Non so perché, ma mi sentivo particolarmente ispirata
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Di giornate stressanti come quella ne aveva passate fin troppe, dopo tutto lavorare costantemente per il proprio padre cercando indizi su portali spazio-temporali non è il lavoro più rilassante conosciuto, ma ciò che rendeva quella giornata particolarmente stressante e da dimenticare il prima possibile poteva essere espresso con una sola parola:
ACQUA
Tonnellate d'acqua che scendevano giù dal cielo ad una velocità esagerata, strade piene di pozzanghere e lui, che era andato in laboratorio in moto, si sarebbe assicurato un disastroso e fastidioso bagno non richiesto, inoltre, come se non bastasse, la corrente saltò 4 volte costringendolo a passare la giornata facendo 5 volte lo stesso lavoro e finendo alle 21:00 invece che alle 18:00. Insomma se qualcuno avesse provato a rivolgergli la parola mentre si apprestava ad uscire dall'edificio come minimo avrebbe commesso un omicidio e fu probabilmente proprio per questo motivo che spedì a casa Orbital prima di lui ritrovandosi a dover fare la strada da solo.
Sospirò mettendosi il casco e avviandosi verso la moto, venendo sommerso da litri su litri di pioggia, in seguito la accese e partì.Era esausto e tutto ciò che voleva era togliersi i vestiti bagnati, bere qualcosa di caldo e rilassarsi senza che qualcuno gli facesse domande o gli parlasse in generale e c'era un solo posto in tutta Heartland dove poteva farlo.
Accellerò fino ad arrivare davanti al cancello di una villa appena fuori città, poi suonò il campanello aspettando che il padrone di casa si degnasse di aprirgli, cosa che avvenne dopo tre buoni minuti permettendogli di parcheggiare la moto nel giardino e di dirigersi con grandi falcate verso l'ingresso.
Appoggiato alla porta vi era un ragazzo coi capelli viola nemmeno troppo sorpreso di vedere il biondo che, senza nemmeno salutare, lo strinse in un forte abbraccio, un gesto che comunicava più di quanto delle semplici parole non avrebbero potuto fare, un gesto che venne prontamente ricambiato dal ragazzo più giovane, il quale non ci mise molto a capire che quella doveva essere stata una giornata pesante. Senza aggiungere una sola parola fece entrare il ragazzo più alto dei due e lo condusse verso il bagno, dove il biondo poté finalmente farsi la sua tanto agognata doccia mentre l'altro ragazzo frugò nell'armadio alla ricerca del cambio d'abito che il fidanzato aveva lasciato da lui in caso di emergenza; non ci mise molto a trovarlo e subito a portarlo all'ex cacciatore di numeri, il quale era già sotto la doccia.
Dopo 10 minuti il violetto venne raggiunto nella propria stanza da un apprendista scienziato decisamente più rilassato e meno irato col mondo, quest'ultimo prese la tazza di thè che gli era stata preparata dal più giovane e si sedette sul letto vicino a lui accoccolandosi mentre beveva la bevanda calda guardando un film a caso scelto dal maggiore dei gemelli Kamishiro.-Kaito- sussurrò il duellante dopo un quarto d'ora che si trovavano in quella posizione, ricevendo in risposta un semplice -mh...-
-Vuoi raccontarmi cos'è successo oggi?- di nuovo, nessuna risposta verbale, solo uno scuotimento di testa seguito dal corpo del maggiore che si stringeva di più a quello del minore strappando un mezzo sorriso a quest'ultimo. Inutile dire che non parlarono più e ad entrambi stava bene così, non sentivano la necessità di interrompere il silenzio confortevole che si era creato, il che, visto da un occhio esterno, fa quasi strano. Insomma, tutti conoscono la rivalità tra Kaito Tenjo e Ryouga "Shark" Kamishiro e tutti sanno quanto i due non sopportino nemmeno la vista dell'altro quindi: che è successo? Perché prima non facevano altro che discutere e ora li vediamo stretti l'uno all'altro sorseggiando thè e guardando una commedia romantica?La risposta è semplice e il motivo è chiaro: per loro litigare era solo un modo per alleviare lo stress, ogni qual volta uno dei due aveva un giornata pesante si recava in maniera quasi automatica e inconsapevole dall'altro e lì cominciava la discussione su temi anche abbastanza stupidi, tutto ciò per potersi sfogare con qualcuno che, tutto sommato, poteva comprendere questa sensazione e a loro bastava, o almeno finché non fu proprio Kaito a spezzare questa situazione in una serata del tutto simile a quella raccontata.
Kaito entrò nella dimora e si cambiò i vestiti bagnati, mancava solo proferire due parole e iniziare l'ennesima discussione, ma ciò non avvenne, il biondo non proferì parola per tutta la serata e rispondeva alle domande di Ryouga a versi o gesti, questo avrebbe dovuto far infuriare il giovane duellante, ma, stranamente, non successe, al contrario tutto ciò era incredibilmente rilassante per entrambi i ragazzi. Ma ciò che veramente li lasciò, inizialmente, al quanto sbigottiti fu il gesto che seguì dopo un po', un gesto al quanto istintivo, compiuto senza stare troppo a rimuginare sul fatto che fosse giusto o sbagliato: un abbraccio. Il gesto in sé non era strano, la cosa strana è che nessuno dei due si tirò indietro poiché, con loro grande sorpresa, trovarono grande confronto, sicurezza e tranquillità l'uno tra le braccia dell'altro, come se quel semplice contatto bastasse per tranquillizzare entrambi.
Ed è, forse, con questo ricordo che gli viaggiava per la testa che Shark strinse a sé Kaito, proprio come quella sera; l'altro ragazzo non si ritrasse, anzi, si strinse di più al corpo dell'altro come se cercasse protezione, strappando un sorriso al compagno che gli baciò la testa per poi aprire di nuovo bocca -Va meglio?- il più alto annuì addormentandosi di lì a poco seguito da Ryouga pochi minuti dopo.Fu Kaito ad aprire per primo gli occhi verso mezzanotte, svegliato da una chiamata del fratello -Pronto?- rispose mezzo assonnato -Nii-san, tutto bene?-
-Sì, perché?-
-Beh, mi sono svegliato e tu non eri ancora tornato, pensavo fossi rimasto da qualche parte sotto la pioggia o avessi avuto un incidente-
-Tranquillo piccolo sto bene, rimango in laboratorio finché non smette di piovere e poi torno a casa. Tu torna a letto-
-Oh va bene. A più tardi- detto ciò il bambino riattaccò e Kaito posò il telefono sul comodino -Guarda che non mi offendo se dici a tuo fratello che sei qui con me- disse Shark senza nemmeno aprire gli occhi e stringendo da dietro il biondo -Lo sai che non la smetterebbe più con le domande-
-E probabilmente lui e mia sorella inizierebbero a spiarci di continuo-
-Appunto- il maggiore si girò verso il ragazzo steso accanto a lui e gli baciò delicatamente le labbra mentre quest'ultimo si accoccolava di più a lui.
Passarono attimi infiniti abbracciati, avvolti dal buio e dal silenzio di quella stanza che in quel momento li teneva separati dal resto del mondo, separati dalla scuola, dal lavoro, dai duelli, da amici che avrebbero sicuramente voluto ficcare il naso nei loro affari.
Erano soli.
Soli nel loro posto segreto.
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Secret Place
FanfictionOne-shot sulla Challengeshipping Serve sapere altro? :D BoyxBoy, don't like? Then why are you here?