Sogno e Realtà - Scelte

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Guardava fuori dal finestrino con sguardo perso, solo macchie di colore ai suoi occhi che non riusciva a mettere a fuoco.

Nero.
Verde.
Marrone.
Giallo.
Poi di nuovo nero.
Mescolati con fare magistrale, attento e complesso. Stavano facendo molta strada, avevano parlato di un posto sicuro lo assicuravano, ma la mente continuava a vagare pigramente, da un ricordo ad un altro.
Era ancora incredulo.

Quel giorno di scuola.
Il ragazzo dai capelli scuri, Chela o per meglio dire Jason, lo aveva guardato mescolarsi alla folla di studenti, doveva raggiungere qualcuno a lui importante e tenerlo al sicuro.
Amanda aveva lasciato un messaggio ai genitori, poche parole, loro avrebbero capito. Sophie guardando tra il caotico ammasso con fare discreto, cercava probabili sospetti, soffermandosi ai palazzi intorno alla scuola. Dello sbruffone non c'era già più traccia, doveva rimediare un mezzo di trasporto.

Si divisero ulteriormente facendo attenzione, avevano deciso orario e luogo.
Dovevano solo prepararsi.
Non dire niente.
Sbrigarsi.
Evitare di guardarsi indietro.

E ora era lì, in una macchina anonima, modificata per resistere ai proiettili abbastanza a lungo da permettere loro una fuga degna del nome. Avevano armi a disposizione, da fuoco o lame, non avevano poteri apparentemente i suoi colleghi. Niente computer per non essere tracciati e telefoni spenti, prepagati, da usare solo in caso di necessità. A poca distanza da lui rannicchiata in una felpa stava Sophie, sembrava dormire, il suo turno di guida sarebbe scattato tra due ore, preferiva essere riposata al volante. In sotto fondo la musica di un CD portato da Austin alla guida, nessuno voleva pensare a cose brutte, quelle note sopportabili rendevano il viaggio forzato meno pesante.
Appoggiato con la tempia al finestrino si concesse di chiudere gli occhi un momento, dormivano lungo la via di notte risparmiando i contanti e non riusciva a prendere sonno, guardando il cielo pensava.
Forse il depistaggio non aveva funzionato, ma al momento non sapevano neppure se erano seguiti davvero. Nessuno voleva rischiare.

Scivolò in una piccola quiete, nelle orecchie la voce bassa di Amanda, sembrava avesse la gola stretta in una morsa. Lo scivolare leggero di una carezza sulla guancia.
Stava piangendo.
Avevano colpito ancora.

Quel pomeriggio.
Era arrivato a casa velocemente, non aspettava certo di essere colpito per muoversi. Si fiondò in camera, buttando lo zaino sul letto, non gli importava se la gemella volesse discutere su una qualsiasi sua futilità.
Non aveva tempo.
Guardava la stanza con rapide occhiate, la ragazza stava scendendo le scale fino a lui con mala grazia, un elefante sarebbe stato molto più educato e meno rumoroso.

"Max! Dobbiamo parlare! Ti ho visto oggi!" gli fu di fronte, come una furia, ma non ci badò.
"Mhmh ok." ribatté, facendo una carezza a Colosso, voltandosi a guardarla accigliato, quanto il coniglio.
"A scuola ci vediamo sempre, avrei voluto evitarti a casa."

"Non capisci, quei ragazzi sono strani!.. Ti rovineranno!" si avvicinò al fratello con fare preoccupato e teatrale. Oh certo, ora arrivava il suo numero..
"Non li conosci neppure, hai parlato con Amanda e Sophie solo a quella tua festa. Cos'è eri curiosa?" si mostrò denigratorio, il suo leggero e caratteristico sorrisetto. La squadrava, la sfidava apertamente con il suo comportamento. Aveva già individuato cosa prendere, voleva solo godersi un ultimo rapido litigio e lasciarsi poi tutto alle spalle.
La sorella reagì come sprevisto.
Non resisteva molto a quelle punzecchiate.
La guardò sbuffare, mentre lui recuperava terreno.

"Le ho viste, come si comportano, come ci guardavano e come parlavano! Non sono a posto!" enfatizzava nuovamente con i gesti e tono della voce, gli scappò una risatina.
"Certo, certo. Non posso cambiare la tua stupidità in effetti, ma sai.." si fece più serio, quasi feroce in modo calcolato "non mettere bocca dove non ti riguarda sorellina o ti fai male. Sta volta, se ti immischi non ti salverò il culo, quelle ragazze sono brave a vendicarsi contro un moscerino. Mi sono anche allenato abbastanza."

Sogno e Realtà (Thunderman serie) [Sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora