CAPITOLO 15-No, non può essere

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Liam mi lascia davanti casa mia, aspetto che va via, se non fosse stato per lui ancora sarei per strada a cercare una via d'uscita da quel viale.

Appena lo vedo allontanarsi corro verso la farmacia più vicina e sperando non ci sia nessuno entro.

Non ho mai comprato niente che non sia omogenizzati o pannolini in una farmacia... e adesso eccomi a comprare la pillola del giorno dopo... amche perché non ho intenzione di rimanere incinta di un coglione.

io-" Buona sera... p-potrebbe d-darmi la p-pillola del g-giorno d-dopo!?" chiedo non tanto convinta alla signora che potrà avere si e no sui 50 anni... bhe, meglio così.

S.-"oh, ma certo-la prende- ecco a te, posso fare qualcos'altro per te?"

io-" no grazie" dico. Pago e ritorno a casa mia.

Apro e per fortuna non c'è nessuno.  Trovo un biglietto sul tavolo "melody, siamo tornati oggi alle 3, solobche tu non c'eri, siamo andati al centro commerciale,  saremo di ritorno stasera"

Bene, sono libera fino a stasera.

Prendo la pillola e corro in bagno, quello che vedo mi fa orrore... sembro... non so cosa ma sono orrenda... ho i capelli spettinati, gli occhi gonfi e arrossati per via del pianto con due occhiaie che fanno paura... *mi spoglio* ho lividi dappertutto e i segni della cintura evidenti su schiena, pancia e gambe e per completare i polsi rossissimi e cicche di sigaretta sparsi per le braccia...

Mi viene da piangere al pensiero di quello che è successo un'ora fa...

Entro nella doccia e il contatto che ha la mia pelle con l'acqua calda e bellissimo anche se brucia un po'.

Rimango sotto l'acqua per 10 minuti,  poi mi insapono, lavo i capelli e esco.

Mi asciugo, arriccio i capelli e vado nella mia stanza, mi metto il pigiama anche perché sono le 8 e i miei genitori saranno a casa da un momento all'altro.

Copro i segni sulla faccia con del fondotinta e vado a vedere la TV ancora sconvolta da quello che è successo.

Mi annoio... e sono le 9.

Decido di chiamare i miei genitori ma non rispondono, mi preoccupo... saranno andati al centro commerciale qui vicino,  ci vanno sempre così mi vesto velocemente e vado lì, tanto per vedere se è tutto apposto.

Prendo un taxi per fare prima e nemmeno 2 minuti che siamo già lì.

Pago il taxista (?) e esco e quasi all'entrata vedo un mucchio di persone a cerchio e un'autombulanza.

Mi avvicino e sento un dottore dire "sono combinati troppo male, non ce la possono fare" li' mi prende il panico più totale e cerco di richiamare mio padre e nello stesso momento sento lo squillo di un telefono vicino al dottore e risponde.

"pronto?" sento

"papà?  oh, scusa chi sei?"

"Lei deve essere la figlia? "

"s-si p-perché?  dove si trovano i miei genitori,  lo sa?" nel frattempo cerco di avvicinarmi ma ci sono troppe persone che non mi permettono di passare.

"oh, senta i suoi genitori sono stati investiti da un camion memtre attraversavano la strada"

"c-come? senta io sono qui, sto arrivando" stacco la chiamata e spingendo tutte le persone e iniziando a piangere mi avvicino e trovo in due barelle i miei genitori coperti da un telo bianco con gli occhi chiusi... no  non possono essere... m-morti... no!?!?!?!

"Oh Dio no, perfavore ditemi di no!" mi rivolgo ad un dottore.

"abbiamo provato a fare di tutto, ma purtroppo non ce l hanno fatta"

io inizio a piangere disperatamente,  e solo adesso che alzo lo sguardo per aldarli a salutare un ultima volta, anche se troppo tardi, mi accorgo di Harry che sta piangendo anche lui sulla tomba di mio padre.

Lo evito e vado da mia madre, era una donna così forte, così bella..  perché , perché,  cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo,  cosa?

Alzo il lenzuolo e le do un bacio in fronte, e piango... poi vado da mio padre senza badare a Harry che mi guarda in cagnesco e come ho fatto con mia madre alzo il lenzuolo, lo bacio e piango.

#spazio autrice

heyy, capitolo un po triste... spero di avervi fatto emozionare un pochino... giuro che mi sono messa a piangere mentre scrivevo perché mi è venuto tutto sul momento... commentate e votate... :*

glassie:* :* :*

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