Lauren's pov
Quella mattina mi svegliai e Camila ancora dormiva, ma essendo già in ritardo me ne andai senza svegliarla, dopo aver passato qualche minuto a fissarla dormire.
Prima di andare a lavoro, andai alla casa editrice, che era un po' lontano dal mio studio, di circa mezz'ora, ma nessuno arrivava mai prima delle 10 a farsi tatuare, quindi ero in orario.
Arrivai davanti alla grande casa editrice e ad accogliermi c'era il proprietario, che mi conosceva e a cui avevo fatto dei tatuaggi qualche volta. Due, credo.
Gli parlai del libro che Camila aveva scritto e gli lasciai la chiavetta USB in modo che potesse leggerlo. Se tutto sarebbe andato bene, avrebbe contattato Camila e sarebbe stato lui stesso ad informarla della pubblicazione, ovviamente poi le avrei spiegato io.
Corsi allo studio, poiché ero in ritardo, era ancora chiuso. Sarah non si era presentata a lavoro. Il che era strano, spesso era lei ad aprire e aveva chiesto di avere le chiavi proprio per questo.
Entrai, c'era un disordine immenso, Cristo.
I suoi aghi per i piercing erano sparsi ovunque.
Sentii qualcuno piangere dallo sgabuzzino, mi avvicinai anche se ero spaventata. Ritrovai Sarah a terra, con le gambe al petto e la faccia ricoperta dalla sue mani.
-Sarah, ma cosa ci fai qui in terra?- le chiesi.
-Mi sento male.- mormorò piangendo.
-Hai fatto tu quel casino?- chiesi, riferendomi a tutto ciò che era sul pavimento all'entrata.Lei annuì. -E perché?- le chiesi abbassandosi accanto a lei.
-Perché ho un casino dentro.- mormorò.
Le tolsi una mano dal viso. -dai, dimmi.- le dissi.
-No, Lauren. Sei tu il problema di questo casino, come posso spiegarti?- chiese, ricoprendoli di nuovo il viso e riprendere a piangere.
-Cristo, smettila.- Sbuffai. -Dimmi che c'è.- aggiunsi.
-C'è che ti voglio. C'é che mi sento uno schifo perché ho scopato Dinah ieri, pensando a te. So che dovrei amarla, ma penso a te. So che è sbagliato, ma continuò a farlo. Io non voglio rovinare nulla tra te e Camila, ma ti voglio da morire. Non ti ho visto arrivare, ho iniziato a pensare che Camila avrebbe passato con te il tempo che avresti dovuto passare con me in studio, che così ci stava rubato il nostro tempo, magari scopandoti cosa che vorrei tanto fare io.- disse, tutto d'un fiato.Rimasi senza parole. Mi alzai ed andai ad occuparmi del casino che il suo nervoso aveva causato. L'avrei solo insultata, ha 21 anni e si comporta come una ragazzina di sedici che non riesce a gestire i suoi sentimenti, capisco che prova qualcosa, ma dovrebbe capire che è cresciuta e dovrebbe ragionare un po' in più.
Ha una ragazza che ha scelto, una casa dove ci convive, un lavoro, ed ora cerca qualcosa che la stravolga e si dia il caso che sia io, visto che mi considera qualcuno di chissà quanto magnifica.La vidi arrivare dopo circa venti minuti. -Ti ho poggiato tutti lì, io devo occuparmi di preparare il tutto perché ho qualcuno da tatuare tra mezz'ora.- le dissi fredda. Lei annuì. Si mise a sistemare le sue attrezzature, ma quando arrivò il mio cliente, si mise a fissarmi mentre lo tatuavo. Il suo sguardo era fisso su di me, seguiva tutti i miei movimenti, non ci avevo mai fatto così tanto caso, ma oggi mi urtavano.
Quando il cliente andò via, mi rivolse parola.
-Mi tatui il tuo nome?- mi chiese, sedendosi sulla poltrona.
Scossi la testa, dicendole un 'no'. Lei si alzò e si avvicinò a me. -Perché non vuoi?- mi chiese.
-Perché dovrei?- chiesi, staccandola da me.
-Perché te lo sto chiedendo. Voglio solo tatuarmi il tuo nome. Sei importante per me.- continuò lei.Non mi capitava mai di sbottare, rimanevo sempre nel mio e cercavo sempre di essere gentile un po' con tutti, ma il suo insistere mi infastidiva.
-Smettila.- le mormorai.
Lei venne ad abbracciarmi da dietro.
Instintivamente la spinsi via.
-Cazzo, smettila. Non voglio niente con te. Siamo solo colleghe. Io sto con Camila, tu con Dinah. Hai 21 anni, pensa a come tale e non come una sedicenne in preda alle prime esperienze, che vuole scoparsi per forza qualcuno. Lasciami in pace, io amo la mia ragazza.- Sbottai.Lei si allontanò da me ed uscì dalla porta principale.
Ed ora dove cazzo va? Questa situazione stava andando oltre, doveva smetterla. Sembrava quasi impossibile lavorare insieme adesso.

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"Sisters." 3 | Camren.
Teen FictionSequel di: "Sisters." e "sisters" 2. Sono passati un po' di anni. Lauren Jauregui e Camila, vivranno ancora libere ed insieme? Saranno riuscite ad avere un po' di pace?