Te e le sigarette

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Ma quindi questa sigaretta?
Stasera ti va?
Se non ti va dimmelo, tranquillo.
Non averne voglia è un tuo diritto, alla fine anche io l'altro giorno ho rifiutato.
Però non facciamo sempre così, va bene? Se no sai che succede?
Succede che quella sigaretta non ci sarà mai. Le nostre labbra non toccheranno mai la sigaretta nello stesso momento.
Non ci sarà nessuna nube di fumo sopra di noi.
E sai che succederà a me?
Succederà che ogni volta che fumerò penserò a quella fottuta sigaretta che mi avevi promesso. Penserò a quel sapore amaro di sconfitta che mi attraverserà il corpo.
Le sigarette avranno un sapore diverso, malinconico.
Non faranno più il loro scopo, diventeranno solo un'abitudine.
Una brutta abitudine.
Le sigarette se ci pensi sono amiche di tutti. Prima o poi ognuno di noi si farà un leggero pianto fumandosene una. Ognuno di noi le confesserà una cosa che non ha detto e non dirà mai a nessuno, un assoluto segreto che dici a loro perché tanto, a chi lo potrebbero dire?
Ti immagini se le sigarette parlassero? Sarebbe un casino!
Tutto quello che riveliamo a loro sbalzerebbe in aria, facendolo sentire a tutti. Tutti saprebbero cosa pensi e cosa ti passa per la testa.
No, meglio non pensarci.
Ora scrivo, scrivo ciò che capita. Ciò che mi dice la testa, e il cuore.
Io scrivo. Scrivo al telefono, all'aria, alle sigarette...e magari anche a te.
Ma scrivere a te come si fa?
Sono troppo orgogliosa per fare la prima mossa.
Ma domani no!
Domani sarò io a cercarti. A cercare di farti dire si, per vederci un pochettino.
Sarò io a chiederti se vuoi fumarti quella dannata sigaretta che ti sei ormai dimenticato di richiedermi. Ma sai che io non mi arrendo?
Non me lo chiedi tu? Fa niente, faccio io. Tanto faccio sempre tutto io.
Io vedo. Io dico. Io amo.
Solo e soltanto io.
Quante volte sono stata ricambiata? Credo mai. Solo tu mi stai dando qualche speranza. Forse a te almeno un po' interesso. O non so, magari vuoi solo dire ai tuoi amici che ti sei fatto una in più. Ma io, sono sicura che ci cascherei. Perché se tengo a una persona è davvero difficile che io smetta di pensarla o di accettare ogni minima cosa. Mi dispiace, e mi pento tuttora di non essere scesa quella volta. Quella volta in cui mi hai chiesto di fumare. Quella volta, mi hai preso impreparata. Non ero pronta a quel gesto. Non ero pronta per quel messaggio. Non lo aspettavo per niente. Però adesso ho paura a scriverti, perché chissà...magari quel messaggio l'hai inviato da ubriaco, o comunque non consapevolmente. Io non lo saprò mai se non provo a scriverti. Se non te lo chiedo. Se non capisco veramente se ti piaccio almeno un po' o per niente.
Perfavore se è la seconda non illludermi, dimmelo subito, il giorno stesso. Non tenermi sulle spine, in bilico. Non so più se continuare e aprirmi o smettere e rinchiudermi a riccio, come sempre.
Ora basta, credo di aver espresso tutti i miei pensieri verso te e verso le sigarette, quindi ciao. Se domani avrò il coraggio di scriverti, ci vediamo domani. Alla prossima ok? Possibilmente cercami tu, così è più semplice.

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