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Lacrime,lacrime e pioggia bagnavano le lentiggini attorno ai miei occhi chiari e spenti
L'ombrello dimenticato non è stato d'aiuto
Mi andai a sedere sul muretto di un negozio chiuso ormai da anni
Mi accesi la solita lucky strike iniziando a pensare alla mia vita,a ciò che posso fare per non peggiorarla ancora
Tirai fuori dal cofanetto la mia Canon,mia figlia in pratica
Mirai il blu notte di Monza in piena estate
Le gocce d'acqua in secondo piano
Scattai qualche foto
Amo la fotografia così come amo la notte e la pioggia
La rimisi dov'era e mi alzai constatando che non pioveva più e mi incamminai verso casa
Appena fuori dal mio appartamento sentii la solita melodia di una chitarra
La chitarra del mio coinquilino
F<lori>salutò sorridente il ragazzo appena entrai
Io<che combini?>
F<provavo qualche pezzo>
Io<ah si?dai fammi sentire>
F<l'ho intitolata "che ne sai">
F<che ne sai tu dell'hangover e una pizza alle tre
Che ne sai tu di una vita in una stanza d'hotel
Che ne sai tu
Che ne sai di me>
Vocalizzó il ritornello a suon di chitarra
F<che dici?>
Io<ci sta>dissi entusiasto di ciò che aveva scritto
Almeno lui usava il suo tempo per fare qualcosa che gli piaceva
Io invece ero obbligato a lavorare come stilista Armani dai miei genitori,non posso lamentarmi,non è un brutto lavoro
Ma non è quello che voglio fare
Non voglio restare chiuso in uno studio a disegnare modelli 20h su 24 per poi finire nel weekend sbronzo in un bancone al bar
Non voglio essere questo
F<hey lori hey>disse scuotendomi per una spalla
Mi risvegliai dai miei soliti pensieri malinconici
io<ah si sì ci sono>
F<ultimamente ti vedo molto giù,sei perso nei tuoi pensieri,che succede?>
Io<ecco,realmente non lo so,non so neanch'io cosa mi stia succedendo>
F<sei innamorato?>
Io<no no,ma ti pare?>
F<è il lavoro?>
Esitai
Io<no..c'è si,non lo so cazzo>
Io<va tutto di merda>
Dissi sentendo gli occhi pizzicare
Odio farmi vedere così fragile
F<vedrai che si risolverà,non ti creare paranoie inutilmente>
Mi appoggiai alla sua spalla iniziando a versare lacrime amare
Ma non devo piangere,non me lo posso permettere
F<dai non fare così,sai che poi ci sto male pure io>disse passando una mano sulla mia faccia per scacciare le lacrime insistenti
F<sei maggiorenne troverai un modo per fare quello che ti piace,i tuoi genitori non ti possono obbligare>
Poggiò le sue labbra sulla mia testa nonostante fosse di statura più bassa rispetto a me,mi diede la buonanotte e sparì in camera
A suo contario io mi appoggiai all'anta della finestra,certe volte ho pensato di porre fine alla mia vita buttandomi da questa finestra
Ma Filippo c'è sempre stato in quei momenti paranoici e mi ha impedito di fare cazzate
Mi accesi diverse sigarette di fila preso dallo stress
Mi facevo del male ma allo stesso tempo provavo piacere
E passai così due ore
Prima di tornare in quel maledetto ufficio
Entrai con solito fare menefreghista,salutai la segretaria
E iniziai a continuare le bozze di vari capi disegnati precedentemente
La testa mi stava scoppiando,non avevo ispirazione
Non era il lavoro fatto per me
S<buongiorno>
Io<ciao Sara,di che hai bisogno?>chiesi raddrizzandomi

Anche un angelo può perdere le ali|Lorenzo Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora