Babysitters - Rapline

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"Perché diavolo stai mangiando un omogeneizzato?"

Yoongi alzò gli occhi dal piccolo barattolo beige che teneva in mano e fissò il compagno con occhi stanchi: se l'altro ragazzo sembrava fresco come una rosa, lui non era altro che una margherita di campo distrutta e piegata dalla mancanza di acqua. Nel caso di Yoongi c'era una grossa mancanza di sonno.

"Smettila di mangiarlo! Quello è per Hea!" Gridò il ragazzo di fronte a Yoongi, agitando le braccia in modo drammatico prima di strappare il barattolo ancora mezzo pieno dalla mano del compagno. Il ragazzo seduto al tavolo si irrigidì "Hobi, dammelo." Sentenziò minaccioso, facendo alzare le spalle dell'altro. Yoongi deglutì e prese un respiro profondo "Hoseok, non farmi arrabbiare: dammi il barattolo." Disse nuovamente minaccioso.

Hoseok lo fissò con aria di sfida "Altrimenti? Che fai? Mi picchi con il martello di gomma della bambina?" Yoongi si alzò di scatto, facendo spaventare l'altro ragazzo, che titubante, gli rese il barattolo senza fiatare. Il ragazzo dai capelli neri sorrise sarcastico "Ti ringrazio per avermi ridato il mio pranzo senza troppe pressioni."

Hoseok sbuffò "Se hai la pazienza di aspettare altri dieci minuti poi potrai mangiare lo splendido tacchino che ho infornato!" Yoongi scrollò in fretta le spalle prima di ingoiare un cucchiaio pieno di crema marrone ai frutti. Il compagno lo fissò disgustato "Come fai a mangiare quella roba? È disgustosa! Dovrebbe essere illegale persino per i bambini" "A proposito di bambini: dove diavolo è il piccolo mostro?" Chiese Yoongi alzando lo sguardo dal barattolo e fissando il ragazzo di fronte a lui. "Quale mostro? Ne abbiamo quattro!" Esclamò Hoseok passandosi una mano tra i capelli rossi. L'uomo dai capelli neri alzò gli occhi al cielo "Il mostro più piccolo che abbiamo! Quella mezza tacca di Hea!"

Hoseok alzò le spalle "Forse dorme: vado a controllare!" Disse prima di avviarsi verso la camera della bambina, che si trovava al piano di sopra.
Yoongi sospirò: come diavolo si erano ritrovati lui e Hoseok a fare da babysitter a tutti i figli del gruppo?

"Zio Yoon!" l'uomo sentì un brivido percorrergli la schiena non appena sentì la voce di un piccolo, ma tremendamente adorabile, mostro di appena quattro anni "Sì John?" chiese continuando a mangiare l'omogenizzato e degnando il bambino di appena uno sguardo.

Il piccolo Kim John gonfiò ulteriormente le guanciotte, simili a quelle di uno scoiattolo, e guardò lo zio con uno sguardo così adorabile che anche il più duro dei cuori si sarebbe sciolto solo per fare sorridere di nuovo quel bambino "Giochi con me?" chiese in tono naturalmente dolce.

Yoongi sospirò: perché quel piccolo mostro aveva ereditato la dolcezza della madre ma il temperamento del padre?

Una bomba ad idrogeno era meno pericolosa di quel bambino.

"A cosa vuoi giocare John?" chiese il giovane, alzandosi dallo sgabello di cucina e avviandosi verso il divano, continuando a mangiare l'omogenizzato. John sorrise e si attaccò ad una delle gambe dello zio, costringendolo a fermarsi "John. Staccati." minacciò ma il bambino strinse ancora di più sulla gamba e ci poggiò pure la testa, come se fosse su un comodo bracciolo di un divano.

"Facciamo che tu sei un albero e io devo scalarti?" chiese con gli occhi che luccicavano dall'eccitazione. Yoongi lo guardò annoiato, cercando di contare fino a dieci prima di imprecare in faccia al bambino "No. Adesso giochiamo a "Stai in silenzio mentre lo zio finisce il suo spuntino"." dichiarò secco, sedendosi sul divano e facendo arrampicare il bambino fino alla sua coscia, dove si sedette e lo guardò confuso, arricciando le labbra, esattamente come sua madre.

"Ma quello non è per Hea?" chiese strizzando gli occhi. Yoongi sospirò e mise in bocca un grande cucchiaio di crema "Eomma ti dà da mangiare quando hai fame?" John annuì, mettendosi un dito in bocca per cercare di capire meglio: come se succhiarsi un dito gli avrebbe donato un cervello superiore, pensò l'uomo ma evitò di dirlo ad alta voce. "In questo caso io ho fame ma eomma non c'è, quindi mi tocca mangiarmi questo perché non so cucinare!"

Normal life is too boring for usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora