Ade, oh Ade
io son viva eppur non sento
più un cuore nel petto.
Come Ulisse per il suo intelletto condannato,
ora non trovo riposo da ogni peccato,
ma lui di Atena era il prediletto,
mentre io da sola alleggio.Così Ade, io ti invoco
per dare alla mia vita uno scopo.
Di morte e dolore sei il dio
e ti assicuro: non c'è animo più tormentato del mio.Nel riflesso più non scorgo
il mio aspetto niego,
solo un anima tormentata
che implora di esser strappata.Quindi, Ade, io ti chiedo
cosa devo fare per essere il tuo messaggero?
STAI LEGGENDO
Un albero avvelenato
PoetrySpero che vi piacciano. Alcune sono un po' tristi.. In ogni caso apprezzo dei consigli, se ne avete. Vi prego di non soffermarvi sulle prime perché sono le prime cose che ho scritto, ma peso di essere migliorata con il tempo e quindi, magari, andand...