuando a beffarsene inconsci di ciò che stava per succedere loro ignoranti di quel avviso e del fatto che ormai una volta dentro chi li avrebbe potuti più salvare nessuno ormai più poteva fare niente anche loro erano intimoriti anche se la sbronza non lo dava a vedere per quanto loro non dimostravano tutto ciò vicini l'uno copriva le spalle dell'altro come indicuri di qualche cosa a loro ancora poco chiara nel momento che precedeva quell'interminabile silenzio tetro ogni passo lento in quel pavimento scricchiolava quel legno vecchio e tarlato da chissà quanto tempo

Nell'inerme silenzio di quelle frazioni di tempo tutto improvvisamente cambio le urla aumentavano accompagnate dal casino che inizio trovando sfogo come dei tempisti a rovinare quell'arredamento vecchio di tempi fregandosene rompevano ogni cosa gli capitasse davanti vetri frantumati e mobilia a pezzi continuando per ore e ore in quella notte di luna piena tetra e buia senza nessuna stella su nel cielo gli schiamazzi ed il casino continuarono fino al sorgere dell'alba stanchi e sfiniti da quel comportamento si addormentarono svegliandosi su quel freddo pavimento lucidi e vigili dopo quella sbronza passata non si resero conto di quanto fosse successo coi loro occhi stupefati e sorpresi

una sorte inconsapevoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora