Capitolo 1

26 1 0
                                    

Sono seduta con le braccia appoggiate sulla scrivania che guardo il disegno che ho quasi finito , ad un certo punto sento qualcuno che mi chiama e dice : "Aurora dai vieni a tavola che è pronto!" odio quella voce ma devo per forza alzarmi se no poi si arrabbia.. mollo il disegno scendo dalla sedia e percorro il lungo corridoio che mi porta in cucina, entro e davanti a me vedo un uomo alto con i capelli un po' spettinati che mi guarda e continua a dirmi di andare a sedermi con gli altri, lo guardo per un attimo e poi vado verso la sala da pranzo. Gli altri sono già li seduti che aspettavano solo me per mangiare, Emanuele si gira verso di me e mi chiede: "perchè ci hai messo tanto ad arrivare? io sto morendo di fame" lo guardo e con tanta gentilezza gli rispondo : "Stavo disegnando, non mi sono resa conto che mi stavate chiamando" poco dopo arriva Fabio con la pentola e passa da ognuno e ci mette nei piatti la pasta, Cristina prende in mano il telecomando e mette il telegiornale ed io continuo a guardare il mio piatto sembra che non finisca mai, tiro su lo sguardo e vedo che Elisabetta ha già finito la sua pasta e anche gli altri praticamente ed io sono sempre l'ultima cosi Fabio prende il mio piatto e mi dice di andare nella cucina a mangiare essendo che ci stavo mettendo troppo , mi alzai e andai dal tavolo in cucina; appesi al muro ci sono diversi quadri di film vecchi e ogni volta che mangio da sola mi tengono compagnia, immaginandomi che cosa succede nella loro storia.. quasi finito di mangiare vorrei buttarla questa pasta non c'è la faccio più ma Fabio insiste che devo finirla, spero di non vomitare alla fine del pranzo, mi guardo un po' in torno , Emanuele e Elisabetta hanno finito di mangiare e Cristina sta ancora guardando il telegiornale, Fabio sta lavando i piatti, lo guardo con uno sguardo dolce per impietosirlo mi guarda e mi dice : " Va bene, lascia la pasta ne hai mangiata tanta" gli porto il piatto e gli faccio un piccolo sorriso e corro subito in camera mia torno dal mio amato disegno, continuo a guardarlo e mi sembra che manchi qualcosa.. e infatti mancava da colorare la casetta , prendo il pennarello giallo e comincio a colorare la parte sotto poi prendo il rosso e comincio a colorare il tetto, poso i due pennarelli e comincio a guardare il disegno e mi viene da piangere.. ho disegnato mio padre, mia madre, le mie tre sorelle e mio fratello, sento toccami sulla spalla mi giro ed è Elisabetta mi guarda e mi dice :" Vuoi giocare con me?" la guardo e poi mi giro a riguardare il disegno mi chiama di nuovo io la guardo e le dico di andarsene, mi guarda per un momento e poi se ne va in camera sua, continuo a fissare il disegno immaginado a cosa staranno facendo e se mi penseranno, piegai il foglio e lo posai sulla scrivania. Decido di andare in sala e mi tocca di nuovo percorrere di nuovo il lungo corridoio e ci trovi Cristina che ha iniziato a guardare un film mi siedo vicino a lei, lei mi guarda e dice:"Non puoi stare qui, è un film da grandi vai di là a giocare con Ema o con Betta" la guardo un po' scocciata e decido di tornare in camera mia.
Tornai alla mia amata scrivania e al mio mondo, presi un foglio e cominciai a scrivere tutto ciò che mi veniva in mente..

Mi piace molto scrivere di tutto ciò che mi accade e di tutto ciò che vorrei fare, ho un diario segreto me lo hanno regalato per il compleanno, non mi piace molto perchè c'è un gatto disegnato sopra alla copertina ma mi son dovuta accontentare , lo tengo nascosto perchè ho paura che Betta me lo legga e su di lei non ho scritto cose molto gentili essendo che mi tratta sempre male e non so bene perchè lo faccia.. ma non è colpa mia se sono finita nella sua famiglia. Ema invece è sempre gentile con me non mi ha mai risposto male e mi tratta come se fossi davvero sua sorella, ogni tanto ci mettiamo a giocare alla play e mi diverto cosi tanto.
Poso la penna guardo ciò che ho scritto e strappo il foglio.. lo faccio diventare in mille pezzettini cosi nessuno potrà leggerlo.
Fabio chiama tutti in sala da pranzo, corro subito se no rompe e non ne ho molta voglia di sentirlo, ci guarda in faccia e dice:"Ema e Betta venite con me e la mamma che dobbiamo comprarvi delle cose mentre tu Aurora rimani qui e ci aspetti" lo guardo un po' confusa e poi gli rispondo:"Cosa? Perché io non posso venire? Non è giusto" Fabio mi guarda un attimo e poi si gira verso gli altri due e dice:"Su andate a prepararvi". Perfetto sarei rimasta tutto il pomeriggio da sola. Odio queste giornate perché non è la prima volta che capita lo fanno potrei anche scappare se volessi e raggiungere finalmente mia madre ma Fabio chiude sempre a chiave la porta di casa, una cosa positiva c'è però posso fare tutto quello che voglio, mangio sempre un sacco di caramelle , bevo anche due succhi alla volta, loro non mi fanno fare mai niente, devo sempre fare ciò che mi dicono e stare zitta. 

Una vita quasi feliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora