Prologo

18 1 0
                                    

Era nato. Dopo nove lunghissimi mesi intrisi di ansie e preoccupazioni, Eva poteva finalmente tenere tra le braccia un fagottino di neanche tre chili, suo figlio. Non si era mai sentita così forte e vulnerabile allo stesso tempo, così in pace con sè stessa e in guerra con il mondo, quel mondo che tanto l'aveva ferita e da cui ora doveva proteggere la sua creatura. A qualunque costo.
Si guardò intorno. La stanza d'ospedale era deserta e puzzava di marcio. Nessuno era lì con lei, a nessuno importava qualcosa di lei e di suo figlio. Per la prima volta il pensiero la fece sorridere. Ora che lei, e lei sola, poteva tenersi vicino al cuore quel neonato, non aveva più bisogno di nessuno. Al diavolo i falsi amici, al diavolo i colleghi opportunisti, al diavolo persino il volto di Alain, l'uomo che tanto aveva amato e desiderato. In quei lunghi istanti, mentre il piccolo si addormentava cullato dalle sue braccia, Eva sentì che nient'altro al mondo avrebbe più avuto importanza.
La porta si aprì piano. Era un'infermiera o forse una dottoressa. Senza nemmeno salutare, prese con immotivata energia il bambino, che si svegliò e cominciò a piangere. Eva imprecò tra i denti contro quella donna, ma lei, incurante dell'irritazione dipinta sul volto della giovane madre, si diresse verso l'uscita, pronta a sottoporre il neonato agli ultimi esami. Si voltò di scatto, come se d'un tratto si fosse ricordata di un gravoso ma inderogabile compito da svolgere.
"Come si chiamerà?" chiese, mentre le sue labbra si piegavano in un sorriso forzato.
"Alain. Si chiamerà Alain."

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 26, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Il segreto del nome di mio figlioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora