Tra le luci di Roma

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"Volevo dirti che ho sognato
Di avere molto più tempo
Per capire fino in fondo
La parola accanto
Ti ho cercato in ogni volto
In questo mi confondi
Fra tutti i cuori in giro, dimmi: in quale ti nascondi?"

Ogni volta che ad Einar domandano qual è stato l'attimo più memorabile della finale di Amici non lo dice mai, si limita a pensarlo e ad inventarsi un altro momento, quello in cui ha vinto contro Lauren, quello in cui ha perso e ha salutato Maria, o magari quando ha cantato Chi ama non dimentica per la prima volta in pubblico e ha sentito il cuore battergli ad una velocità allarmante nel petto. Di solito sono questi i momenti di cui parla, e sono stati momenti comunque emozionanti, ma ce n'è stato uno in particolare che non dimenticherà mai.

Poco dopo la vittoria di Filippo, ha raggiunto il suo amico sul palco per congratularsi con lui. Se n'è stato in disparte a guardarlo per un po', in mezzo a quei professori che per mesi lo hanno criticato ma spronato, circondato da giornalisti, estranei, ammiratori, personaggi famosi mille volte più di lui ma impazienti di scattarsi una foto col protagonista della serata. Einar è rimasto lì a guardarlo e a pensare che Filippo avrebbe fatto grandi cose nella vita. Lo aveva sempre saputo, ci ha creduto dal primo istante in cui lo ha visto mettere piede nella scuola, ma in quel momento si stava avverando tutto. Era l'inizio della meravigliosa vita che lo avrebbe aspettato e mentre stava lì a guardarlo non sapeva se essere felice per lui e basta o perdersi anche a pensare a come sarebbe stato, se Filippo avesse avuto spazio per lui nella sua vita da ora in poi. Il fatto che stesse praticamente in fila ad aspettare per congratularsi con lui doveva essere già un'anteprima di come sarebbe stato, quando all'improvviso, dopo essersi scattato un selfie insieme a Rudy, Filippo non si è girato e si è accorto di lui.

La magia di quel momento Einar non saprà mai spiegarla a parole, è durato un secondo, un lunghissimo secondo in cui si sono guardati, ad una spanna di distanza e in cui nessuno ha avuto il coraggio di intromettersi per raggiungere il vincitore. Quel momento è stato solo loro. Quel momento che è durato un'eternità, e che poi si è spento nell'esatto istante in cui hanno annullato la distanza che li separava per abbracciarsi. Ed è stato un abbraccio importante, profondo, Einar ha nascosto la testa nel suo collo e sono rimasti lì per minuti interi, stretti l'uno all'altro, stretti talmente tanto da non conoscere più confini, da non sapere più dove finisse uno e cominciasse l'altro. Si sono stretti in silenzio si sono detti: ce l'abbiamo fatta, ne siamo usciti insieme, guarda dove siamo, guarda come siamo ancora insieme. L'amicizia di Filippo in questa scuola lo ha salvato talmente tante volte che quell'abbraccio sarebbe potuto durare anche sei mesi ma loro non si sarebbero stancati e avrebbero continuato volentieri. Era il loro momento, lo è stato ed è stato bellissimo.

Sono tornati dietro le quinte insieme e sono stati subito trascinati via per la conferenza stampa, le interviste, non sono riusciti a liberarsi prima di un'ora e quando sono usciti fuori dagli studi erano felici, su di giri, ubriachi di felicità e impazienti di andare a festeggiare, così tanto impazienti che non avevano ancora realizzato bene tutto ciò che era appena successo: Amici era finito, i riflettori si erano spenti e potevano finalmente tornare alle loro vite. Ed è stato un attimo. Veramente un attimo. Un attimo prima erano lì a ridere e scherzare e l'attimo dopo Filippo ha visto Lorenzo ed Einar ha visto Valentina, i due li hanno raggiunti correndo ed improvvisamente non si sono trovati più da soli: Filippo era tra le braccia del suo amico e lui tra le braccia della ragazza con cui da quattro anni condivide tutto, i vestiti, i tatuaggi, le sigarette, la vita. Eppure mentre la stringeva a sé si sentiva diverso, come se non fosse lei la persona che voleva abbracciar in quel momento ed era assurdo, perché Valentina per lui rappresentava tutto, tutto ciò che avrebbe voluto avere per sempre nella vita eppure in quel momento non ne era più sicuro.

Le luci di Roma // EiramDove le storie prendono vita. Scoprilo ora