-Lil mi stai ascoltando?-
Mi ero di nuovo distratta, non riuscivo a concentrarmi su una cosa per più di qualche manciata di secondi, stava diventando imbarazzante.
-Scusami tanto Caleb, non so che mi prende- sbuffai prendendomi la testa tra le mani.
-Sei solo molto stanca, perchè non vai a farti un bagno? penso io a lavare i piatti- propose.
-Mh, molto intrigante come proposta, ma oggi hai fatto già troppo per me, quindi non se ne parla- dissi mentre mi alzavo per dirigermi al lavello. Ma con uno scatto fulmineo il ragazzo mi superò arrivandoci per per primo.
-Troppo tardi Lil', ora ti ordino di andare immediatamente a farti un luuuuungo bagno!- disse ironicamente con una voce semi autoritaria.
-Uff e va bene, ma sono in debito con te, ricorda!- detto ciò girai i tacchi e mi diressi verso le scale. Mentre facevo il bagno mi appisolai e quando finalmente uscii dalla stanza, rigenerata e profumata di cocco, Caleb se n'era andato, congedandosi con un biglietto: non vedendoti scendere ho immaginato che fossi andata a dormire così sono tornato a casa, ci vediamo domani a scuola, notte lil. C'era qualcos'altro sul biglietto che però era stato accuratamente scarabocchiato per non essere letto. Come poteva pensare che non lo avrei almeno salutato?... strani i ragazzi.
La mattina dopo stavo decisamente meglio e quando mi svegliai non avevo più il terribile mal di testa che mi affliggeva dal mattino precedente. Indossai una semplice camiciola a righe e un jeans bianco, che accompagnai con le mie adoratissime Stan Smith bianche. Decisi di scrivere a Caleb, ma mi resi conto di non avere il suo numero, quel ragazzo era così gentile che una volta incontrato ti sembrava di conoscerlo da sempre, o almeno così a me sembrava. Preparai il caffè e lo misi in un bicchiere di cartone, presi la macchina e mi avviai verso scuola. Al mio arrivo non vidi né Jane, né Max così entrai a scuola e mi diressi verso la prima lezione: Matematica! Quanto odiassi quella materia lo sapevano tutti, non potevo quasi sentirne neanche il nome che mi veniva il volta stomaco, la trovavo così inutile. A cosa ti serve nella vita di tutti i giorni saper calcolare iperboli o conoscere i prodotti notevoli? Ti bastano quattro semplici segni se non vuoi diventare un ingegnere o uno scienziato. La campanella suonò e io decisi di mettermi ad uno degli ultimi banchi che fortunatamente erano vuoti. Non mi piaceva sedermi con sconosciuti, ero abituata alla presenza delle mie migliori amiche o del mio... ex ragazzo e non mi abituavo facilmente alle novità quindi meglio sola che mal accompagnata. Entrò in classe il professore che iniziò a fare l'appello: Blake, Chamberlain, Drench, Fray, Lovelace, Meade, Park... Grace Park, era la ragazza con cui stava discutendo Mark il giorno precedente! La ragazza era seduta al banco davanti al mio con un'altra ragazza e teneva lo sguardo basso. Quando arrivò il mio turno mi presentai al professore; Grace, che probabilmente non mi aveva notato fino a quel momento sussultò e si girò a fissarmi, stavo per chiederle perchè mi fissasse in quel modo, ma venni interrotta da una voce afannata, che mi suonò stranamente familiare. Il ragazzo si precipitò nella stanza con tanta enfasi che quasi cadde, solo quando si girò vidi che si trattava di Caleb, mi vide e mi sorrise, con i capelli arruffati e quella camicia di flanella non lo riconobbi immediatamente.
-E lei sarebbe?- chiese il professore richiamando la sua attenzione.
-O'connor, Caleb O'connor, mi scusi per il titardo- rispose lui.
-Sì ok, ok, ora vatti a sedere per favore,dobbiamo cominciare la lezione-
Il moro annuì e si diresse verso il mio banco, accasciandosi poi sulla sedia.
-Quella maledettissima sveglia ha deciso di rompersi, e quindi ho fatto tardi- mi disse in tono di scusa.
-Non ti ho mica chiesto spiegazioni Cal, non sono tua madre- sorrisi. All'inizio rimase interdetto anche lui probabilmente per il nomignolo che gli avevo affibbiato, ma poi sorrise anche lui.
La lezione continuò senza intoppi, ricordavo il programma dell'anno precedente abbastanza bene, ma quando il professor Finnigan cominciò a spiegare il nuovo argomento andai e nel panico e a peggiorarlo ci fu la grande notizia che si sarebbe svolto un piccolo test il giorno dopo, mi conoscevo troppo bene e sapevo che se anche fossi stata confusa su un passaggio sarei andata nel panico, mi sarei distratta e avrei sbagliato tutto.
-Allora pronta per il test di domani?- chiese Caleb mentre percorrevamo i corridoi verso l'uscita. Aveva deciso di starmi sempre vicino nel caso Mark si fosse presentato per rompere le scatole e non erano bastate le mie proteste per dissuaderlo, e ora anche alla fine delle lezioni aveva deciso di accompagnarmi personalmente fino alla macchina.
-A dire il vero non so neanche da dove cominciare, non ho capito nulla del nuovo argomento, di solito c'è Jane che mi aiuto in queste cose, ma oggi non l'ho neanche vista...- ed era vero, non avevo neanche lontanamente adocchiato nessuna delle mie due amiche, la situazione stava degenerando.
-Beh se vuoi ci sono io, ho tutte A+ in matematica e non mi crea nessun problema darti una mano- propose
-Davvero!? Cioè, intendo, saresti la mia salvezza..però mi sento un po' in colpa, ti chiedo sempre favori e io invece non faccio mai nulla per te! Mi sembra sbagliato...- tirai tutto fuori in una botta sola e mi ritrovai improvvisamente senza ossigeno.
-Prima di tutto respira, e poi comunque se ti faccio un favore e perché mi va, non perché mio padre e tua madre si frequentano o cazzate del genere, va bene?- mi tranquillizzò, non mi ero resa conto che ci fossimo fermati e che il ragazzo mi avesse preso le mani, fissandomi negli occhi mente pronunciava quelle parole. I suoi occhi sembravano miele alla luce del sole che si rifletteva dentro la scuola e per un momento ebbi voglia di averlo più vicino, più di quanto già non lo fosse, più di come ci starebbe un amico. Abbassai gli occhi non riuscendo a sopportare il peso magnetico del suo sguardo e sentendo le guance bruciare.
-Va bene mio "eroe" allora ci vediamo al Matthew's alle 16:30, ok?- chiesi togliendo le mie mani dalle sue.
-Perfetto-
N.A.
ok, ok, so già che state pensando, perché "Lydia" qui è una ciofeca in matematica??? ma lei in teen wolf è bravissima!1!1!1!1. la risposta è:....perche Sì, ok?.... a parte ciò, che ve ne pare????
-LuVi.
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Untill the end of time.. {Stydia AU}
Teen Fiction《《《Tratto dal testo》》》 Ci guardammo a lungo negli occhi, per un tempo indefinito con l'aria autunnale che sferzava il mio viso e il freddo che mi arrossava le gote e la punta del naso. Il mio eroe era lì, con i capelli scompigliati ed un livido viol...