4 Dicembre, 2015
JKGli ospedali non mi erano mai piaciuti, ancora di più non mi piaceva quella situazione del cavolo in cui mi trovavo adesso. Eppure non facevo nulla, restavo appoggiato alla macchina di Key, con una sigaretta tra le dita in attesa che uscisse dal quel maledetto posto. Continuavo a ripetermi che eravamo lì per un motivo serio, che Seo era solo un vecchio amico, che quello che contava era stare accanto a Key anche in quei momenti. Ma ero così geloso. Era da quasi mezz'ora che stava con quel tipo. Stavo impazzendo perché avrei dato chissà cosa per sapere di che stessero parlando, ma soprattutto perché mai quel Seo voleva parlarle da solo? Cosa mai le avrebbe dovuto dire? Il pensiero che la stesse convincendo a ritornare con lui mi dava noia, almeno così tanto che sto già fumando la terza sigaretta. Mia madre mi avrebbe fatto sicuramente una ramanzina non appena avrebbe sentito l'odore di tabacco e questo mi porta ad afferrare il pacchetto e prendere quella che sarebbe stata la quarta della serata, quando intravedo Key dirigersi verso di me. Ha il viso contratto in un espressione seria, quasi infastidita. La mia fantasia inizia a navigare su pensieri poco belli, soprattutto per me. L'idea che lei potesse cambiare idea su di me, su quello che stavamo provando a fare, mi spaventava. Avevo aspettato così tanto tempo per stare con lei che ogni minuto, ora e giorno passato lontano da lei mi dava alla nausea. Probabilmente ero esagerato, chiunque avrebbe detto che fossi ossessionato da questa ragazza, ma era più forte di me, questo era quello che provavo e non riuscivo a controllarmi.
-Andiamo da qualche parte, guida tu- Key si avvicina con passo svelto, mi lancia uno sguardo e poi le chiavi della macchina che prendo al volo - Guidare, io?- avevo preso la patente soltanto il mese prima, si e no avevo guidato l'auto di mia madre qualche volta, davvero si fidava così tanto di me?
-Sì, guida tu - è così seria che mi mette i brividi, il sorriso che mi riserva alla fine non è il suo. Mi preoccupa questo suo atteggiamento, sono sicuro che sia successo qualcosa con quel Seo. Comunque non la controbatto, mi limito ad annuire e a dirigermi dall'altra parte.
Guidare mi era sempre piaciuto, era stato mio fratello ad insegnarmelo. Di solito provavo adrenalina e sicurezza quando mamma mi passava le chiavi della macchina e mi chiedeva di accompagnarla da qualche parte, ma in quel momento mi sento un imbranato. Soprattutto perché non ho la minima idea di dove andare.
-Vai alla spiaggetta, non c'è nessun a quest'ora- Key sembra avermi letto nei pensieri, e sebbene quello non è un posto che frequento molto mi dirigo lo stesso sperando di ricordarmi la strada.
Key è strana. Rimane zitta per tutto il tragitto, si limita a guardare la città dal finestrino con aria pensierosa. Mi chiedo cosa diamine sia successo ancora una volta, ma aspetto di arrivare a destinazione poiché è già la terza volta che prendo un dosso e vorrei evitare di fare la figura del ragazzino incapace proprio con lei. La spiaggetta comunque è meno lontana di quanto pensassi, l'ultima manovra e parcheggio nel punto più isolato. Sospiro di sollievo, mentre Key si gira verso di me e scoppia a ridere -Hai guidato bene- mi rassicura, ed il cuore mi scoppia. Quella sua risata spontanea mi ha come rassicurato che in quella serietà, in quel suo atteggiamento chiuso, io non c'entravo nulla.
-Cosa è successo all'ospedale?- comunque io non mi trattengo più e glielo chiedo, con tono serio appoggio la testa al sediolino dell'auto, mentre aspetto che mi risponda. Key ritorna seria e distoglie lo sguardo - Ho solo scoperto che Seo è stato con me solo per fare un dispetto a suo fratello Tim- sembra amareggiata da questa rivelazione. Inizio a preoccuparmi di nuovo, consapevole di essere pesante - Ah sì?- le riesco soltanto a dire, mentre mi raddrizzo anche io sul sedile dell'auto. Ho attirato la sua attenzione, credo che abbia notato che qualcosa deve avermi infastidito - Che c'è?- mi domanda infatti. Non capisco se sia realmente preoccupata o le abbia dato fastidio il mio atteggiamento.
-Non capisco perché questa cosa ti faccia stare così-
-Così come?-
-Triste, arrabbiata, pensierosa... sei stata tutto il tempo a guardare quel finestrino- lo so, credo di star esagerando, le sto facendo una scenata di gelosia davvero fuori luogo ma è così che mi sento, è questo che provo. Key mi sta guardando basita, ma c'è qualcosa di diverso nel suo viso, sembra che si sia rasserenata. Infatti, dopo poco comincia a sorridere. Sorride, abbassa la testa e poi me la ritrovo addosso. Non so come abbia fatto, ma è praticamente salita su di me.
-Sei davvero uno stupido JK - mi appella, senza smettere di ridere e senza che me ne accorga neanche quella volta, mi bacia.
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救い出すよ必ず// I'll Save u
FanficBOY IN LUV SERIES // Second Act Sono passati tre anni dagli ultimi avvenimenti, Key ormai è all'università: viaggia tra la città in cui vive da sempre alla città in cui cerca di crearsi un futuro. La sua vita è molto diversa da quando frequentava i...