Capitolo Cinquantatré.

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Capitolo Cinquantatré.

Douglas's pov.

-Pretendo che la mia richiesta venga esaudita- dico camminando lungo i corridoio del Palazzo, dirigendomi verso la sala del trono, seguito da Hodge ed il Consigliere Wolsey.

-Certo, Signore- dice Hodge, ma mentre sta per abbandonare la sala, la voce del Consigliere lo blocca.

-Maestà- si schiarisce la voce portandosi una mano chiusa in un pugno davanti alle labbra. -Vostro padre ha ordinato di mandare vostra sorella in esilio per il suo comportamento sconsiderato. Non gli piacerebbe sapere che un suo ordine è stato ignorato- dice ed io riduco gli occhi a due fessure, stringendo i manici del trono tra le dita.

-Mio padre non è più tra noi, Consigliere. Il mio è un chiaro ordine e voglio che mia sorella faccia ritorno a casa al più presto- dico a denti stretti.

-Ma vostro...- non lo lascio finire di parlare, mi alzo in piedi e cammino verso di lui, fino a ritrovarmi faccia a faccia.

-Mio padre è morto- alzo il tono della voce. -Io sono il Re, io faccio le regole. Mia sorella e la domestica faranno ritorno a Palazzo e non voglio più sentire obbiezioni. Sono stato chiaro, Consigliere?- chiedo e lui mi rivolge un'occhiata truce, prima di annuire e abbassare la sguardo.

Gli volto le spalle. -Non mi siete mai piaciuto, Consigliere. Vorrei sbattervi fuori da Palazzo, ma l'affetto che mia madre ha coltivato per voi nel corso degli anni me lo impedisce. Quindi è solo grazie a lei se siete ancora qui, non di certo per mia volontà- con questo torno seduto sul trono e guardo il Consigliere irrigidirsi alle mie parole. Stringe la mani in dei pugni, ma non dice niente.

-Con il vostro permesso- si inchina e mi volta le spalle, uscendo dalla sala.

-Non dovreste trattarlo in questo modo, maestà, è pur sempre un servitore della vostra famiglia da molti anni- dice Hodge mettendosi davanti a me.

-Non mi piace, Hodge- scuoto la testa passandomi una mano tra i capelli. -Da quando sono tornato ho una strana sensazione quando mi è vicino, non so bene cosa significhi, ma non mi piace-

-È sempre stato un po' burbero, ma vostro padre lo considerava quasi un fratello-

Sospiro e chiudo gli occhi. -E forse si sbagliava...-

***

Isobel's pov.

Le prime luci del mattino filtrano dalla finestra illuminando la stanza. Non mi serve il sole per aprire gli occhi, questa notte a causa di ciò che è accaduto con Logan, non sono riuscita a dormire. Ho continuato a pensare a che cosa lo abbia spinto a compiere un gesto del genere, al perché ma, alla fine, non sono riuscita a trovare risposte. Forse non riesce più a sopportare questa situazione... Ed è tutta colpa mia.

Sospiro e punto lo sguardo al mio fianco.

Henry si è svegliato soltanto una volta ed ha voluto mangiare. Lo guardo dormire beatamente con un sorriso dipinto sul viso e gli accarezzo una guancia con la punta delle dita, per non svegliarlo.

Lascio un bacio tra i suoi capelli e mi alzo dal letto, indossando una vestaglia. Esco dalla camera, lasciando la porta leggermente aperta, e mi dirigo in cucina guardamdomi intorno. Di Logan nessuna traccia.

Mi avvicino al bancone, taglio del pane e ci stendo della marmellata di frutti rossi sopra. Le mie papille gustative guizzano quando entrano a contatto con lo zucchero. La marmellata di mia madre è la migliore, assolutamente.

Percipisco dei rumori verso l'entrata e la porta si apre, mostrando un Logan assonnato. Dischiudo le labbra e spalanco gli occhi, quando lo vedo.

Lui ha la mia stessa reazione, anzi sembra spaventato. Abbassa lo sguardo deglutendo e stringe tra le dita il suo cappello.

-Isobel- prende un respiro. -Mi dispiace per come mi sono comportato ieri sera. Non so che cosa mi... Mi è preso, non era in me, perdonami- dice continuando a tenere lo sguardo fisso sul pavimento. Non riesce nemmeno a guardarmi.

Ricordi di ieri sera mi tornano alla mente e ed appoggio le mani sulle braccia, accarezzandole.

-Dí qualcosa, Isobel- quasi supplica, ma io resto in silenzio non sapendo che cosa dire.

Sento i suoi passi avvicinarsi e, all'improvviso le sue mani si posano sulle mie spalle,scuotendomi. Spalanco gli occhi.

-Ti prego, Bel!- esclama. Il mio corpo impaurito dal suo comportamento reagisce da solo e, una mia mano, viene a contatto con una sua guancia, provocando un rumore che risuona all'interno della cucina.

-N-Non toccarmi- solo questo riesco a pronunciare. Il battito del mio cuore è aumentato.

Non dice nulla, tiene lo sguardo basso e una mano appoggiata sulla guancia colpita.

-Io...- prendo un respiro profondo. -Io ti perdono,Logan, perché è colpa se sei in questa situazione. Non avrei mai voluto farti soffrire... Ma provare ad abusare di me, la scorsa notte, è stato orrendo- delle lacrime scivolano lungo le mie guance ed il mio petto è scosso da dei singhiozzi.

-Lo so,Bel- si inginocchia davanti a me e circonda la mia vita con le braccia, appoggiando la fronte contro la mia pancia. Rabbrividisco al suo tocco. -Perdonami, ti prego. Sei la persona più importante della mia vita, non voglio perderti- dal tono della sua voce sembra stia piangendo.

-Mi hai già persa, Logan-


Angolo autrice!

Ora giusta peraggiornare eh?

Scusate per il ritardo,ma sono stata molto impegnata per questioni familiari.

Spero che il capitolo, se pur corto, vi piaccia! Che cosa ne pensate di Douglas e il suo atteggiamento nei confronti del consigliere? E di Isobel e Logan? Fatemi sapere eh😉

E votate, votate, votate!

Va beh, mi dileguo! Non è l'ora giusta per mettermi a chiacchierare😂

Buonanotte e alla prossima,

needacurlyboy💕


P.s. scusate per eventuali errori!

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