Capitolo 7: Nuova vita, quindi basta problemi?

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Ieri ho passato tutto il tempo con i miei genitori, mi hanno raccontato molte cose su di loro e ho scoperto di assomigliare moltissimo a entrambi, abbiamo cenato insieme in una sala enorme, circondata dal lusso e milioni di camerieri che non facev...

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Ieri ho passato tutto il tempo con i miei genitori, mi hanno raccontato molte cose su di loro e ho scoperto di assomigliare moltissimo a entrambi, abbiamo cenato insieme in una sala enorme, circondata dal lusso e milioni di camerieri che non facevano altro che servirmi e riverirmi.
Sono stata così bene che mi ero dimenticata del mio migliore amico, finché non gli sono andata casualmente addosso mentre i miei genitori mi riaccompagnavano in camera mia.
Si sono presentati e sono andati subito d'accordo, anche perché gli ho detto quanto lui mi abbia sempre protetta in questi anni e ci sia sempre stato per me.
Poi sono andata a dormire con un sorriso sulle labbra.

La notte mi sveglio, con il pensiero di mia mamma, la donna che mi ha cresciuto per tutti questi anni, cercandola nella casa in cui sono nata.
Però non sono in quella casa, sono nel palazzo a Primtopia e quella donna mi ha tenuto solo per dei soldi e ora ho trovato i miei veri genitori, i regnanti di questo regno.

La mattina mi sveglio e tengo gli occhi chiusi, dopo uno strano sogno, o incubo dipende dai punti di vista, nel quale mia mamma era la complice di un criminale e i miei veri genitori non mi avevano abbandonata ed erano i regnanti di un piccolo reg...

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La mattina mi sveglio e tengo gli occhi chiusi, dopo uno strano sogno, o incubo dipende dai punti di vista, nel quale mia mamma era la complice di un criminale e i miei veri genitori non mi avevano abbandonata ed erano i regnanti di un piccolo regno tra gli USA e il Messico.
Con il sorriso sulle labbra per la mia immaginazione apro gli occhi.

E no, non era un sogno, né un incubo: è la realtà.
Sono nella mia stanza, a Primtopia.
Qui non ho sveglie, funzionanti o meno, le tende sono tirate, lasciando solo pochi raggi solari a illuminare leggermente l'enorme stanza e sopra di me intravedo il baldacchino.

Mi metto seduta e poggio i piedi sul tappeto sotto di essi, immergendoli in morbido pelo.
Prendo il telecomando sul comodino, pensando di accendere una tv nascosta o un qualcosa di tecnologico che mi sono sempre trovata intorno, invece apro le tende, lasciando entrare tutta la luce della giornata.

Esco dal bagno con un accappatoio morbidissimo, con il mio nome cucito sulla schiena fischiettando felice.
Qui mi trovo bene e i miei genitori vogliono mostrarmi che tengono moltissimo a me nonostante tutto il tempo passato lontani. E io voglio recuperare il tempo perso.

-Non sapevo che accogli in questo modo chiunque entri nelle tue stanze!-
Sobbalzo dallo spavento: James è comodamente seduto sul mio letto e mi fissa senza pudore.
-Vattene immediatamente via da qui!- gli dico dura, entrando nell'appartamento armadio senza guardarlo uscire.
-Sono venuto qui solo per scusare i miei modi bruschi per riportarti a casa.- dice seguendomi all'interno.
-Bè, allora hai decisamente preso un granchio.- gli dico scegliendo tra i vari intimi che mi trovo davanti.
-Non sei tu la principessa che ho fatto riportare a casa ieri?-
-Ma io ti ho esplicitamente detto di non parlarmi più.- Tiro su due completi di intimo, uno di pizzo nero e l'altro semplice e di color carne.

The Princess Saga - La scopertaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora