33-TESSA

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«E' ufficiale, non gli interesso», ammisi infilandomi le mani nelle tasche dei pantaloncini di jeans.

«Perché devi essere così negativa? Non ti ha mica detto che non vuole stare con te», mi fece notare Gloria ed io incrociai il suo sguardo.

«Questo è vero, tuttavia non ha neppure detto che vorrebbe farlo, anzi, è stato molto chiaro sul fatto che è single e vuole rimanerci», appurai.

Stavamo passeggiando per le stradine di campagna, con il sole alle spalle e una bottiglietta d'acqua in borsa sempre pronta all'uso. Avevo deciso di mettermi comoda, con sandali bassi e top chiaro senza spalline. Mi ero raccolta i capelli in una coda di cavallo lunga e l'avevo infilata nel passante del cappellino con visiera.

Gloria aveva invece indossato scarpe da tennis, leggins al ginocchio e una canottiera un po' lunga.

Aprii la mia borsa di Armani e afferrai la bottiglietta, bevendone un sorso. L'acqua fresca mi scendeva lungo la gola e io non potevo sentirmi più ristorata di così.

«Comunque sia, vedremo se sarà destino qualcosa accadrà no?»

Gloria annuì a quella mia affermazione. «Già, ma ti ricordo che ci sono volte in cui questo va aiutato», ammise alzando un sopracciglio in mia direzione.

Mi fissai la punta delle scarpe, dalla quale si intravedevano le dita dei miei piedi. «Lo so, ma io... ho paura.»

«Ma di che cosa?», domandò fermandosi di fronte a me.

«Nella mia vita ho fatto molti sbagli e... me ne pento. Potrei dirti che mi basta divertirmi, ma non è così. Io... sento che con lui potrei volere di più e questo mi terrorizza», ammisi.

Gloria mi circondo le spalle con il braccio e mi strinse forte. «Vedrai che si sistemerà tutto. Abbi fede.»

«Già, fede.»

Ero seduta davanti al pianoforte mentre le mie dita scorrevano freneticamente sui tasti. Chopin mi faceva compagnia, mentre io ripensavo costantemente ad Andrea.

Si era lasciato con la sua ragazza, ma allo stesso tempo non aveva nessuna intenzione di iniziare una nuova relazione. Non ero sicura neppure io di volerne iniziare una, ma per lui credo che avrei rischiato.

«Com'è triste», mormorò una voce e voltandomi, notai Agata sulla porta.

Mi portai le mani tra le gambe e le strinsi forte.

«E' giù di morale, Tessa?», mi domandò e io annuii.

«Si, credo che tra me e Andrea non ci possa essere nulla se non amicizia.»

«E chi può mai dirlo?», domandò lei sorridendomi.

«Vedi Agata... è una sensazione. È come se in un qualche modo sentissi che lui si sta allontanando da me.»

Agata prese posto al mio fianco e mi accarezzò la mano. «Può essere che forse è semplicemente timido, oppure ha avuto determinate esperienze passate per cui vuole andarci cauto», sostenne e io puntai gli occhi sui tasti neri e bianchi.

«Speriamo che mi sbagli allora.»

Agata si schiarì la voce. «Mi perdoni se glielo chiedo, ma... Tessa, lei non ha mai avuto questi problemi con gli uomini, insomma voglio dire...»

«Che ero una zoccola?»

Agata sbarrò gli occhi. «No! Assolutamente non mi permetterei mai!»

Scoppiai a ridere. «Ma Agata, è la verità o meglio, lo era. È vero, non ho mai avuto problemi, ma dall'ultimo episodio e da ciò che è successo diciamo che ho capito che forse è meglio se io metta la testa a posto, inoltre Andrea non suscita in me quel genere di sentimento, o meglio, non solo.»

«Lei è veramente interessata a lui», affermò.

«Si, è proprio così.»


Come il Faro nella Notte (5- The Lovers Series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora