18~❦ραrτy❦

1K 49 10
                                    

Ragazzi, vi informo che per delle insistenze da persone esterne, estremamente fastidiose, dovrò aggiungere dei personaggi inventati alla storia. Per cui se vedete dei nomi strani ed estranei ad AOT abbiate pietà di me🙏

•Eren•
Mi svegliai con i tiepidi raggi del Sole mattutino che mi accarezzavano il viso.
Subito la mia attenzione fu attirata dalla figura giacente al mio fianco, Levi dormiva beato non curandosi minimamente delle piccole colonnine di fumo che avevano iniziato a sprigionarsi dal suo corpo.
Realizzai all'istante.

Ma SANTO ARMIN, Levi!

Mi precipitai a richiudere le tende impedendo così alla luce di far male al mio ragazzo.
Sospirai e tornai a stendermi al suo fianco, delicatamente gli spostai una ciocca di capelli dal viso e gli diedi un leggero bacio sulla fronte.
Lui mugolò e lentamente aprì i suoi bellissimi occhi argentei.
Mi guardò per alcuni lunghi attimi poi sorrise e si strinse a me facendomi poggiare la testa nell'incavo del suo collo.
I nostri corpi nudi, reduci da una notte d'amore, combaciavano alla perfezione sotto le coperte, attraendosi come calamite.
Restammo a farci le coccole per un po', poi decidemmo "di comune accordo" (rischiai la vita per riuscire ad andare a fare una fottuta pipì) di separarci e sentii chiaramente una ciabatta scontrarsi contro la porta del bagno alle mie spalle.

Mi lavai e quando uscii mi ritrovai davanti un comunissimo esemplare di Levi infastidito dal mondo intero che imprecava contro un paio di calzini che non riusciva a trovare sotto al letto.
Vederlo piegato a 90 gradi risvegliò le mie peggiori fantasie perverse e dovetti fare appello a tutta la mia forza per non saltargli addosso.
Invece afferrai con due mani il lenzuolo e glielo gettai sopra, avvolgendolo completamente.
Mi fu lanciata contro una serie di insulti e minacce di morte che però perdevano miseramente credibilità al cospetto della scena che mi si presentava davanti agli occhi.
C'era il lenzuolo a terra vicino al letto e nel mezzo si vedeva solo una piccola protuberanza (la testa di Levi) che si agitava non trovando l'uscita.
L'avevo avvolto fin troppo bene.

Scoppiai a ridere con gli occhi a cuoricino e in testa un unico pensiero:

Troppo teneroooo!!!

Lentamente mi avvicinai a quell'involtino vivente e presi a srotolare la coperta, cosciente che quelli potevano essere i miei ultimi istanti di vita.
Appena l'uomo fu liberato dalla coperta mi rivolse uno sguardo infuocato che poco si addiceva alle sue iridi glaciali.
Io sorrisi timoroso e senza pensarci due volte lo strinsi fra le mie braccia baciandogli il collo.
Lui, come previsto, cercò di liberarsi da quella presa per assestarmi un colpo alla testa ma non lo lasciai andare.
-Moccioso, lasciami che ho bisogno di sfasciare qualcosa- disse stizzito.
Negai con la testa, gli presi i polsi e premetti le sue mani fredde contro le mie guance sorridendogli.
Quel gesto parve spiazzarlo completamente e se prima era circondato da una nube densa e nera, adesso si potevano quasi vedere i fiorellini rotanti attorno alla sua testa.

Con un piccolo sorrisino sconfitto si chiuse in bagno per prepararsi.
Io sistemai il letto e il resto della stanza.
Quando uscì indossava un jeans nero aderente, una camicia rosso sangue abbastanza larga e un gilet in pelle nero.

Molto sexy...

Mi riscossi dai miei pensieri e decisi di porre a Levi la fatidica domanda che mi tormentava da due notti.
-Levi...-
-Sì?-
-Ecco...che ne dici di organizzare un piccolo party qui...sai per...comunicare la nostra situazione e poi...mi mancano un po' i miei amici-
Trattenni il respiro, non avevo idea di come potesse reagire il corvino all'idea di avere la casa piena di mocciosi come me.
Lui mantenne il suo sguardo fintamente disinteressato e poi rispose.
-Ok, per me va bene-
-Certo, capisco se non vuoi ma...cosa?- ero stupito.
-Ho detto di sì, va bene-
Feci un sorriso a 32 denti e gli saltati al collo.
-GRAZIE GRAZIE GRAZIE LEVIIII! TI AMO TANTO!-
-Se tu sei felice lo sono anch'io moccioso-
Felice come una Pasqua scesi di sotto mano nella mano con il corvino e facemmo rapidamente colazione.

The war we started - {RIREN}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora